Dopo 20 giorni di vagabondaggio tra i colli e le montagne francesi. Dopo una sosta di 5 giorni in campeggio sulle montagne piemontesi. Questa sera, alle 18.30 siamo rientrate all'ovile.
Nei prossimi giorni finirò di raccontarvi le nostre vacanze (questa è una minaccia ;-) ) e posterò finalmente qualche foto (questa invece è una promessa :-) ).
'Notte a tutti.
Quando la vita ti dà mille ragioni per piangere, dimostra che hai mille e una ragione per sorridere.
domenica 30 agosto 2009
venerdì 28 agosto 2009
Le renard et l'enfant
Ho avuto la fortuna di vivere gli anni della mia infanzia in una casa indipendente con un grande giardino attorniata da 5 cani pastori tedesco liberi di scorrazzare, di dare la caccia a talpe e topi, di giocare con l'acqua ogni qual volta si bagnava il prato, di litigare tra di loro, di amarsi e di mettere al mondo i loro cuccioli ....
Quando ci siamo trasferiti in città di cani ne avevamo ancora due e, malgrado l'appartamento molto grande, l'essere costretti in quattro mura, obbligati ad uscire tenuti al guinzaglio giusto il tempo necessario per fare i loro bisogni, li ha portati presto alla morte.
E' vero erano abituati diversamente, ma in generale credo che tutti gli animali siano nati per essere il più possibile liberi ed è l'insegnamento che cerco di dare alle mie figlie ogni qual volta mi chiedono un cane, anche piccolo.
D'altro canto non ho bisogno, io stessa di evadere durante le giornate fredde e piovose in cui sono costretta a vivere per lo più dentro casa?
Dopo averlo portato in giro per tutta la Francia, ieri sera con le mie bimbe abbiamo guardato il film "La volpe e la bambina" (Le renard et l'enfant)prodotto dallo stesso regista de "La marcia dei pinguini", Luc Jacquet.
Un film che attraverso gli occhi di una bambina di 10 anni ci racconta con immagini stupende, la vita di una volpe, le sue difficoltà per sopravvivere durante il rigido inverno quando tutti gli animali sono affamati, quando i cacciatori ricorrono a qualsiasi mezzo per catturarli, il periodo dei loro amori, il modo in cui accudiscono e proteggono i loro cuccioli.
La bambina vede un giorno tornando da scuola la volpe "Titou" e se ne innamora. Da quel momento in poi il suo scopo è quella di riuscire ad avvicinarla e a diventare sua amica. Attraversando il bosco oltre il limite che le è consentito. Imparando ad ascoltare i rumori della natura e gli animali che la abitano. In un ambiente di pace e di serenità, alla fine, con estrema determinazione, superando lo sconforto iniziale, ce la fa e trascorre con lei gran parte delle sue giornate.
E' un film che consiglio vivamente di vedere con i propri figli preparandoli ad alcuni momenti piuttosto crudi verso la fine del film.
Nel momento in cui, infatti, non si è più in grado di rispettare l'altrui libertà e si sconfina nel possesso l'amicizia barcolla e le conseguenze rischiano di essere disastrose.
Grande insegnamento!
Quando ci siamo trasferiti in città di cani ne avevamo ancora due e, malgrado l'appartamento molto grande, l'essere costretti in quattro mura, obbligati ad uscire tenuti al guinzaglio giusto il tempo necessario per fare i loro bisogni, li ha portati presto alla morte.
E' vero erano abituati diversamente, ma in generale credo che tutti gli animali siano nati per essere il più possibile liberi ed è l'insegnamento che cerco di dare alle mie figlie ogni qual volta mi chiedono un cane, anche piccolo.
D'altro canto non ho bisogno, io stessa di evadere durante le giornate fredde e piovose in cui sono costretta a vivere per lo più dentro casa?
Dopo averlo portato in giro per tutta la Francia, ieri sera con le mie bimbe abbiamo guardato il film "La volpe e la bambina" (Le renard et l'enfant)prodotto dallo stesso regista de "La marcia dei pinguini", Luc Jacquet.
Un film che attraverso gli occhi di una bambina di 10 anni ci racconta con immagini stupende, la vita di una volpe, le sue difficoltà per sopravvivere durante il rigido inverno quando tutti gli animali sono affamati, quando i cacciatori ricorrono a qualsiasi mezzo per catturarli, il periodo dei loro amori, il modo in cui accudiscono e proteggono i loro cuccioli.
La bambina vede un giorno tornando da scuola la volpe "Titou" e se ne innamora. Da quel momento in poi il suo scopo è quella di riuscire ad avvicinarla e a diventare sua amica. Attraversando il bosco oltre il limite che le è consentito. Imparando ad ascoltare i rumori della natura e gli animali che la abitano. In un ambiente di pace e di serenità, alla fine, con estrema determinazione, superando lo sconforto iniziale, ce la fa e trascorre con lei gran parte delle sue giornate.
E' un film che consiglio vivamente di vedere con i propri figli preparandoli ad alcuni momenti piuttosto crudi verso la fine del film.
Nel momento in cui, infatti, non si è più in grado di rispettare l'altrui libertà e si sconfina nel possesso l'amicizia barcolla e le conseguenze rischiano di essere disastrose.
Grande insegnamento!
giovedì 27 agosto 2009
It's not english
I nostri dirimpettai al campeggio di Ribeauvillè erano una coppia inglese di mezz'età con un bel roulottone comprensivo di parabola, televisore con schermo piatto, veranda, frigo portatile aggiuntivo per le birre e sdraio "ultracomodose".
"Can you take us a picture?"
Chiedono a mio marito tendendogli la macchina fotografica.
"Oh, yes" Risponde lui spremendo le meningi nel disperato (e del tutto vano) tentativo di ricordare qualche parola giusto per dire qualcosa di più ed accennare ad un minimo di conversazione.
"Say 'cheese' " dice poi sorridendo prima di scattare la foto.
"Oh, but 'cheese' it's not english" gli risponde lui in perfetto humor inglese ....
"Can you take us a picture?"
Chiedono a mio marito tendendogli la macchina fotografica.
"Oh, yes" Risponde lui spremendo le meningi nel disperato (e del tutto vano) tentativo di ricordare qualche parola giusto per dire qualcosa di più ed accennare ad un minimo di conversazione.
"Say 'cheese' " dice poi sorridendo prima di scattare la foto.
"Oh, but 'cheese' it's not english" gli risponde lui in perfetto humor inglese ....
lunedì 17 agosto 2009
Non dentro
E' da quando sono ragazzina che sogno di trasferirmi in Francia.
Mi piace la lingua, mi piaccioni i paesaggi, il modo in cui vengono rispettate le regole (al nord più che al sud), la maggiore attenzione nei confronti delle famiglie, nei confronti dell'ambiente .... certo non è tutto oro quello che luccica, ma al cuor non si comanda.
Comunque al momento rimane un sogno, anche se non si sa mai che un domani si decida di aprire un bel "Pasta e Basta" nel centro di Colmar dove tra l'altro il costo di una casa indipendente è ben inferiore a quello di un appartamento in periferia a Torino.
"Che ne dite bambine, ci trasferiamo qui?"
"SIIII" rispondono in coro la grande e la piccola
"NO, io NON voglio!" mi dice la mezzana che da sempre è restia alle novità.
Ieri sera mentre pedalavamo verso il centro di Ribeauvillè, nella speranza passeggiare in una cittadina illuminata per la notte trovando invece il buio più totale con birrerie e ristoranti vuoti ed in chiusura già alle 21.45, Chele mi dice:
"Sai mamma che queste case sono molto belle? Mi piaccioni proprio"
"Bene, allora ci trasferiamo qui?" ;-)
"Nono!Io dicevo che mi piacciono da fuori, ma dentro non ci voglio entrare!!!"
Mi piace la lingua, mi piaccioni i paesaggi, il modo in cui vengono rispettate le regole (al nord più che al sud), la maggiore attenzione nei confronti delle famiglie, nei confronti dell'ambiente .... certo non è tutto oro quello che luccica, ma al cuor non si comanda.
Comunque al momento rimane un sogno, anche se non si sa mai che un domani si decida di aprire un bel "Pasta e Basta" nel centro di Colmar dove tra l'altro il costo di una casa indipendente è ben inferiore a quello di un appartamento in periferia a Torino.
"Che ne dite bambine, ci trasferiamo qui?"
"SIIII" rispondono in coro la grande e la piccola
"NO, io NON voglio!" mi dice la mezzana che da sempre è restia alle novità.
Ieri sera mentre pedalavamo verso il centro di Ribeauvillè, nella speranza passeggiare in una cittadina illuminata per la notte trovando invece il buio più totale con birrerie e ristoranti vuoti ed in chiusura già alle 21.45, Chele mi dice:
"Sai mamma che queste case sono molto belle? Mi piaccioni proprio"
"Bene, allora ci trasferiamo qui?" ;-)
"Nono!Io dicevo che mi piacciono da fuori, ma dentro non ci voglio entrare!!!"
venerdì 14 agosto 2009
Alsazia- seconda puntata
Abbiamo capito che le mattine, tranne alcuni casi sporadici iniziano sempre con nuvole semi-minacciose. Come sarà la giornata si vede solo in tarda mattinata quando le nuvole o si diradano, per lasciare spazio ad un sole più o meno timido, oppure si adddensano dando luogo ad una serie di temporali violenti, ma di breve durata .
Fino ad oggi siamo stati abbastanza fortunati visto che i giorni di pioggia si contano su meno di una mano!
Anche oggi comunque nella gita quotidiana la nostra attrezzatura prevede: 1 zaino viveri e bevande, 1 K-way e felpe adulti e tre piccoli zaini per le tre piccole nane contenente cerata, felpa e occhiali da sole della diretta proprietaria.
Per la prima tappa decidiamo di visitare le "Centre de réintroduction des cigognes et des loutres". Forse abituati vedere le cicogne planare direttamente in campeggio e passeggiare costeggiando le piazzole nella speranza di ricevere qualcosa da mangiare dai turisti, il vederle con i loro enormi nidi non mi ha fatto molto effetto. Mi immaginavo, non so perchè, il parco molto più ampio. Quando ho visto che terminava con l'acquario ci sono rimasta un po' male. Dopo una pausa "pic-nic” decidiamo di visitare le "jardin des papillons" a soli 2 minuti di auto dal primo nell'attesa che alle 14.30 inizi lo spettacolo in cui lontre, pinguini, otarie e cormorani si esibiscono nella pesca.
Il parco delle farfalle è abbastanza costoso data la sua dimensione, ma è davvero affascinante .... o almeno lo è stato per quasi tutti noi.
Non appena siamo entrati nella serra ed aver visto quel turbinio di farfalle, farfalline e farfallone volare in ogni dove posandosi anche sulle persone intorno oltre che sui fiori Rachele ha iniziato a piangere e ad urlare che aveva paura. Ho dovuto portarla fuori dalla serra dove ha atteso pazientemente che terminassimo il giro ammirando quella moltitudine di farfalle multicolori di origini diverse (Africa, Asia, America) che vivono in simbiosi con piante e fiori di straordinaria bellezza.
Torniamo quindi dalle cicogne dove, un timbro posto sul braccio all'uscita, ci permette di entrare senza dover pagare nuovamente il biglietto. Lo spettacolo è molto bello. Vedere la velocità con cui nuotano i pinguini, l'agilità del cormorano, il simpatico castoro che, pur non entrando di acqua, ha affascinato grandi e piccoli, sgranocchiando la sua carotina in braccio all'oratore, la grossa otaria che ha bagnato zaini e piedi delle persone sedute in prima fila e la tenacia delle lontre, è piaciuto molto a tutti noi ed a me ha dato la sensazione, alla fine, di aver ben speso i 28€ dell'ingresso.
In generale questi due parchi attigui ci ricordano che la sopravvivenza e la bellezza della natura che ci circorda dipende solo da noi. La nostra continua urbanizzazione, l'inquinamento che produciamo tutti i giorni con fumi e spazzatura, i pesticidi che pensiamo salvino e rendano più belle le nostre piante, i nostri fiori e la nostra agricoltura non sono che un danno. All'apertura del parco delle cicogne in Alsazia ne esistevano solo più 2 coppie, ora, grazie al programma di ripopolamento, ce ne sono 400 e anche le farfalle (ma così come le lucciole che io vedevo sempre nelle mie serate estive da piccola) piano piano stanno sparendo ... soprattutto Rachele ne è rimasta molto colpita. Per quanto preferisca che tutte quelle farfalle stiano il più possibile lontano da lei :-) le dispiace molto che muoiano a causa nostra.
Torniamo in campeggio verso le 16.30 e dopo una breve merenda papà decide di sdraiarsi a riposare un po' mentre io e le ragazze optiamo per un giro in bicicletta. 10 Km lungo una strada parzialmente in piano circondati da vigneti con la pioggia che ogni tanto ci fa gli scherzi e pare volerci bagnare tutte per smettere quasi immediatamente.
Il giorno seguente, zaini in spalla visitiamo Colmar. So già che non sarà una giornata semplice. Le ragazze non amano vagare per la città. Per questo motivo decidiamo di spendere 12 € per il train blanc che ci permette di fare il giro della città salendo e scendendo in ognuna delle sue 4 tappe situate nel centro storico. La prima alla cattedrale dove ci buttiamo a mangiare un boccone in una brasserie.
Due tarte flamblè
3 menu enfant composto da steack hachè (hamburger) talmente cotto da avere problemi a tagliarlo e des frites
3 Coca
1 bicchiere di vino
1 caraffa d'acqua
1 caffè che dall'espressione di mio marito credo fosse tremendo
Totale 48,30!!!!
Quando ho chiesto una scatola per poter portare via gli avanzi mi hanno risposto che non facevano servizio à emporter. Gli ho detto allora di metterlo dentro l'alluminio visto che solo Rachele aveva mangiato quasi tutto mentre le altre due avevano lasciato nel piatto più della metà del suo contenuto...
Nel frattempo mio marito paga 50,30€ sottointendendo in questo modo che desidera il resto... Il cameriere, invece, ritirando il piattino lo ringrazia sorridente mentre mio marito molto meno soddisfatto si gira e se ne va....mi sa che per la gita a Strasburgo opteremo per una bella crepe sicuramente più gradita alle bimbe e decisamente anche al nostro portafoglio!
La seconda fermata è la petite venice, nei tempi addietro quartiere di pescatori con le case multicolori (obbligatoriamente devono essere una diversa dall'altra per mantenere la tradizione) direttamente sul canale (da qui il nome).
Lungo il giro con il trenino ci accorgiamo che la presenza di Baroldi (il costruttore della statua della libertà) è davvero molto rilevante. Le sue sculture sono sparse lungo la città: nei giardini, nelle piazze ... ogni luogo rievoca la sua presenza a Colmar. Concludiamo il giro passando per la gare ed i suoi bei palazzi per tornare al punto di partenza.
Andiamo via da Colmar consapevoli che la nostra sensazione ed il nostro apprezzamento sarebbero stati ben diversi se non ci fossero state con noi 3 rompine stanche ed annoiate...
Oggi, dopo qualche faccenda domestica (cucinare un po' di verdura, pulire un po' di frutta, sistemare un po' la roulotte) partecipiamo ad una sagra di paese a Zallenberg con alcuni amici italiani arrivati tra ieri e questa mattina. Il menu è tipicamente alsaziano: Choucroute, sacissons e frites, bretzel, hougelhopf....
Finalmente il marito trova un po' del buon umore perso in questi giorni a causa dei troppi km, della troppa auto e, soprattutto, della mancanza di amici. Insieme partecipano ad una corsa intorno alla chiesa il cui obiettivo non è solo quello di arrivare primi ma anche di rovesciare meno acqua possibile dalla gerla, pesante circa 50 Kg, che si devono portare sulle spalle carica di acqua ... Il trio di italiani chiude la classifica con gli ultimi tre posti, ma riceve comunque in regalo una bottiglia, una maglietta, molti applausi ed il ringraziamento da parte degli organizzatori per la partecipazione :-D!!
Un ferragosto per noi decisamente diverso, lontano dalle nostre grigliate e sicuramente molto divertente.
Domani la promessa è di visitare finalmente la "Montagne des singes" e le sue 300 bertucce.
Ma di questo vi racconterò alla prossima puntata.
Fino ad oggi siamo stati abbastanza fortunati visto che i giorni di pioggia si contano su meno di una mano!
Anche oggi comunque nella gita quotidiana la nostra attrezzatura prevede: 1 zaino viveri e bevande, 1 K-way e felpe adulti e tre piccoli zaini per le tre piccole nane contenente cerata, felpa e occhiali da sole della diretta proprietaria.
Per la prima tappa decidiamo di visitare le "Centre de réintroduction des cigognes et des loutres". Forse abituati vedere le cicogne planare direttamente in campeggio e passeggiare costeggiando le piazzole nella speranza di ricevere qualcosa da mangiare dai turisti, il vederle con i loro enormi nidi non mi ha fatto molto effetto. Mi immaginavo, non so perchè, il parco molto più ampio. Quando ho visto che terminava con l'acquario ci sono rimasta un po' male. Dopo una pausa "pic-nic” decidiamo di visitare le "jardin des papillons" a soli 2 minuti di auto dal primo nell'attesa che alle 14.30 inizi lo spettacolo in cui lontre, pinguini, otarie e cormorani si esibiscono nella pesca.
Il parco delle farfalle è abbastanza costoso data la sua dimensione, ma è davvero affascinante .... o almeno lo è stato per quasi tutti noi.
Non appena siamo entrati nella serra ed aver visto quel turbinio di farfalle, farfalline e farfallone volare in ogni dove posandosi anche sulle persone intorno oltre che sui fiori Rachele ha iniziato a piangere e ad urlare che aveva paura. Ho dovuto portarla fuori dalla serra dove ha atteso pazientemente che terminassimo il giro ammirando quella moltitudine di farfalle multicolori di origini diverse (Africa, Asia, America) che vivono in simbiosi con piante e fiori di straordinaria bellezza.
Torniamo quindi dalle cicogne dove, un timbro posto sul braccio all'uscita, ci permette di entrare senza dover pagare nuovamente il biglietto. Lo spettacolo è molto bello. Vedere la velocità con cui nuotano i pinguini, l'agilità del cormorano, il simpatico castoro che, pur non entrando di acqua, ha affascinato grandi e piccoli, sgranocchiando la sua carotina in braccio all'oratore, la grossa otaria che ha bagnato zaini e piedi delle persone sedute in prima fila e la tenacia delle lontre, è piaciuto molto a tutti noi ed a me ha dato la sensazione, alla fine, di aver ben speso i 28€ dell'ingresso.
In generale questi due parchi attigui ci ricordano che la sopravvivenza e la bellezza della natura che ci circorda dipende solo da noi. La nostra continua urbanizzazione, l'inquinamento che produciamo tutti i giorni con fumi e spazzatura, i pesticidi che pensiamo salvino e rendano più belle le nostre piante, i nostri fiori e la nostra agricoltura non sono che un danno. All'apertura del parco delle cicogne in Alsazia ne esistevano solo più 2 coppie, ora, grazie al programma di ripopolamento, ce ne sono 400 e anche le farfalle (ma così come le lucciole che io vedevo sempre nelle mie serate estive da piccola) piano piano stanno sparendo ... soprattutto Rachele ne è rimasta molto colpita. Per quanto preferisca che tutte quelle farfalle stiano il più possibile lontano da lei :-) le dispiace molto che muoiano a causa nostra.
Torniamo in campeggio verso le 16.30 e dopo una breve merenda papà decide di sdraiarsi a riposare un po' mentre io e le ragazze optiamo per un giro in bicicletta. 10 Km lungo una strada parzialmente in piano circondati da vigneti con la pioggia che ogni tanto ci fa gli scherzi e pare volerci bagnare tutte per smettere quasi immediatamente.
Il giorno seguente, zaini in spalla visitiamo Colmar. So già che non sarà una giornata semplice. Le ragazze non amano vagare per la città. Per questo motivo decidiamo di spendere 12 € per il train blanc che ci permette di fare il giro della città salendo e scendendo in ognuna delle sue 4 tappe situate nel centro storico. La prima alla cattedrale dove ci buttiamo a mangiare un boccone in una brasserie.
Due tarte flamblè
3 menu enfant composto da steack hachè (hamburger) talmente cotto da avere problemi a tagliarlo e des frites
3 Coca
1 bicchiere di vino
1 caraffa d'acqua
1 caffè che dall'espressione di mio marito credo fosse tremendo
Totale 48,30!!!!
Quando ho chiesto una scatola per poter portare via gli avanzi mi hanno risposto che non facevano servizio à emporter. Gli ho detto allora di metterlo dentro l'alluminio visto che solo Rachele aveva mangiato quasi tutto mentre le altre due avevano lasciato nel piatto più della metà del suo contenuto...
Nel frattempo mio marito paga 50,30€ sottointendendo in questo modo che desidera il resto... Il cameriere, invece, ritirando il piattino lo ringrazia sorridente mentre mio marito molto meno soddisfatto si gira e se ne va....mi sa che per la gita a Strasburgo opteremo per una bella crepe sicuramente più gradita alle bimbe e decisamente anche al nostro portafoglio!
La seconda fermata è la petite venice, nei tempi addietro quartiere di pescatori con le case multicolori (obbligatoriamente devono essere una diversa dall'altra per mantenere la tradizione) direttamente sul canale (da qui il nome).
Lungo il giro con il trenino ci accorgiamo che la presenza di Baroldi (il costruttore della statua della libertà) è davvero molto rilevante. Le sue sculture sono sparse lungo la città: nei giardini, nelle piazze ... ogni luogo rievoca la sua presenza a Colmar. Concludiamo il giro passando per la gare ed i suoi bei palazzi per tornare al punto di partenza.
Andiamo via da Colmar consapevoli che la nostra sensazione ed il nostro apprezzamento sarebbero stati ben diversi se non ci fossero state con noi 3 rompine stanche ed annoiate...
Oggi, dopo qualche faccenda domestica (cucinare un po' di verdura, pulire un po' di frutta, sistemare un po' la roulotte) partecipiamo ad una sagra di paese a Zallenberg con alcuni amici italiani arrivati tra ieri e questa mattina. Il menu è tipicamente alsaziano: Choucroute, sacissons e frites, bretzel, hougelhopf....
Finalmente il marito trova un po' del buon umore perso in questi giorni a causa dei troppi km, della troppa auto e, soprattutto, della mancanza di amici. Insieme partecipano ad una corsa intorno alla chiesa il cui obiettivo non è solo quello di arrivare primi ma anche di rovesciare meno acqua possibile dalla gerla, pesante circa 50 Kg, che si devono portare sulle spalle carica di acqua ... Il trio di italiani chiude la classifica con gli ultimi tre posti, ma riceve comunque in regalo una bottiglia, una maglietta, molti applausi ed il ringraziamento da parte degli organizzatori per la partecipazione :-D!!
Un ferragosto per noi decisamente diverso, lontano dalle nostre grigliate e sicuramente molto divertente.
Domani la promessa è di visitare finalmente la "Montagne des singes" e le sue 300 bertucce.
Ma di questo vi racconterò alla prossima puntata.
mercoledì 12 agosto 2009
Alsazia-prima puntata
Ciao a tutti!
Abbiamo iniziato la vacanza in modo un pò burrascoso. Ad Annecy era tutto pieno e, per sfinimento, abbiamo finito per dormire una notte sul bordo strada sul lungo-lago. Il giorno dopo siamo ripartiti ed, attraversando il Parc Jura con il suo paesaggio e le sue case stile Heidi, siamo giunti a Besancon cittadina molto carina, con una bella "Cittadelle" fornita di Insectarium, noctarium con topi di ogni sorta :-S e zoo che purtroppo abbiamo dovuto abbandonare a metà causa il violento temporale che, cogliendoci del tutto impreparati, ci ha bagnato letteralmente fino alle mutande. :-D
Domenica infine siamo giunti a Ribeauvillè, in Alsazia, nel campeggio Pierre de Coubertin vicino alla piscina comunale.
Lunedì pomeriggio abbiamo visitato il castello di Haut-koenisbourg. Restaurato completamente all'inizio del 1900 su commissione di Guglielmo II dalla torre, nelle giornate di bel tempo, è possibile godere di un panorama fantastico fino alla foresta nera in Germania ed addirittura fino alle alpi svizzere. Purtroppo la nebbia salita dopo la pioggia battente della mattina ci impedisce di godere della vista ...
Ieri invece siamo andati ad Enigmatics. Situato all'interno di un campo di mais di piu' di 4 ettari, si tratta di un percorso lungo il quale occorre risolvere degli enigmi. In alcuni casi si tratta di leggere delle storie e risolvere un indovinello, in altri casi di scoprire all'interno dei disegni delle lettere nascoste, in altri ancora di trovare la risposta ad una domanda ascoltando una storia. La soluzione di ognuno di essi darà luogo ad una parola che aiuterà a trovare la frase finale. Per noi una difficoltà aggiuntiva è quella del francese infatti gli indovinelli, le storie sui tabelloni e la soluzione finale sono esclusivamente in lingua francese o tedesca...qualsiasi altra nazionalità è esclusa (sarà per quello che nel parcheggio eravamo gli unici italiani!). Tutta la famiglia vuole ascoltare la storia, per aiutare e partecipare al gioco...la traduzione deve essere simultanea ed il mio francese, quasi perfetto ai tempi del liceo, ma negli ultimi anni rispolverato solo piu' per le vacanze estive, rende il tutto un pò faticoso.
Fortunatamente il tempo ci assiste perchè l'assenza di pioggia, ma la presenza delle nuvole hanno evitato la sudata altrimenti inevitabile. Entriamo alle 11 e ne usciamo alle 15.30 dopo aver visto lo spettacolo proposto (ovviamente sempre in francese). Contenti, ma decisamente stanchi torniamo al campeggio dove una bella doccia ed un po' di relax ci attendono in attesa che arrivi l'ora di cena e ... di nanna!!
Questa mattina ci svegliamo con il sole. Decidiamo di prenderci una giornata di relax perchè, le bambine, soprattutto Celeste, iniziano ad accusare i sintomi della stanchezza e sono un pò "sclerate". Il marito sta stendendo la lavatrice :-) , io scrivo al PC, le bimbe ritagliano e colorano. Può darsi che approfitteremo di quest'unica giornata di mezzo-sole prevista (da domani di nuovo temporali :-( ) per fare finalmente un giro in bici sulla pista che parte proprio dal campeggio....
Vi dirò alla prossima puntata....
Abbiamo iniziato la vacanza in modo un pò burrascoso. Ad Annecy era tutto pieno e, per sfinimento, abbiamo finito per dormire una notte sul bordo strada sul lungo-lago. Il giorno dopo siamo ripartiti ed, attraversando il Parc Jura con il suo paesaggio e le sue case stile Heidi, siamo giunti a Besancon cittadina molto carina, con una bella "Cittadelle" fornita di Insectarium, noctarium con topi di ogni sorta :-S e zoo che purtroppo abbiamo dovuto abbandonare a metà causa il violento temporale che, cogliendoci del tutto impreparati, ci ha bagnato letteralmente fino alle mutande. :-D
Domenica infine siamo giunti a Ribeauvillè, in Alsazia, nel campeggio Pierre de Coubertin vicino alla piscina comunale.
Lunedì pomeriggio abbiamo visitato il castello di Haut-koenisbourg. Restaurato completamente all'inizio del 1900 su commissione di Guglielmo II dalla torre, nelle giornate di bel tempo, è possibile godere di un panorama fantastico fino alla foresta nera in Germania ed addirittura fino alle alpi svizzere. Purtroppo la nebbia salita dopo la pioggia battente della mattina ci impedisce di godere della vista ...
Ieri invece siamo andati ad Enigmatics. Situato all'interno di un campo di mais di piu' di 4 ettari, si tratta di un percorso lungo il quale occorre risolvere degli enigmi. In alcuni casi si tratta di leggere delle storie e risolvere un indovinello, in altri casi di scoprire all'interno dei disegni delle lettere nascoste, in altri ancora di trovare la risposta ad una domanda ascoltando una storia. La soluzione di ognuno di essi darà luogo ad una parola che aiuterà a trovare la frase finale. Per noi una difficoltà aggiuntiva è quella del francese infatti gli indovinelli, le storie sui tabelloni e la soluzione finale sono esclusivamente in lingua francese o tedesca...qualsiasi altra nazionalità è esclusa (sarà per quello che nel parcheggio eravamo gli unici italiani!). Tutta la famiglia vuole ascoltare la storia, per aiutare e partecipare al gioco...la traduzione deve essere simultanea ed il mio francese, quasi perfetto ai tempi del liceo, ma negli ultimi anni rispolverato solo piu' per le vacanze estive, rende il tutto un pò faticoso.
Fortunatamente il tempo ci assiste perchè l'assenza di pioggia, ma la presenza delle nuvole hanno evitato la sudata altrimenti inevitabile. Entriamo alle 11 e ne usciamo alle 15.30 dopo aver visto lo spettacolo proposto (ovviamente sempre in francese). Contenti, ma decisamente stanchi torniamo al campeggio dove una bella doccia ed un po' di relax ci attendono in attesa che arrivi l'ora di cena e ... di nanna!!
Questa mattina ci svegliamo con il sole. Decidiamo di prenderci una giornata di relax perchè, le bambine, soprattutto Celeste, iniziano ad accusare i sintomi della stanchezza e sono un pò "sclerate". Il marito sta stendendo la lavatrice :-) , io scrivo al PC, le bimbe ritagliano e colorano. Può darsi che approfitteremo di quest'unica giornata di mezzo-sole prevista (da domani di nuovo temporali :-( ) per fare finalmente un giro in bici sulla pista che parte proprio dal campeggio....
Vi dirò alla prossima puntata....
lunedì 3 agosto 2009
Quasi in partenza
Mercoledì mattina, verso le 9 è prevista la partenza per le vacanze di quest'anno.
Un tour composto da 6 tappe e circa 1800 Km di viaggio escluse le gite di giornata in loco.
Destinazione della prima tappa: La Balme de Sillingy vicino al lago di Annecy.
A "La Balme" sosteremo un paio di giorni in un "Camping à la ferme" (un campo in cui il proprietario, dopo averlo attrezzato con allaccio elettrico, servizi sanitari e lavandini per i piatti, ospita campeggiatori a modicissimi prezzi).
Dopo un paio di giorni e qualche giro in bici per scoprire i dintorni del lago di Annecy ci sposteremo per la prima tappa (la più lunga) in Alsazia.
A Ribeauvillè c'è un campeggio Municipale economico (costo 16 € a notte per tutta la famiglia!), molto carino, vicino alla piscina e centrale rispetto i luoghi che vogliamo visitare:
Hunawir e il suo Parco delle cignogne;
Kinzheim e la Montaignes des singes (scimmie) dove circa 600 scimmie vivono in piena libertà;
Ribeauvillè e il suo Labirynthus nel campo di grano ed il vicino castello di Haut-Koenisbourg;
Colmar e Riquewir da visitare passeggiando tra le vie della città;
Natzwiller ed il suo campo di concentramento.
La terza tappa è prevista a Strasburgo in un altro campeggio Municipale (in Francia ce ne sono molti. Sono economici, graziosi e puliti) con visita ovviamente alla città ed al Museo delle scienze dove le bimbe avranno occasione di sperimentare, costruire, smontare....
Per non rientrare dalla stessa strada attraversemo la Germania e sosteremo a Friburgo (una delle città più ecologiche d'Europa) quindi rientreremo in Francia con sosta a Mulhouse e al suo Museo dell'auto che pare essere uno dei più grandi del mondo (ma so' francesi e tutte le loro cose sono le più belle, le più grandi e le più famose di tutto l'universo ;-) )
Tappa di una notte a Bourg en Bresse e quindi rientro a Torino.
Al nostro rientro vi sottoporrò ad un dettagliato resoconto con foto e link di ciò che è valso la pena visitare.
Per ora auguro a tutti buone vacanze.
Se riuscirò mi collegherò ogni tanto per leggere dell'avanzamento di alcune pance :-) e le ultime notizie da parte di chi ha ancora voglia di scrivere in questa calda estate. :-*
Un tour composto da 6 tappe e circa 1800 Km di viaggio escluse le gite di giornata in loco.
Eviteremo il passaggio attraverso il tunnel del Frejus sia per il costo sia perchè il Moncenisio e il Parc de la Vanoise offrono un panorama fantastico ed una strada scorrevole anche con i nostri 12 metri di lunghezza totale. ;-)
Destinazione della prima tappa: La Balme de Sillingy vicino al lago di Annecy.
A "La Balme" sosteremo un paio di giorni in un "Camping à la ferme" (un campo in cui il proprietario, dopo averlo attrezzato con allaccio elettrico, servizi sanitari e lavandini per i piatti, ospita campeggiatori a modicissimi prezzi).
Dopo un paio di giorni e qualche giro in bici per scoprire i dintorni del lago di Annecy ci sposteremo per la prima tappa (la più lunga) in Alsazia.
A Ribeauvillè c'è un campeggio Municipale economico (costo 16 € a notte per tutta la famiglia!), molto carino, vicino alla piscina e centrale rispetto i luoghi che vogliamo visitare:
Hunawir e il suo Parco delle cignogne;
Kinzheim e la Montaignes des singes (scimmie) dove circa 600 scimmie vivono in piena libertà;
Ribeauvillè e il suo Labirynthus nel campo di grano ed il vicino castello di Haut-Koenisbourg;
Colmar e Riquewir da visitare passeggiando tra le vie della città;
Natzwiller ed il suo campo di concentramento.
La terza tappa è prevista a Strasburgo in un altro campeggio Municipale (in Francia ce ne sono molti. Sono economici, graziosi e puliti) con visita ovviamente alla città ed al Museo delle scienze dove le bimbe avranno occasione di sperimentare, costruire, smontare....
Per non rientrare dalla stessa strada attraversemo la Germania e sosteremo a Friburgo (una delle città più ecologiche d'Europa) quindi rientreremo in Francia con sosta a Mulhouse e al suo Museo dell'auto che pare essere uno dei più grandi del mondo (ma so' francesi e tutte le loro cose sono le più belle, le più grandi e le più famose di tutto l'universo ;-) )
Tappa di una notte a Bourg en Bresse e quindi rientro a Torino.
Al nostro rientro vi sottoporrò ad un dettagliato resoconto con foto e link di ciò che è valso la pena visitare.
Per ora auguro a tutti buone vacanze.
Se riuscirò mi collegherò ogni tanto per leggere dell'avanzamento di alcune pance :-) e le ultime notizie da parte di chi ha ancora voglia di scrivere in questa calda estate. :-*
sabato 1 agosto 2009
Giuseppi
"Mamma, lo sai che abbiamo conosciuto un bimbo nuovo?"
Mi hanno detto circa 10 giorni fa rientrando a casa col papà dai giardini vicino a casa.
"Ah sì? E come si chiama?
" Giuseppi"
"?"
"Sì è un bimbo straniero"
"E' egiziano"
Passa qualche giorno e anche io conosco "Giuseppi" (che in realtà si chiama Youssef), la sua mamma Omima e il fratellino Mohamed.
Sono in vacanza qui a Torino, sono venuti a trovare il papà (metà italiano e metà egiziano) che lavora due mesi in Alessandria da loro e 2 mesi a Torino alloggiando in un piccolo appartamento della mamma di lui proprio dietro casa nostra.
Omima ha 25 anni, è sposata da 7. Voleva solo un bimbo, poi è arrivato il secondo, ma ora non ne vuole proprio più. Ha studiato. Parla arabo, inglese ed un pò di italiano. E' magra, gentile nei modi, veste con pantaloni e scarpe abbinate alla kefiah. Dice che ha deciso di coprirsi il capo dopo un viaggio alla mecca, ma che prima non lo faceva.
Ci vediamo tutti i pomeriggi ai giardini e Youssef gioca con il gruppetto di amiche delle mie bimbe chiamando in continuazione "Rebecca", cercandola non appena lei si allontana anche solo per andare a fare pipì dietro agli alberi con la mamma che lo chiama dicendogli
"No Yousse!!Rebecca Toilette!!"
Lui dice che vuole sposarla quando sarà grande.
Rebecca all'inizio è infastidita, poi un giorno loro non vengono.
"Non è venuto il mio amico oggi ai giardini" Mi dice sconsolata mentre stiamo tornando a casa.
"Magari saranno andati da qualche altra parte. Ma non sei contenta? Hai detto che era noioso averlo sempre appiccicato...."
"Sì lo so, ma ...."
Lo sapevo che sarebbe andata a finire così ... le dà fastidio, ma in fondo tutta questa attenzione le piace.
E così la vedo illuminarsi quando li incontriamo mentre stiamo andando in garage a posare le bici.
Decidiamo che il giorno dopo li passiamo a chiamare quando usciamo di casa.
"Mamma ...."
"Dimmi"
"Una volta possiamo invitare il mio amico Youssef a casa nostra"
Non ho nulla in contrario, ma tremo un pò perchè sia lui che suo fratello sono un pò .... turbolenti ... :-S
"Ma .... a giocare? Non si sta meglio ai giardini?" Tento di dire
"Se hai voglia, che non ti disturba anche a mangiare.... " v_v
Non riesco a dirle di no, ed è così che questa sera conosceremo i nostri futuri consuoceri ( ;-) ) in una cena che preparerò ora con il fresco del mattino e che mi vedrà costretta a tagliare tutti i nostri piatti forti dell'estate (prosciutto e melone, salame ....) e ad inventarmi un menù fresco tutto nuovo.
"Certo che te le vai sempre a cercare" Mi ha detto mio marito ieri sera.
"Lo so, ma Rebecca ci teneva tanto.... " e intanto penso "Altro che dominatrice!!"
Mi hanno detto circa 10 giorni fa rientrando a casa col papà dai giardini vicino a casa.
"Ah sì? E come si chiama?
" Giuseppi"
"?"
"Sì è un bimbo straniero"
"E' egiziano"
Passa qualche giorno e anche io conosco "Giuseppi" (che in realtà si chiama Youssef), la sua mamma Omima e il fratellino Mohamed.
Sono in vacanza qui a Torino, sono venuti a trovare il papà (metà italiano e metà egiziano) che lavora due mesi in Alessandria da loro e 2 mesi a Torino alloggiando in un piccolo appartamento della mamma di lui proprio dietro casa nostra.
Omima ha 25 anni, è sposata da 7. Voleva solo un bimbo, poi è arrivato il secondo, ma ora non ne vuole proprio più. Ha studiato. Parla arabo, inglese ed un pò di italiano. E' magra, gentile nei modi, veste con pantaloni e scarpe abbinate alla kefiah. Dice che ha deciso di coprirsi il capo dopo un viaggio alla mecca, ma che prima non lo faceva.
Ci vediamo tutti i pomeriggi ai giardini e Youssef gioca con il gruppetto di amiche delle mie bimbe chiamando in continuazione "Rebecca", cercandola non appena lei si allontana anche solo per andare a fare pipì dietro agli alberi con la mamma che lo chiama dicendogli
"No Yousse!!Rebecca Toilette!!"
Lui dice che vuole sposarla quando sarà grande.
Rebecca all'inizio è infastidita, poi un giorno loro non vengono.
"Non è venuto il mio amico oggi ai giardini" Mi dice sconsolata mentre stiamo tornando a casa.
"Magari saranno andati da qualche altra parte. Ma non sei contenta? Hai detto che era noioso averlo sempre appiccicato...."
"Sì lo so, ma ...."
Lo sapevo che sarebbe andata a finire così ... le dà fastidio, ma in fondo tutta questa attenzione le piace.
E così la vedo illuminarsi quando li incontriamo mentre stiamo andando in garage a posare le bici.
Decidiamo che il giorno dopo li passiamo a chiamare quando usciamo di casa.
"Mamma ...."
"Dimmi"
"Una volta possiamo invitare il mio amico Youssef a casa nostra"
Non ho nulla in contrario, ma tremo un pò perchè sia lui che suo fratello sono un pò .... turbolenti ... :-S
"Ma .... a giocare? Non si sta meglio ai giardini?" Tento di dire
"Se hai voglia, che non ti disturba anche a mangiare.... " v_v
Non riesco a dirle di no, ed è così che questa sera conosceremo i nostri futuri consuoceri ( ;-) ) in una cena che preparerò ora con il fresco del mattino e che mi vedrà costretta a tagliare tutti i nostri piatti forti dell'estate (prosciutto e melone, salame ....) e ad inventarmi un menù fresco tutto nuovo.
"Certo che te le vai sempre a cercare" Mi ha detto mio marito ieri sera.
"Lo so, ma Rebecca ci teneva tanto.... " e intanto penso "Altro che dominatrice!!"
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