Abbiamo capito che le mattine, tranne alcuni casi sporadici iniziano sempre con nuvole semi-minacciose. Come sarà la giornata si vede solo in tarda mattinata quando le nuvole o si diradano, per lasciare spazio ad un sole più o meno timido, oppure si adddensano dando luogo ad una serie di temporali violenti, ma di breve durata .
Fino ad oggi siamo stati abbastanza fortunati visto che i giorni di pioggia si contano su meno di una mano!
Anche oggi comunque nella gita quotidiana la nostra attrezzatura prevede: 1 zaino viveri e bevande, 1 K-way e felpe adulti e tre piccoli zaini per le tre piccole nane contenente cerata, felpa e occhiali da sole della diretta proprietaria.
Per la prima tappa decidiamo di visitare le "Centre de réintroduction des cigognes et des loutres". Forse abituati vedere le cicogne planare direttamente in campeggio e passeggiare costeggiando le piazzole nella speranza di ricevere qualcosa da mangiare dai turisti, il vederle con i loro enormi nidi non mi ha fatto molto effetto. Mi immaginavo, non so perchè, il parco molto più ampio. Quando ho visto che terminava con l'acquario ci sono rimasta un po' male. Dopo una pausa "pic-nic” decidiamo di visitare le "jardin des papillons" a soli 2 minuti di auto dal primo nell'attesa che alle 14.30 inizi lo spettacolo in cui lontre, pinguini, otarie e cormorani si esibiscono nella pesca.
Il parco delle farfalle è abbastanza costoso data la sua dimensione, ma è davvero affascinante .... o almeno lo è stato per quasi tutti noi.
Non appena siamo entrati nella serra ed aver visto quel turbinio di farfalle, farfalline e farfallone volare in ogni dove posandosi anche sulle persone intorno oltre che sui fiori Rachele ha iniziato a piangere e ad urlare che aveva paura. Ho dovuto portarla fuori dalla serra dove ha atteso pazientemente che terminassimo il giro ammirando quella moltitudine di farfalle multicolori di origini diverse (Africa, Asia, America) che vivono in simbiosi con piante e fiori di straordinaria bellezza.
Torniamo quindi dalle cicogne dove, un timbro posto sul braccio all'uscita, ci permette di entrare senza dover pagare nuovamente il biglietto. Lo spettacolo è molto bello. Vedere la velocità con cui nuotano i pinguini, l'agilità del cormorano, il simpatico castoro che, pur non entrando di acqua, ha affascinato grandi e piccoli, sgranocchiando la sua carotina in braccio all'oratore, la grossa otaria che ha bagnato zaini e piedi delle persone sedute in prima fila e la tenacia delle lontre, è piaciuto molto a tutti noi ed a me ha dato la sensazione, alla fine, di aver ben speso i 28€ dell'ingresso.
In generale questi due parchi attigui ci ricordano che la sopravvivenza e la bellezza della natura che ci circorda dipende solo da noi. La nostra continua urbanizzazione, l'inquinamento che produciamo tutti i giorni con fumi e spazzatura, i pesticidi che pensiamo salvino e rendano più belle le nostre piante, i nostri fiori e la nostra agricoltura non sono che un danno. All'apertura del parco delle cicogne in Alsazia ne esistevano solo più 2 coppie, ora, grazie al programma di ripopolamento, ce ne sono 400 e anche le farfalle (ma così come le lucciole che io vedevo sempre nelle mie serate estive da piccola) piano piano stanno sparendo ... soprattutto Rachele ne è rimasta molto colpita. Per quanto preferisca che tutte quelle farfalle stiano il più possibile lontano da lei :-) le dispiace molto che muoiano a causa nostra.
Torniamo in campeggio verso le 16.30 e dopo una breve merenda papà decide di sdraiarsi a riposare un po' mentre io e le ragazze optiamo per un giro in bicicletta. 10 Km lungo una strada parzialmente in piano circondati da vigneti con la pioggia che ogni tanto ci fa gli scherzi e pare volerci bagnare tutte per smettere quasi immediatamente.
Il giorno seguente, zaini in spalla visitiamo Colmar. So già che non sarà una giornata semplice. Le ragazze non amano vagare per la città. Per questo motivo decidiamo di spendere 12 € per il train blanc che ci permette di fare il giro della città salendo e scendendo in ognuna delle sue 4 tappe situate nel centro storico. La prima alla cattedrale dove ci buttiamo a mangiare un boccone in una brasserie.
Due tarte flamblè
3 menu enfant composto da steack hachè (hamburger) talmente cotto da avere problemi a tagliarlo e des frites
3 Coca
1 bicchiere di vino
1 caraffa d'acqua
1 caffè che dall'espressione di mio marito credo fosse tremendo
Totale 48,30!!!!
Quando ho chiesto una scatola per poter portare via gli avanzi mi hanno risposto che non facevano servizio à emporter. Gli ho detto allora di metterlo dentro l'alluminio visto che solo Rachele aveva mangiato quasi tutto mentre le altre due avevano lasciato nel piatto più della metà del suo contenuto...
Nel frattempo mio marito paga 50,30€ sottointendendo in questo modo che desidera il resto... Il cameriere, invece, ritirando il piattino lo ringrazia sorridente mentre mio marito molto meno soddisfatto si gira e se ne va....mi sa che per la gita a Strasburgo opteremo per una bella crepe sicuramente più gradita alle bimbe e decisamente anche al nostro portafoglio!
La seconda fermata è la petite venice, nei tempi addietro quartiere di pescatori con le case multicolori (obbligatoriamente devono essere una diversa dall'altra per mantenere la tradizione) direttamente sul canale (da qui il nome).
Lungo il giro con il trenino ci accorgiamo che la presenza di Baroldi (il costruttore della statua della libertà) è davvero molto rilevante. Le sue sculture sono sparse lungo la città: nei giardini, nelle piazze ... ogni luogo rievoca la sua presenza a Colmar. Concludiamo il giro passando per la gare ed i suoi bei palazzi per tornare al punto di partenza.
Andiamo via da Colmar consapevoli che la nostra sensazione ed il nostro apprezzamento sarebbero stati ben diversi se non ci fossero state con noi 3 rompine stanche ed annoiate...
Oggi, dopo qualche faccenda domestica (cucinare un po' di verdura, pulire un po' di frutta, sistemare un po' la roulotte) partecipiamo ad una sagra di paese a Zallenberg con alcuni amici italiani arrivati tra ieri e questa mattina. Il menu è tipicamente alsaziano: Choucroute, sacissons e frites, bretzel, hougelhopf....
Finalmente il marito trova un po' del buon umore perso in questi giorni a causa dei troppi km, della troppa auto e, soprattutto, della mancanza di amici. Insieme partecipano ad una corsa intorno alla chiesa il cui obiettivo non è solo quello di arrivare primi ma anche di rovesciare meno acqua possibile dalla gerla, pesante circa 50 Kg, che si devono portare sulle spalle carica di acqua ... Il trio di italiani chiude la classifica con gli ultimi tre posti, ma riceve comunque in regalo una bottiglia, una maglietta, molti applausi ed il ringraziamento da parte degli organizzatori per la partecipazione :-D!!
Un ferragosto per noi decisamente diverso, lontano dalle nostre grigliate e sicuramente molto divertente.
Domani la promessa è di visitare finalmente la "Montagne des singes" e le sue 300 bertucce.
Ma di questo vi racconterò alla prossima puntata.
Fino ad oggi siamo stati abbastanza fortunati visto che i giorni di pioggia si contano su meno di una mano!
Anche oggi comunque nella gita quotidiana la nostra attrezzatura prevede: 1 zaino viveri e bevande, 1 K-way e felpe adulti e tre piccoli zaini per le tre piccole nane contenente cerata, felpa e occhiali da sole della diretta proprietaria.
Per la prima tappa decidiamo di visitare le "Centre de réintroduction des cigognes et des loutres". Forse abituati vedere le cicogne planare direttamente in campeggio e passeggiare costeggiando le piazzole nella speranza di ricevere qualcosa da mangiare dai turisti, il vederle con i loro enormi nidi non mi ha fatto molto effetto. Mi immaginavo, non so perchè, il parco molto più ampio. Quando ho visto che terminava con l'acquario ci sono rimasta un po' male. Dopo una pausa "pic-nic” decidiamo di visitare le "jardin des papillons" a soli 2 minuti di auto dal primo nell'attesa che alle 14.30 inizi lo spettacolo in cui lontre, pinguini, otarie e cormorani si esibiscono nella pesca.
Il parco delle farfalle è abbastanza costoso data la sua dimensione, ma è davvero affascinante .... o almeno lo è stato per quasi tutti noi.
Non appena siamo entrati nella serra ed aver visto quel turbinio di farfalle, farfalline e farfallone volare in ogni dove posandosi anche sulle persone intorno oltre che sui fiori Rachele ha iniziato a piangere e ad urlare che aveva paura. Ho dovuto portarla fuori dalla serra dove ha atteso pazientemente che terminassimo il giro ammirando quella moltitudine di farfalle multicolori di origini diverse (Africa, Asia, America) che vivono in simbiosi con piante e fiori di straordinaria bellezza.
Torniamo quindi dalle cicogne dove, un timbro posto sul braccio all'uscita, ci permette di entrare senza dover pagare nuovamente il biglietto. Lo spettacolo è molto bello. Vedere la velocità con cui nuotano i pinguini, l'agilità del cormorano, il simpatico castoro che, pur non entrando di acqua, ha affascinato grandi e piccoli, sgranocchiando la sua carotina in braccio all'oratore, la grossa otaria che ha bagnato zaini e piedi delle persone sedute in prima fila e la tenacia delle lontre, è piaciuto molto a tutti noi ed a me ha dato la sensazione, alla fine, di aver ben speso i 28€ dell'ingresso.
In generale questi due parchi attigui ci ricordano che la sopravvivenza e la bellezza della natura che ci circorda dipende solo da noi. La nostra continua urbanizzazione, l'inquinamento che produciamo tutti i giorni con fumi e spazzatura, i pesticidi che pensiamo salvino e rendano più belle le nostre piante, i nostri fiori e la nostra agricoltura non sono che un danno. All'apertura del parco delle cicogne in Alsazia ne esistevano solo più 2 coppie, ora, grazie al programma di ripopolamento, ce ne sono 400 e anche le farfalle (ma così come le lucciole che io vedevo sempre nelle mie serate estive da piccola) piano piano stanno sparendo ... soprattutto Rachele ne è rimasta molto colpita. Per quanto preferisca che tutte quelle farfalle stiano il più possibile lontano da lei :-) le dispiace molto che muoiano a causa nostra.
Torniamo in campeggio verso le 16.30 e dopo una breve merenda papà decide di sdraiarsi a riposare un po' mentre io e le ragazze optiamo per un giro in bicicletta. 10 Km lungo una strada parzialmente in piano circondati da vigneti con la pioggia che ogni tanto ci fa gli scherzi e pare volerci bagnare tutte per smettere quasi immediatamente.
Il giorno seguente, zaini in spalla visitiamo Colmar. So già che non sarà una giornata semplice. Le ragazze non amano vagare per la città. Per questo motivo decidiamo di spendere 12 € per il train blanc che ci permette di fare il giro della città salendo e scendendo in ognuna delle sue 4 tappe situate nel centro storico. La prima alla cattedrale dove ci buttiamo a mangiare un boccone in una brasserie.
Due tarte flamblè
3 menu enfant composto da steack hachè (hamburger) talmente cotto da avere problemi a tagliarlo e des frites
3 Coca
1 bicchiere di vino
1 caraffa d'acqua
1 caffè che dall'espressione di mio marito credo fosse tremendo
Totale 48,30!!!!
Quando ho chiesto una scatola per poter portare via gli avanzi mi hanno risposto che non facevano servizio à emporter. Gli ho detto allora di metterlo dentro l'alluminio visto che solo Rachele aveva mangiato quasi tutto mentre le altre due avevano lasciato nel piatto più della metà del suo contenuto...
Nel frattempo mio marito paga 50,30€ sottointendendo in questo modo che desidera il resto... Il cameriere, invece, ritirando il piattino lo ringrazia sorridente mentre mio marito molto meno soddisfatto si gira e se ne va....mi sa che per la gita a Strasburgo opteremo per una bella crepe sicuramente più gradita alle bimbe e decisamente anche al nostro portafoglio!
La seconda fermata è la petite venice, nei tempi addietro quartiere di pescatori con le case multicolori (obbligatoriamente devono essere una diversa dall'altra per mantenere la tradizione) direttamente sul canale (da qui il nome).
Lungo il giro con il trenino ci accorgiamo che la presenza di Baroldi (il costruttore della statua della libertà) è davvero molto rilevante. Le sue sculture sono sparse lungo la città: nei giardini, nelle piazze ... ogni luogo rievoca la sua presenza a Colmar. Concludiamo il giro passando per la gare ed i suoi bei palazzi per tornare al punto di partenza.
Andiamo via da Colmar consapevoli che la nostra sensazione ed il nostro apprezzamento sarebbero stati ben diversi se non ci fossero state con noi 3 rompine stanche ed annoiate...
Oggi, dopo qualche faccenda domestica (cucinare un po' di verdura, pulire un po' di frutta, sistemare un po' la roulotte) partecipiamo ad una sagra di paese a Zallenberg con alcuni amici italiani arrivati tra ieri e questa mattina. Il menu è tipicamente alsaziano: Choucroute, sacissons e frites, bretzel, hougelhopf....
Finalmente il marito trova un po' del buon umore perso in questi giorni a causa dei troppi km, della troppa auto e, soprattutto, della mancanza di amici. Insieme partecipano ad una corsa intorno alla chiesa il cui obiettivo non è solo quello di arrivare primi ma anche di rovesciare meno acqua possibile dalla gerla, pesante circa 50 Kg, che si devono portare sulle spalle carica di acqua ... Il trio di italiani chiude la classifica con gli ultimi tre posti, ma riceve comunque in regalo una bottiglia, una maglietta, molti applausi ed il ringraziamento da parte degli organizzatori per la partecipazione :-D!!
Un ferragosto per noi decisamente diverso, lontano dalle nostre grigliate e sicuramente molto divertente.
Domani la promessa è di visitare finalmente la "Montagne des singes" e le sue 300 bertucce.
Ma di questo vi racconterò alla prossima puntata.
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