Ricordo ancora la prima volta che ho sperimentato il campeggio in tenda.
Era il lontano 1996.
In un anno nell'ordine mi ero laureata, avevo trovato lavoro come impiegata contabile in un ufficio (il lato triste di quel periodo), ero andata a vivere da sola e, di conseguenza, avevo potuto andare in vacanza per la prima volta con il mio fidanzato dell'epoca, cioè il mio attuale ex-marito (vi ho già accennato, vero, che ho vissuto con dei genitori molto aperti di vedute ... :-) )
La meta della mia prima vacanza da donna indipendente era stata la Croazia.
Un viaggio della speranza.
I primi di agosto.
In 4 su una punto colma fino al tetto.
Senza aria condizionata.
Consueto codazzo alla dogana visto anche il periodo (era da poco terminata la guerra).
Oltre ai bagagli, alla borsa frigo, a qualche cibaria era, ovviamente, anche previsto il "necessaire" per il campeggio: tenda igloo, materassini, fornelletto, tavolino pieghevole con 4 sgabelli all'interno, campingaz, coppia piatti, tazze e bicchieri, paio posate, qualche pentola, la carta igienica ...
"Lui", l'uomo denim che riempiva il mio cuore di amore e di orgoglio è un ex-scout, un ex motociclista, un ex uomo-avventura .. un "ex" in ogni senso insomma (e già questo avrebbe dovuto dirmela lunga, ma così si esce dal seminato ... )
"Lui" proponeva "campeggio" e io piena di gioia accettavo certa che sarebbe stata una splendida esperienza ...... ..... ...... ..... .....................
Avevamo scelto la Croazia perchè doveva essere economica, ospitale ed accogliente.
Doveva...
Forse lo era stata.
Forse lo è di nuovo.
Ma in quel periodo.
Nell'immediato dopo guerra la gente era molto incazzata e molto povera.
I prezzi erano diversi a seconda che si trattasse di locali o di turisti.
Tutto ti sentivi tranne che benvenuto.
Comunque ...
Ci eravamo fermati a Pola, in Istria.
Città sul mare abbastanza vicino al confine con l'Italia.
Il campeggio era enorme.
Avevamo montato le tende e sistemato le cose.
Devo ammettere che avevo provato il campeggio verso i 17 anni con i miei zii.
Ma il camper offre tutta una serie di vantaggi che in tenda sono inesistenti.
Primo tra tutti la possibilità di poter posare il proprio posteriore in un luogo igienicamente accogliente ...
Non ero perciò pronta allo spettacolo ciò cui mi ero trovata di fronte nel momento in cui, sudata ed affaticata, ero andata a fare la doccia
Un incubo durato circa 7 giorni che credo, in un paio di occasioni, mi avesse fin portato al pianto.
Ovviamente i cessi non si erano rivelati assolutamente igienicamente accoglienti e il tentativo di sentirsi puliti e profumati quando nello stesso ambiente si trovavano anche i water era una mission impossible anche per un Tom Cruise nel pieno delle sua forma psico-fisica (peggio di quella volta abbiamo trovato solo a San Vito lo Capo in Sicilia nel 2002!).
Dopo 7 giorni, stufi dell'inospitalità della popolazione locale avevamo deciso di smontare le tende (e non solo metaforicamente) per spostarci sull'isola di Krk dove avevamo affittato un appartamento.
La mia vacanza era cominciata da lì ...
Da allora è trascorso molto tempo e molte altre vacanze sono state vissute.
Da soli o in compagnia.
In tenda, in B&B, in mobil home.
Poi, dopo la Sicilia nel 2002, durante l'attesa di Quo, è arrivata la roulotte con tutti i suoi vantaggi.
Primo tra tutti la possibilità di usufruire di un posto accogliente dove poter poggiare e far appoggiare, il proprio posteriore e quello delle nane che man mano sono arrivate.
Quest'anno che l'uomo denim non è più dei nostri ho deciso di ritornare agli albori.
Di lasciare perdere la vacanza al lago.
Di lasciare la nostra casa delle vacanze a "lui" che è l'unico in grado di trainarla.
Che ne è il proprietario.
Malgrado"lui" si sia reso assolutamente disponibile a portarmela dove meglio credevo.
Anche fino a Punta Ala, in Toscana, dove ho deciso di andare.
Ma se la vita è cambiata.
Anche la vacanza deve cambiare!
Altrimenti rischia di trasformarsi in un incubo.
Di generare tristezza.
Di risvegliare ricordi.
Di alimentare la rabbia.
E' così che ho riesumato la vecchia tenda.
Il fornelletto.
Il tavolino.
La campingaz.
Sacchi a pelo e materassini.
Ho aggiunto qualche piatto, qualche posata e qualche tazza.
Mi sono munita di carta igienica!
E' una settimana che faccio liste e depenno nella speranza di non dimenticare nulla.
Consapevole che mi ricorderò di quella cosa che era fondamentale non appena sarò entrata in tangenziale, quando ormai sarà troppo tardi per tornare indietro.
"Mamma, ma io non ho voglia di alzarmi di notte per andare in bagno"- mi dice Quo mentre montiamo la nostra vecchia tenda da 3 in sala per provarla.
"Amore, possiamo portarci dietro il vecchio vasino di Qua così all'occorrenza si può usare per fare una pipì al volo senza uscire dalla tenda"- propongo io che in effetti sono più o meno del suo stesso avviso ...
"Mamma, ma io non voglio fare la pipì nel vasino, preferisco andare in bagno"- replica Qui.
(Sono certa che si troveranno d'accordo solo a 13 anni nel definire la loro madre (cioè me) una gran rompi@@)
Forse sarò di nuovo troppo ottimista, ma oramai sono una camping girl e nulla (o almeno quasi) mi spaventa più!
6 commenti:
cara, non so se hai letto la mia risposta al tuo commento precedente...vabbè, è la sotto al post "scazzo".
detto questo, quante cose ci accomunano! io, da 8 lunghi anni, mi rompo i maroni in tenda al fiume perchè lui si divertiva a fare il boy scout. ma io odio la tenda! odio dormire sui sassi, odio spaventarmi se sento un rumore di notte e odio svegliarmi all'alba.per otto fottuti anni ho finto che l'avventura piacesse anche a me e ora...tiro un sospiro di sollievo! bacio!
sono colpita, anche io trimamma (da poco) e anche io campeggiatrice per procura...che dire? l'ultima volta ero incinta di bebè, non avevo più vent'anni da un pezzo, ero devastata dalle nausee e mi toccava dormire per terra. Tra l'altro i miei due figli più grandi per un pò l'anno menata che un camper o giù di lì sarebbe stata una figata poi si sono convertiti alla religione che come in tenda....va beh, quest'anno con la storia d Bebè che ha quattro mesi saltiamo....non ti dico quanto sono affranta....
calzelunghemom
ps:piacere di conoscerti
...l'hanno menata, sorry
No. Ho detto basta alla tenda dopo un addio al nubilito che prevedeva pure il soggiorno in un campeggio durante un simpatico weekend di pioggio. No, no, no. Basta. Complimenti per la forza: ora che ho anche una figlia non ce la farei proprio, già vivo mezza stressata tutto l'anno...dormire in tenda in vacanza no...dai..non voglio il grand hotel ma qualcosina di un filo più comodo e accessoriato... :-)
@barbamamma: ma io adoro il campeggio!!E devo dire che in questo frangente della vita la tenda mi si confà anche più della roulotte. La libertà che mi offre in termini di vita al'aria aperto e di orari non è barattabile (per me ovviamente) con qualsiasi comodità! Tolto il fatto che con la mia composizione familiare sarebbe comunque l'unico tipo di vacanza che mi posso permettere!
@Polly: Alternative previste, quindi?
@calzelunghe: mi sa allora che appena rientri in pista bisogna organizzare. Adoro l'idea di un delirio di trimamme in tenda :)
siiiiiiiiii vi diverterete moltissimo! anche io ho fatto le tue stesse esperienze di vacanza, ma il miodi moroso (ora attuale marito e molto probabilmente presto ex eheheheh) mi ha trascinato in posti moooooooolto più faticosi, tipo turchia e marocco....come vedi c'è sempre un peggio!
dai facci sapere!
hai preso il filo x stendere gli asciugamani? io me lo dimentico sempre e mi tocca comprarlo nuovo ogni anno, comprese le mollette!
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