Avrei voluto scrivere ogni sera di uno dei chakra affrontati nella giornata.
Delle mie emozioni.
Delle mie reazioni.
Purtroppo non ce la faccio.
Rientro a casa verso le 20.
E mi metto ai fornelli per preparare per il pranzo del giorno seguente.
Quando finisco faccio la doccia e vado a dormire puntando la sveglia alle 6 per riordinare la cucina e magari imbastire il lavoro per la sera o per stendere il bucato...
Faticoso, ma comunque una bella soddisfazione anche perchè, al di là delle belle parole, il cibo va a ruba quindi vuol dire o che è buono o che la fame è proprio tanta!!!! :)
Sento però il bisogno di passare di qui prima di concludere questa fantastica giornata.
Sapevo che sarebbe stato il chakra cardine per me.
Che sarebbe stato cruciale affrontarlo.
Ma lo pensavo in senso negativo.
Ho invece scoperto con molta gioia che il terzo chakra.
Quello del potere.
Quello relativo alla propria capacità di prendere delle decisioni .
E' il MIO chakra.
Durante i lavori tutti i partecipanti erano esausti.
Io ero piena di energia.
La sentivo ovunque attorno a me.
Arrivava dal primo chakra, dalla terra.
Arrivava dal settimo chakra, dal divino.
Arrivava di fianco, da dietro e da davanti.
La musica martellante e la mia percezione di appartenere a questa vita, a questo mondo.
Di esserne parte integrante.
Di avere il diritto di vivere, di gioire, di soffrire e di provare rabbia.
Mi ha conferito serenità e mi ha permesso di aprire finalmente tutti i chakra anche se qualcuno un pò meno rispetto ad altri.
Forse più che al tango dovrei darmi alle danze tribali.
Non passi comandati e mondo formale, ma energia allo stato puro, libertà, forza, oblio...
Piedi nudi e contatto con la terra.
Con le proprie radici.
Chi lo sa.
Per ora, quello che è certo, è che domani si lavorerà sul quarto chakra.
Quello legato al cuore.
E che domani sera non credo che sarò così vitale ...
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