In questi giorni ho dato voce alla mia protesta.
Ho scritto alla direttrice della scuola, al suo superiore, ho parlato con le maestre e con chiunque mi si presentasse a tiro, ho ascoltato le insegnanti, le mamme e tutti coloro che avevano qualcosa da dire in merito; tutti concordi nell'affermare che la signora in questione è un'incompetente, ho inviato la mia lettera su specchio dei tempi e ho pianto tutte le mie lacrime.
Ora che ho fatto tutto ciò che era in mio potere ho detto basta!
Basta per me, per il mio stomaco che da giorni è chiuso in una morsa in cui il nervoso non permette al cibo di passare, basta per la piccola Celeste che tutto sommato mi pare contenta di finire in classe con la sua amica, basta per le maestre che so che cercheranno di dare il loro meglio e forse, vista la situazione, anche qualcosa di più, basta per le sorelle che non possono continuare a sentire la loro mamma parlare sempre delle stesse cose, basta per la mia casa che vegeta in un caos mai visto e basta per mio marito il quale continua a ripetere che gialli o iridella non è la morte di nessuno!
Questa mattina ho portato a scuola tutte, Celeste è rimasta un paio d'ore con le sue nuove maestre, nella sua nuova classe, con le sue nuove amichette.
E' stata bravissima, non ha cercato me (ma questo lo immaginavo), non ha cercato le sorelle nemmeno quando erano tutte in cortile, ha lottato come una matta per restare ancora (ma mi aspettavo anche questo).
Io ne ho approfittato per una seduta dal parrucchiere con tutta calma (un evento più unico che raro).
E anche se vedere il volto di Celeste che si illumina ogni volta che vede M., dopo aver superato la fase della delusione e quella della rabbia, credo che ora sia arrivato il tempo della rassegnazione!
Ho molto chiacchierato con una delle sue future maestre nei giorni successivi la famosa riunione. Ho avuto un vantaggio rispetto ad altre mamme, ho avuto modo di iniziare a conoscerle e di essere rassicurata in merito ad alcuni punti che mi stavano a cuore. Per ora mi rasserena sapere che Cel si troverà comunque nella stessa struttura di M. e poi chissà, magari, piano piano, smetterò di prenderla come il mio punto di riferimento.
Mi auguro solo che, come ho sottolineato nella mia lettera di protesta e con tutte le maestre, tale criterio di assegnazione delle classi diventi una regola anche per gli anni a venire perchè altrimenti si tratterebbe di una vera ingiustizia e di una disparità ingiustificata che mal sopporterei.
Con questo post termino l'argomento dentro e fuori casa.
Grazie per avermi ascoltata e per avermi dato il vostro sostegno!
4 commenti:
Ti capisco. I bimbi però sono più elastici di noi e poi, come hai detto tu, il fatto che M. sarà comunque presente sicuramente la aiuterà.Hai fatto bene, hai cercato di fare il possibile. Un bacio.
Io sono certa che vi troverete benissimo lo stesso... non so perchè ma me lo sento.
Tu dalla tua parte puoi dire di averle provate tutte.
Ma lo scambio con l'altro bimbo che voleva cambiare sezione? resta ancora una possibilità no?
Nelle mie rassegnazioni serali mi capita sovente di recitare:
"Signore, dammi il coraggio per cambiare le cose che posso cambiare, la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, e la saggezza di distinguere le une dalle altre."
Noto che sei avanti!
Un abbraccio
Wonder
@wonder: i miei pensieri in confronto ai tuoi sono veramente delle banalità. Comunque grazie per la stima!
@beba: anche io mi sento che andrà bene, ma come robin hood, le ingiustizie mi danno fastidio sia che riguardino me che miei amici o conoscenti. Continuerò a dire la mia in comune finchè non sarò sicura che venga segnato che d'ora in avanti il criterio di formazione delle classi avverrà come quest'anno!
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