sabato 27 agosto 2011

Peppie

Guardo da lontano le mie tre peppiette che giocano con le loro nuove amichette in questo campeggio di Cuneo e ripenso a quegli anni cupi e tormentosi in cui il campeggio significava roulotte, significava corse avanti e indietro al bagno perchè non appena finiva una aveva bisogno l'altra, in cui distendersi a prendere un pò di sole era un miraggio...

Ci guardo ora autonome.
Nella nostra tenda di cui vado molto fiera.
Le osservo gestirsi in modo indipendente nei bagni del campeggio.
Mi penso ieri, distesa a prendere il sole sulla sdraio della piscina mentre loro nuotano e si tuffano facendo combriccola.
Mi vedo quotidianamente nella mia corsa mattutina mentre loro dormono ancora avvisate che se si svegliano e non mi trovano vuol dire che starò arrivando di lì a poco.
A volte dormono ancora.
Altre mi corrono incontro salutandomi allegramente.

Sono state delle belle vacanze, quelle di quest'anno.
Belle nel loro complesso ovviamente.
Con i loro alti e bassi.
Con gli scleri di Qui eterna sostituta di mamma.
Con le pugnalate di Quo eterna fidanzata di Denim in lotta contro "Quaelà"
Con le mie aspettative disattese nei confronti un pò di tutti.
Con le mie riprese...

Le vacanze stanno finendo.
Domani si ritorna all'ovile e mi attendono le solite dinamiche.

La mamma-zia abbandonata per un mese sarà già pronta a tirare le sue frecciate. Ed io, al solo pensiero, sto già male pensado alla paura che ho di ritornare in quel tunnel di disturbi alimentari che hanno caratterizzato gli ultimi mesi della mia vita.
Che solo di recente ho riconosciuto.
Di cui solo nell'ultimo mese sono riuscita a parlare senza vergognarmi come se avessi commesso un reato mortale.

Nei miei sogni il tema lavoro è quello ricorrente.
Lo so, è giunta l'ora!
Ora che tutto ha un ordine, un senso e una collocazione rimane quest'ultimo tassello da collocare.
L'indipendenza economica mi renderà indipendente anche da quella zia che mi ha cresciuta facendosi chiamare mamma, relegando il termine "amore"ad una questione puramente economica.

Voglio essere libera.
In questo blog l'ho scritto spesso.
So che il lavoro è ciò che mi permetterà di raggiungere quest'ultimo obiettivo.

E' stato un anno dedicato a me.
Alla mia conoscenza.
Al superamento di molti dei miei limiti.
Al riconoscimento delle mie radici.
Al ricongiungimento con la mammabio.
Al riconoscimento della mamma adottiva come mammazia
Al radicamento.
Un radicamento cercato anche in queste vacanze tutte incentrate sui cammini in montagna.

L'anno che sta per arrivare deve essere un anno nuovo.
Incentrato sul fuori.
Sulle relazioni con l'esterno.
Sulla mia soddisfazione professionale.
Sulla mia gradificazione individuale.
Sul mio completamento.
A 360°.


3 commenti:

Rosa ha detto...

Fantastici questi propositi per l'anno che stà arrivando.
Sono sicura che riuscirai in tutto.

Rosa.

Amammuzza ha detto...

Bene! Le vacanze a volte permettono di staccare la spina e di fare un punto dlla situazione, per ricominciare con una nuova carica.
Ciao e buona fortuna!

mamma Betty ha detto...

Ciao,sono arrivata da poche ore,ho letto velocemente quello che hai scritto in questi mesi di vacanza,appena i bimbi tornano a scuola ti chiamo così,sempre se ti va,ci vediamo e parliamo un pò tranquillamente!!
Salutami le fanciulle e a presto.
Mamma Betty

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