sabato 30 maggio 2009

3bin3a



Ci ho pensato a lungo in questi giorni.

Mentre preparavo cialde e torte, mentre sitemavo casa e salutavo per l'ultima volta quelle mamme che non rivedrò più a settembre perchè i loro figli, come Rebecca, il prossimo anno inizieranno le elementari, mentre preparavo le borse per l'ennesimo ponte in roulotte al lago.

Ci pensavo ieri mentre scrivevo "Bentornata!" a trillycredeneisogni.

Ci pensavo questa mattina mentre disegnavo, con tutta la mia abile maestria ;-) il nuovo avatar.

La mia giornata si sviluppa pensando a loro, alle mie trebimbeintreanni,

"Devo fare le commissioni prima di recuperare le mie bimbe a scuola"

"Cosa preparo da mangiare che piaccia alle bimbe?"

"Cosa facciamo questo we con le bimbe?"

Le bimbe, le bimbe e ancora le bimbe.

Ha ragione My (che ovviamente ringrazio) il modo migliore per non essere confusa con nessun altro è quello di chiamarmi con il nome del mio blog, con il nome che in questo momento mi rappresenta più di qualsiasi fatina, perchè io sono, mi sento e sarò sempre la mamma di quelle trebimbeintreanni (3bin3a).

venerdì 29 maggio 2009

Elementi caratterizzanti

Ho letto un post di wondermamma e ho sorriso ricordando un episodio accaduto ormai ben 3 anni fa.

"Mamma ha le tette, papà il pisello".
Siamo entrati in questa fase ora con la più piccola mentre le due più grandi fortunatamente la stanno superando e non vanno più in giro a parlarne anche con il primo che passa mettendomi estremamente in imbarazzo.
Non che goda di questo bel decoltè, ma in ogni caso ritengo che siano affari miei!

.... Comunque ....
Quando la più grande frequentava il primo anno di scuola materna un giorno arriva a casa con un disegno.

"Cos'è amore?"
"Mamma e papà giocano a palla"
"E quella cosa lunga che parte da papà e arriva alla palla?"
"Il suo pisello!!!" :-S

Tolto il fatto che non mi ero mai accorta di aver un marito da guinness dei primati per un pò mi sono chiesta se avessi dovuto temere la visita dei servizi sociali da un momento all'altro. 8-[]
D'altro canto mio marito ha improvvisamente capito il motivo di tutti quegli strani sguardi ogni volta che si presentava a scuola a prendere la bambina ..... +lol+

... Ora attendo con terrore l'inizio della materna della piccola il prossimo anni ed i disegni che ne verranno ....

giovedì 28 maggio 2009

MaM e Anne Frank

In questi giorni mi sono dedicata alla lettura dei vari resoconti del MaM, mi sono rammaricata per la mia futura assenza anche al momcamp ed ho apprezzato il bellissimo articolo di alchimista in libertà.

Al salone del libro ho acquistato "Il diaro di Anne Frank" e forte del fatto che le bimbe ormai sono abbastanza grandi da poter giocare da sole quando siamo fuori casa e le mie amiche non sono presenti per le solite quattro chiacchiere, ne approfitto per leggere un pò (cosa che a casa, tra i mille lavori di giorno e morfeo che mi chiama non appena mi sdraio nel letto, proprio non mi riesce).

Beh, ieri pomeriggio, mentre le bambine scorrazzavano nel cortile della ludoteca, sono stata fagocitata da una parte del diario veramente molto interessante ed attinente ai discorsi di questo periodo.

E' il 13 giugno 1944 e Anne, che ora ha quasi 15 anni, scrive:

"Si può immaginare che l'uomo, fisicamente più forte, fin dall'inizio abbia avuto una posizione di supremazia rispetto alla donna. E' già stato abbastanza stupido da parte di tutte quelle donne che fino a poco tempo fa hanno permesso che fosse così senza protestare, perchè quanti più secoli questa regola ha resistito, tanto più ha preso piede. Per fortuna la scuola, il lavoro e il progresso hanno un pò aperto gli occhi alle donne [...] le donne moderne vogliono avere il diritto all'indipendenza totale!

Ma non è solo questo, è il rispetto della donna, quello manca! In tutto il mondo l'uomo viene rispettato, perchè non si può dire lo stesso della donna? Soldati ed eroi di guerra vengono onorati e festeggiati, gli scopritori hanno fama immortale, i martiri vengono osannati, ma di tutta l'umanità quanti considerano la donna come un soldato? [....] Le donne in generale soffrono già soltanto per i parti più di qualsiasi eroe di guerra. E quale successo spetta alla donna dopo avere sofferto tanto? Viene spinta in un angolo [...] Le donne sono molto più stoiche, sono soldati più coraggiosi che lottano e soffrono per la sopravvivenza dell'umanità molto più di tanti eroi che non sanno fare altro che vantarsi! [...] Secondo me nel corso del prossimo secolo la donna riceverà il rispetto ed l'ammirazione che si merita, perchè si prende sulle spalle i pesi della vita senza brontolare nè darsi tante arie!"

Come si sbagliava la povera Anne!

La guerra è finita da 65 anni, il femminismo ha dato parità di diritti sulla carta, ma all'atto pratico tante cose non sono cambiate. La donna non è nè ammirata nè rispettata per il fatto di avere dei figli. Continua ad vivere all'ombra di quegli uomini, ma anche donne stesse, che considerano la maternità un grande limite senza pensare che senza bimbi non c'è economia e soprattutto non c'è futuro!

mercoledì 27 maggio 2009

Festa di fine anno

Domani pomeriggio ci sarà la festa di fine anno alla scuola materna, l'ultima per Rebecca. Ci sarà un mercatino con la vendita delle piante che hanno seminato seguendo il programma di quest'anno che era dedicato ai fiori ed alle piante e ci sarà la merenda.

Ogni genitore è tenuto a partecipare attivamente al buffet portando qualcosa, anche solo piatti bicchieri e tovaglioli.

Gli anni passati avevo preparato i miei cavalli di battaglia: la torta di pane il primo anno e la farinata l'anno scorso. Quest'anno invece volevo lanciarmi in una torta medio/grande con cialda in pasta di zucchero sulla quale pensavo di fare un disegno per le bimbe ed uno per i maschietti.

"Mamma, ma siamo in due sezioni diverse" Mi è stato fatto notare.
"Quindi?" ho detto temendo già la risposta
"Quindi ci vogliono due torte!"

Apprezzando come le mie figlie riescano sempre a semplificarmi la vita :-S e constatando che il discorso in effetti non faceva una piega, per evitare inutili musi ho deciso di preparare due cialde per due torte di medie dimensioni.

L'ordine è stato perentorio: "Cioccolato per i maschi, fragole per le femmine!" (e sì perchè le ragazze sono alte poco più di un metro ma hanno le idee molto chiare su come farmi trascorrere la mattina, con Celeste a casa che vuole aiutare e con ovviamente nient'altro da fare :-( )

Comunque senza tante parole così è stato!

Spiderman con torta al cioccolato e farcitura a base di crema di nutella per i maschi (ma voglio vedere se non se la pappa anche qualche femmina di mia conoscenza +lol+ ).
Hallo Kitty con pan di spagna e farcitura con camy cream (mascarpone, latte condensato e panna) con fragole per le femmine e non solo ....

Devo finire di assemblarle ma per ora vi mostro con molto orgoglio le mie due cialde.















La speranza è che piacciano talmente tanto che qualche mamma decida di fare riferimento a me per la prossima festa di compleanno del suo bimbo.

Per ora i complimenti ricevuti dalle mie bimbe sono il mio successo personale... v_v

lunedì 25 maggio 2009

Devo cambiare?

Dopo aver scoperto che il web è pieno di "mammatuttofare" ed aver cambiato il nome del blog ho anche scoperto che è pieno di trilly ed anche se io sono trilli (con la i e non con la y) il rischio di essere confusa è grande.

Stavo quindi pensando se cambiare nome, ma non è semplice.
Un'attinenza con qui quo qua? Mi viene in mente solo nonna papera, ma non mi sembra che mi rappresenti veramente (tolto il fatto che anche a lei piace sfornare torte).
Un'anagramma di trebimbeintreanni? Non sono mai stata brava con l'enigmistica. Rischierei di trascorrere ore e ore di fronte ad un foglio con una penna in mano per concludere con un nulla di fatto.

Avete suggerimenti? Rimango con il mio nome?

The day after

Spalle ustionate, occhio felpato, sbadiglio continuo e suocera raccolta con cucchiaino dopo 26 ore di convivenza con le sue adorate nipotine ... questo è il the day after.

"La giornata più torrida" avevano annunciato e così è stato.
In un luogo completamente all'aperto, in mezzo ad un bel pratone 700 espositori hanno sopportato il caldo afoso nella speranza di vendere le loro cose.
I 52 gradi al sole alle 13 del pomeriggio hanno scoraggiato molti visitatori rendendo questa, una delle manifestazioni più fiacche degli ultimi anni.

Pazienza, il bottino non è stato quello sperato nei giorni precedenti, ma comunque soddisfacente se non fosse per quei 3 pezzi veramente ingombranti che speravamo di toglierci dal garage e che invece ci siamo dovuti mestamente ricaricare sulla macchina e riportare indietro. :-(

Ma siccome errare è umano, ma perseverare è diabolico mi sono già iscritta alla prossima manifestazione che si terrà al coperto al lingotto l'8 dicembre e sto pensando di partecipare anche a quella di ottobre di nuovo all'aperto al motovelodromo.

Mi sa, però, che questa volta marito e suocera daranno forfait .... qualcuno sa dirmi perchè? +lol+

Allattamento

Tre bimbe, tre esperienze diverse, tre stati d'animi diversi una sola conclusione vanno bene entrambe, i bambini allattati al seno non sono nè più intelligenti nè più sani nè più profondamente legati alla loro mamma di quelli che hanno ricevuto latte artificiale.
Su genitoricrescono ecco la mia intervista.

sabato 23 maggio 2009

Sgrunt


Da questa mattina ho:
- pulito e lucidato quei 4 pezzi d'argento che ho intenzione di portare al mercato;
- finito il cambio di stagione delle bimbe;
- pranzato e cercato su internet i prezzi di alcuni pezzi che cercherò di vendere;
- scoperto che quella stellina blu comparsa improvvisamente sul mio PC significa che la mia versione di Office non è originale;
- Aperto Office e tirato un sospiro di sollievo notando che, almeno per ora, posso continuare ad utilizzarlo;
- stirato e sistemato la biancheria;
- cucito 2 bottoni nei grembiuli delle bimbe e preparato le loro sacche per lunedì perchè prevedo che domani sera sarò troppo morta per farlo.

Mio marito ha preparato pranzo e si è seduto sul divano dicendomi di tanto in quando
"Cos'hai ancora da fare? Vieni a sederti un pò vicino al tuo maritino....." :-S

Non fosse che poi finisco in galera l'avrei già strozzato :-]

giovedì 21 maggio 2009

Di genitori e di figli

Questa mattina, come sempre ho accompagnato le bimbe a scuola. Ho legato la bici e poi con C. siamo andate a prendere il caffè.
"M. non viene" mi ha detto.
Poi però, tempo di andare a prendere la bici, l'ho vista che insieme a C. la sua bimba e mia figlia stava andando in ludoteca.
Ha detto che non era dell'umore giusto, ma poi ci ha viste uscire dal bar ed ha pensato che fosse un segno del destino e quindi si è aggregata.
Sua mamma soffre di depressione da molto tempo. I suoi genitori sono separati e suo papà si è fatto una nuova vita in un'altra città. Lei si occupa della sua famiglia, dei suoi due bimbi e di sua mamma che però alterna momenti di dolcezza a momenti in cui è incattivita, ingrata, in cui le urla in faccia, in mezzo alla strada, davanti ai bambini, delle cose tremende.
Questa mattina è stato uno di quei momenti.
L'ho vista estraniarsi ad un certo punto ed è bastata una carezza, un semplice "Come va?" sussurrato perchè rimanesse tra me e lei per tirare fuori la sua amarezza, la sua tristezza, la sua stanchezza.
Di fronte al suo dolore mi sono sentita di tirare fuori anche il mio, spesso taciuto, mascherato dai sorrisi e nascosto nella gioia che quotidianamente provo nel guardare la mia famiglia.
La storia di una figlia non figlia, della figlia di nessuno.
Ceduta dai miei genitori naturali a 2anni e mezzo agli zii e richiesta indietro dopo tre anni, quando la mia famiglia era diventata un'altra. Ricordo le visite dallo psicologo infantile che mi faceva fare un sacco di disegni, ricordo il dolore nello scoprire che non ero uscita dalla pancia di quella donna che chiamavo mamma, ricordo quel signore trascinato via dalla polizia mentre urlava come un pazzo, ricordo le raccomandazioni perchè tutta la storia venisse tenuta segreta di fronte a tutte le mie amiche, ricordo un'infanzia stupenda, piena d'amore e di vizi.

L'infanzia però lascia il posto all'adolescenza e l'adolescenza alla ricerca della propria individualità, ai conflitti, al distacco da quelle persone che prima erano l'unico fulcro del nostro piccolo mondo.
Nel mio caso l'adolescenza ha segnato l'inizio della fine.

Non mi sognerei mai di rinfacciare alle mie figlie i sacrifici che stiamo facendo per loro. Non sono loro che hanno chiesto di venire al mondo, siamo noi che le abbiamo volute anche se non perfettamente consapevoli che ciò non avrebbe portato solo gioie ma anche tanta fatica.
E allora perchè, mi chiedo io, rinfacciare a me, che non avevo chiesto nulla, di essere stata tolta dalla melma (anche se le testuali parole sono ben diverse)? Perchè ricordarmi, nei momenti peggiori, che ero proprio uguale a mia madre o a mio padre? Ma come mio padre e mia madre non erano le persone con le quali vivevo da n anni?

Ho due cognomi. Uno della mia famiglia di origine ed uno della mia famiglia adottiva. Per lungo tempo hanno rappresentato la non appartenenza nè all'una nè all'altra famiglia. Alla prima perchè praticamente non la conoscevo, alla seconda perchè mi dimostrava in 1000 modi diversi di non volermi realmente per quello che ero. Hanno puntato sulla riconoscenza per diplomi e lauree conseguite, per i soggiorni all'estero che ho potuto fare, per tutte quegli agi materiali che però in qualche modo mi sono dovuta sudare con sottomissione, mettendo da parte il mio orgoglio, la mia personalità, il mio IO.

L'anno scorso mio padre sarebbe stato in grado di chiudere la porta in faccia a sua "figlia", in grado di chiudere ogni tipo di rapporto per quel doppio cognome. Mio marito l'ha bloccato sulla porta il giorno del mio compleanno cercando di farlo ragionare. E' tornato sui suoi passi, ma tutto ciò in me ha aperto l'ennesima incurabile ferita.

Non parlo più del passato. Ho deciso di buttarlo alle spalle per amore delle mie figlie, perchè loro hanno il diritto di vivere i loro nonni senza il peso del mio passato. Quei nonni assenti, che riescono anche a stare mesi senza vederle a meno che non sia io ad andarli a trovare, che si dimenticano di fare loro gli auguri per il compleanno, ma che a parole hanno "Tanta voglia di vedere le bambine".

Figlia di nessuno, la mia unica famiglia è quella che sono riuscita a costruirmi in questi 10 anni.

Quanlche anno fa ho ripreso i contatti con una delle mie sorelle. Ora le mie figlie hanno anche degli zii da parte di mamma e 4 splendide cuginette che purtoppo vedono di rado perchè abitano lontano. Un pezzo del mio cognome ha trovato, almeno in parte, una sua correlazione.

Spero di essere una madre migliore, spero di non sputare in futuro su di loro la stessa melma che ho dovuto subire io "per il loro bene" come ricorda spesso mia madre (ed il dramma è che lo crede veramente).

Ecco. Ora il segreto è rotto e tutti sanno. Anche quelle poche compagne delle elementari che leggono questo blog.
Ecco ora la mia amarezza, la mia tristezza, la mia delusione sono nero su bianco di fronte a tutti voi.
Ecco ora la mia promessa è fatta ed è che MAI nella mia vita vorrò seguire quel modello perchè di tutto ciò che ho ricevuto le parole che mi sono state dette rimarranno nella mia mente e nel mio cuore come pugnalate pronte a sanguinare per sempre.

Mercanti per un giorno

Sono anni che lo diciamo e finalmente quest'anno ci siamo decisi a partecipare.

Mercanti per un giorno nasce dall'idea di dare l'opportunità, a chi abitualmente frequenta le bancarelle dei mercatini, di diventare mercante almeno per un giorno e di disfarsi, con un minimo ritorno economico, di vecchi oggetti, dei cosiddetti "ciapa puer" ("prendi polvere" per chi vive a sud dell'Appennino Ligure e est del Ticino ;-) ) , di giocattoli, bambole, lampade, biciclette, armadi, mobili, quadri, vecchie bottiglie e tutto ciò che è pensabile e impensabile trovare in solaio, in cantina o gettato alla rinfusa dentro gli armadi.

Sarà una giornata estremamente faticosa, che avrà inizio alle 6.00 con il carico delle merci, l'allestimento della bancarella, la preparazione dei prezzi di vendita almeno di una parte degli oggetti. Una giornata che pare sarà all'insegna del bel tempo (un bene visto che la manifestazione si svolge all'aperto) e che tra un panino, un termos di caffè, due chiacchiere con il vicino un pò al sole e un pò sotto l'ombrellone terminerà sicuramente ben dopo le 19 ora prevista per la chiusura del mercato al pubblico.

La speranza è ovviamente che il guadagno si soddisfacente, anche se sicuramente non proporzionato alle ore di permanenza ed alla stanchezza.

Bimbe dalla nonna già dalla sera prima, sarà anche l'occasione per me e mio marito per trascorrere un pò di tempo insieme .... (ora che ci penso allora forse pioverà +lol+ ).

Invito tutti coloro che ne hanno voglia, di Torino e non, di fare un salto a trovarmi (il costo del biglietto è di 2 euro) domenica 24 maggio al Motovelodromo Fausto Coppi in Corso Casale 144. Io sarò nella fila H piazzola 9.

Chiedete pure di Trilli :-]
Vi aspetto!!

mercoledì 20 maggio 2009

Donne e televisione

Spesso mi ritrovo a guardare la tv e rimpiangere quando la rai imponeva alle gemelle Kessler calze nere e body castigati; quando la pubblicità era il carosello che tutti i bimbi guardavano divertiti, quando i cartoni animati erano heidi, candy e ufo robot; osservo inorridita visi da ragazzina accompagnati a mani rugose e dita ingrossate; labbra e seni turgidi; nasi inguardabili.

Culi e tette al vento, winx, bratz e bimbe che, nelle pubblicità, paiono delle oche giulive già da piccole .... mi chiedo spesso a quale modello si debbano rifare le nostre figlie.

Già in prima elementare bisogna lottare perchè la pancia rimanga coperta, perchè il colore dei capelli non vari come fa in continuazione la maestra, perchè trucchi e rossetti vengano utilizzati una tantum esclusivamente come elemento di gioco....

Abbiamo uno specchio al fondo del corridoio dove le mie bimbe trascorrerebbero le ore a osservarsi mentre parlano, mentre giocano, quando sono vestite, addirittura mentre litigano tra di loro.
Non perdo occasione per ricordare loro che non basta essere belle, ma che bisogna saper pensare, esprimendo le proprie ragioni, avendo fiducia in sè stesse non perchè gli altri, guardandole, pensino "Quanto sono carine", ma perchè le apprezzino per quello che valgono aldilà delle apparenze, per le loro idee, per le loro capacità.

Quasi un anno fa mi sono trovata a combattere una dura battaglia con Rebecca che si rifiutava di mangiare alcune cose per paura di diventare "cicciona come la mamma di....." .... ho temuto di avere una figlia di 5 anni a rischio di anoressia. E' stato difficile farle capire che tra l'essere cicciona e troppo magra c'è tutta una via di mezzo, che se non si mangia si finisce per morire, che sua sorella (normolinea) non era grassa!!!

Ero entrata in questo blog per scrivere del mio cambio di stagione, del mercatino al quale sto per partecipare, ma mi sono imbattuta nel nel blog di wondermamma e attirata dal collegamento sono andata a vedere questo video.

E' un pò lungo, ma molto interessante e, almeno a me, ha lasciato un pò di amaro in bocca.

Provate a guardarlo fino alla fine e, come diceva una pubblicità di diversi anni fa,
"Meditate gente, meditate"

lunedì 18 maggio 2009

Risate a denti stretti



1) "Dai Celeste che papà è fuori che ci aspetta mettiti il K-Way"..... "Papy. ma perchè tu non ce l'hai il kiwi?" :-D

2) "Mamma lo sai che Federica domani non viene a scuola?"
"Ah, sì e come mai Rachele?"
"Eh, sua mamma deve lavarsi i capelli!" :-)

3) "Rebecca mi raccomando fai la brava, non mi deludere"
"Te lo prometto papà, non ti illuderò" :-S

domenica 17 maggio 2009

Colpita e affondata


Un We carino.
Mio marito è partito ieri a mezzogiorno per due giorni di immersioni in Liguria.
Verso le 18.00 è arrivata un'amichetta delle tre nane e si è fermata a cena e a nanna.
Questa mattina siamo andate tutte e 5 a fare un giro in bici e ci siamo fermate ai giardini per un pic nic al quale si è aggregata anche un'altra bimba.
Tutte le mamme mi hanno raggiunto verso le 14.00
Ad un certo punto ho iniziato a sentire freddo, ma non mi sono preoccupata.
Poi è arrivato qualche dolore muscolare ma ero stata tanto in piedi e l'ho attribuito a quello.
Tornando a casa ho iniziato a sentirmi stranamente rintronata .... cioè più del solito :-)

Abbiamo portato le bici in garage, ho messo le nane a bagno nella vasca e mi sono misurata la febbre pensando "Magari sono solo stanca"

... il responso è 38 ....

Credo che Celeste abbia colpito e ... affondato .... speriamo solo che domani sia tutto passato!

sabato 16 maggio 2009

Perineo, questo sconosciuto

Ricordo che, dopo la nascita della mia prima bimba, la prima cosa che avevo raccontato alla mia amica prossima al parto era stata di correre in bagno non appena sentiva lo stimolo perchè altrimenti rischiava di farsela addosso. :-S

Non ero pronta, nessuno me ne aveva parlato ed ero rimasta veramente male quando, impegnata ad accudire la piccola, avevo stretto inutilmente i muscoli e mi ero sentita improvvisamente bagnata.

Lentamente la situazione era rientrata e non riscordo di aver avuto particolari problemi fino ad un mesetto fa quando, insieme ad uno starnuto, ho avuto una nuova fuoriuscita.
"Cavolo- ho pensato- non posso essere già incontinente a nemmeno 40 anni!"

Da allora ogni volta che sono seduta sul water cerco di interrompere la fuoriuscita della pipì contraendo e rilassando i muscoli perineali. All'inizio la situazione era quasi disastrosa, ma poi fortunatamente piano piano è migliorata.
Questo mese, sulla rivista giovani genitori alla quale sono abbonata, è uscito un articolo dal titolo "Perineo, questo sconociuto"

Sono andata subito alla pagina e leggo "Sette donne su dieci, dopo il parto, sviluppano una lieve incontinenza. La causa è la distensione dei muscoli del perineo, che perdono tonicità ed elasticità. Di queste sette solo due recuperano spontaneamente un pò di contrattilità, ma è una vittoria di breve termine, perchè l'incontinenza si ripresenta frequentemente durante la menopausa."

"Fiuuuu- mi dico- non sono l'unica!"
Eh, sì perchè mi vergognavo a parlarne con le amiche temendo di sentirmi dire che ero la sola ad avere questo tipo di problema.

L'articolo continua dicendo che l'importanza di questa zona è sempre stata sottovalutata soprattutto in Italia perchè in Francia il servizio sanitario pubblico passa gratuitamente la riabilitazione perineale a tutte le neomamme (e te pareva!!!!!!).

La tonicità del perineo, infatti, è essenziale per il benessere dell'intera persona: "se si rilassa, gli organi interni non sono più sostenuti e ciò provoca dolore, incontinenza, stipsi e vaginismi. Una buona tonicità del perineo aiuta anche nelle performances sessuali aumentando la sensibilità e la soddisfazione." ;-)

Il percorso di riabilitazione assomiglia ad un ciclo di fisioterapia e si articola in 4 fasi:
- Informazione e conoscenza
- Presa di coscienza
- Tonificazione (la fase più lunga ed impegnativa)
- Correzione dell'automatismo del perineo che si è alterato.

Per chi fosse interessato nella zona di Torino può contattare Giovanna Gariglio, ostetrica che da 23 anni si dedica allo studio ed alla riabilitazione del perineo, all'indirizzo giovanna.gariglio@gmail.com, mentre qui trovate la simpatica spiegazione di come utilizzare i vaginal weights per far fare ginnastica alla nostra vagina :-)


Salone del libro

Il mio unico post di oggi è dedicato a ieri.
Con una Celeste ancora febbricitante e svegliata alle 15.30 con 38.5 ho scelto la seconda opzione.
"Lei regge bene la febbre" mi sono detta per giustificarmi.
Le ho dato 5 ml di tachipirina, le ho messo gli stivali di gomma e con 2 ombrelli infilati nello zaino mi sono avviata verso scuola sotto una pioggia incessante che è cessata lasciando addirittura spazio ad uno spiraglio di sole non appena scese dall'autobus. +incavolato+

Sono entrata al lingotto, ho sostituito gli stivali delle nane con le scarpe da ginnastica e, con uno zaino dal peso più simile a quello di una gita con gli scout che da visita ad un salone e con in mano il mio ombrellone da pioggia che mi impediva di dare la mano a due bimbe in contemporanea (ricordarsi di segnare tra le cose da comprare un ombrello da borsa) abbiamo cominciato il nostro giro con una domanda nella testa "Ma organizzare un servizio di guardaroba all'entrata, no?! "+incavolatissimo+

Il salone era già pieno di gente e mi sono raccomandata:
"Si sta vicina a mamma"
Forse però non l'ho detto abbastanza forte perchè tempo due secondi e vagavano già per i fatti loro.

La mia amica aveva dato forfait scoraggiata dal tempo.
Sono passata a dare un saluto alle mamme del forum con la promessa di recuperarle più tardi e sono andata a cercare Marilde che finalmente ho avuto il piacere di conoscere.
Nel caos di palloncini mancanti, di musi, di richeste per fame sete e pipì non sono certa di essermi presentata anche con il mio nome di battesimo (Scusa Marilde devo esserti sembrata proprio imbranata).
Abbiamo chiacchierato un quarto d'ora mentre le bambine si rincorrevano, litigavano, si facevano i dispetti e Celeste, sicuramente ancora in attesa che la tachipirina compisse il miracolo, piageva per tutto. Mi ha raccontato la sua esperienza di mamma, i motivi che l'hanno spinta a scrivere il suo libro (che ovviamente ho acquistato ;-) ) e l'ho salutata strappandole la promessa di informarmi la prossima volta che si organizzerà qualcosa a Torino (magari riuscirò anche ad essere libera dal pargolame e a godermi due chiacchiere in pace e tranquillità).....Credo che abbia tirato un grosso sospiro di sollievo quando siamo andate via al pensiero di essere uscita da questo tunnel. +lol+

Consapevole del fatto che tra gente, zainone e bimbe non avrei potuto girare adeguatamente per gli stand ho puntato direttamente al padiglione 5, quello dedicato alle presentazioni ed ai bimbi e ... da lì non siamo più uscite.
Le bambine sembravano impazzite.
Continuavano a chiedere:
"Qui cosa c'è scritto?
"E qui?
"E qui?"
"Guarda mamma questo cos'è?"
(Santa scuola che il prossimo anno insegnerà a leggere almeno ad una di loro .....)
Dopo aver "abbandonato" le figlie al tavolo a leggere ed aver girato un pò alla fine ho optato per l'acquisto di due libri volti ad insegnare l'arte del disegno in modo molto semplice e schematico (chissà che alla fine non riesca ad imparare qualcosa anche la mamma +oops+ ).
Alle 19.30 visti i continui lamenti per la fame abbiamo abbandonato definitivamente il salone del libro e, vista l'ora tarda ci siamo concesse pizza, coca cola e patatine da spizzico nell'attesa che il magnanimo papà, di rientro dal lavoro, ci venisse a recuperare evitandomi la seconda transumanza in autobus con ombrelli e questa volta anche libri :-S

Per loro una giornata fantastica, per me un pò stancante ma tutto sommato da ripetere il prossimo anno (magari senza Celeste ....).
L'unico neo un pò di rimpianto per non aver potuto vagare con la calma e la tranquillità necessarie per godersi a pieno un salone di questo genere, una delle poche perle rimaste a Torino :-(

Promessa

Oggi l'ho promesso.
Una promessa fatta a me stessa.
Alle mie bimbe che i primi tempi di apertura del blog si lamentavano "Ma sei sempre attaccata al computer". Io smanettona ma poco avvezza dovevo aggiungere gli smiles, la sidebar aggiuntiva, l'immagine nell'header, capire come funzionava.
Alla pila di biancheria che inesorabile mi aspetta per essere stirata e sistemata nel cassetti.
Alla montagna di piccole cose da rammendare: mutande e peluches di ogni ordine e grado.

"Oggi scriverò un solo post, poi spegnerò il PC e lo riaccenderò domani mattina"

Ce la farò? ;-D

venerdì 15 maggio 2009

Insegnamento

V. ha la mia età e due figli.
E' partita martedì.
E' tornata al suo paese per riprendersi i suoi ragazzi.
Un ex-marito alcolizzato (pare sia normale dove abita lei).
Un nuovo marito qui a Torino.
Un matrimonio dettato più dalla necessità di ottenere la cittadinanza che dall'amore.
Tanti problemi.
Lui i suoi figli non li vuole.
L'altro i suoi figli non glieli vuole dare.
Mi manca.
E non mi manca solo perchè oggi mi sono dovuta pulire casa da sola.
Mi mancano le due chiacchiere che faccio con lei.
Non so quando tornerà.
Mi spiace non poterle dedicare più tempo.
Quando lei arriva al mattino io esco di corsa per portare le bimbe a scuola e poi rimango in ludoteca con Celeste.
Quando rientro lei ha quasi finito.
Finito da me.
Lavora 12 ore al giorno.
In tre posti diversi, sempre.
Sbocconcellando qualcosa durante gli spostamenti.
Il mal di schiena non l'abbandona mai.
Ma lei non si lamenta.
Ha bisogno di quei soldi.
Li manda al suo ex marito perchè si prenda cura dei suoi figli.
Li manda ai suoi figli perchè si comprino il necessario per sopravvivere ai -30 dei loro rigidi inverni.
Li dà alla banca per pagare una parte del mutuo per la casa che ha comprato con il suo nuovo marito.
Ha lottato per farsi intestare una parte dell'appartamento.
Lui non voleva, però pretendeva il suo aiuto per acquistarlo.
Ha lottato nella sua vita per difendersi da quell'uomo che, ubriaco, la maltrattava.
Lotta ora per far valere le sue ragioni.
Una vita difficile malgrado la giovane età.
Eppure ogni giovedì le apro la porta lei mi saluta col sorriso.
Che grande insegnamento.
In bocca al lupo donna meravigliosa!

giovedì 14 maggio 2009

Programmi

Programma:
- Venerdì pomeriggio io e la piccola andiamo a prendere le due grandi alla materna;
- Da lì prendiamo l'autobus ed arriviamo al lingotto;
- Ritrovo con amica tri-mamma (perchè anche noi come i genitori di gemelli siamo una comunità :-) );
- Visita allo stand di Marilde;
- Visita allo stand delle "Molliste" dove verrà presentato un libro sulla dislessia;
- Chiacchiere con le mie amiche del forum;
- Giro e visita del salone;
- Rientro a casa;
- We di sole "donne" tutto da organizzare (il babbo va a fare 2 giorni di immersioni).

Allora:
- Questa mattina come sempre io, la mia bici e Cel accompagnamo le nane a scuola;
- Proseguiamo per la ludoteca;
- Celeste inizia a dare segni di cedimento, sbadiglia e lamenta mal di pancia;
- Ad un certo punto si fa persino la pipì addosso :-S (fortuna indossava un vestito altrimenti sarebbe andata in giro nuda!);
- Ormai senza mutande la carico sulla bici e torniamo a casa;
- La spoglio;
- Le misuro la febbre;

Il termometro, come la Sibilla, dà il suo responso: 39.5

Alternative:
- Dire addio al mio venerdì di cultura e di socializzazione
- Bombardarla di tachipirina e portarmela in giro a mò di koala per tutto il salone

Secondo voi? +incavolatissimo+

mercoledì 13 maggio 2009

Maionese perfetta in 2 minuti

Mi sono cimentata due volte nella preparazione della maionese fatta in casa ed entrambe le volte il risultato è stato pessimo (nel senso che ho dovuto buttare via tutto :-( )
Ricordo mia mamma che frullava, sempre nello stesso verso, aggiungendo l'olio un pò per volta,che riusciva a recuperarla all'ultimo aggiungendo ora un uovo ora un altro ingrediente ....
Insomma un'avventura impossibile fino a poco tempo fa quando ho trovato questa ricetta infallibile, veloce, e che limita al minimo gli attrezzi da lavare.

La maionese in questo caso viene fatta con il minipimer direttamente nel barattolo (o nel suo bicchiere).
Di fondamentale importanza sono la dimensione del barattolo, che deve avere quasi lo stesso diametro del minipimer, e gli ingredienti, che devono essere tutti freddi di frigo, altrimenti la maionese impazzisce.


Ingredienti:
1 uovo intero fresco di frigo
230 gr di olio di mais o girasole freddo di frigo
2 cucchiai di aceto bianco o di limone (circa 15gr)
2 pizzichi di sale (massimo 4gr)

Procedimento:
Mettere tutti gli ingredienti nel barattolo in quest'ordine: Olio+Uovo+Aceto+Sale
Immergervi totalmente il minipimer (deve toccare il fondo)
Accenderlo alla massima velocità e frullare senza muoverlo per i primi 5/6 secondi
Quindi sollevare piano piano e inizare ad alzarlo ed abbassarlo in modo da amalgamare bene anche l'olio che si trova in superficie.
Chiudere il barattolo e lavare il minipimer :-]

Credo di aver impiegato al massimo 2 minuti per ottenere una maionese al pari di quelle che si acquistano al super mercato. :-P

martedì 12 maggio 2009

Urlo di mamma

Celeste sta attraversando la fase dei TT. Un pò in ritardo visto che di anni ne ha appena compiuti 3 :-S
E' una lotta per ogni cosa: i vestiti, le scarpe, ubbidire, stare composta a tavola ....

Venerdì scorso alle 7.50 pretendeva di fare colazione nel biberon piccolo che contiene appena 120ml di latte invece dei soliti 240 e rischiava di farci uscire in ritardo. L'ho obbligata a bere, ma per ripicca lei se l'è roveciato tutto addosso +incavolatissimo+
Non c'ho più visto, ho inizato ad urlare come una pazza, l'ho cambiata, l'ho vestita, siamo uscite di casa, siamo andate a scuola e poi in biblioteca a restituire dei libri.
Ero ancora furibonda e lei non ha osato proferire parola per tutto il tragitto.
Una volta arrivate a destinazione siamo andate nella zona dedicata ai bambini e dopo aver fatto "pace,carote,patate"( :-) ) abbiamo iniziato leggere un pò.

Ad un certo punto Celeste arriva con un libricino dal titolo "Urlo di mamma"
Il libro racconta di una mamma che, arrabbiata per i continui capricci del proprio cucciolo, urla talmente forte da spaccare in pezzi il suo piccolo pinguino.
Gli occhi in cielo, il becco sulla montagna, le ali nella giungla, la coda in mezzo alla città ... solo le zampette rimangono al loro posto e corrono sperando di imbattersi nel resto del corpo.

Al calar del sole arriva la mamma che ha recuperato e ricucito tutti i pezzi e dopo aver attaccato anche le zampe "Scusa se ho urlato così forte" dice ....

Mai libro poteva essere più azzeccato ... oddio dite che mia figlia sa già leggere? :-S

lunedì 11 maggio 2009

Sogni


Questa notte ad un certo punto mi sveglio di soprassalto.... Oddio, era successo di nuovo .... avevo saltato la visita audiometrica di questa mattina di Rebecca....
Ci ho impiegato un pò prima di capire che lunedì non era ancora arrivato e che quindi potevo dormire tranquilla. +zzz+

Qualche notte fa mi specchio e sono piena di brufoli sul viso, enormi, ovunque, anche sulle orecchie .... tremendo ... come faccio ad uscire di casa .... per fortuna era solo un sogno. 8-[]

Dite che troppo cioccolato mi fa male ?! :-D

Libri e film


Non amo guardare i film di libri che ho letto perchè di solito sono abbastanza deludenti. IL libro permette, attraverso l'immaginazione, di creare una magia che la pellicola tende di solito a distruggere.

"Il Signore degli Anelli" è uno dei miei libri preferiti.
Credo di averlo letto tre volte in momenti diversi della mia vita cogliendone, con l'età e la maturità, ogni volta sfumature differenti.
Il film per quanto ben fatto elimina dei personaggi e dei racconti meravigliosi, si sofferma molto sulle guerre, sulla bruttezza estetica di molti personaggi.
La bellezza di alcuni elfi è per forza limitata.
Ho seguito il mago "Harry Potter" fin dal primo racconto, ma i film mi annoiano a morte.
Non parliamo de "L'uomo che sussurrava ai cavalli" che ha stravolto gran parte della storia modificandone addirittura il finale....una vera porcheria!
Un film che ho visto recentemente e che invece mi ha lasciato positivamente sorpresa è stato "Il cacciatore di aquiloni" perfettamente attinente al libro nel racconto e nel finale.

Bene, ieri sera hanno trasmesso su Italia1 il film "Tre metri sopra il cielo".
Ho letto questo libro circa 3 anni fa vivendolo per metà come mamma che ahimè in un futuro(spero sufficientemente lontano) si troverà a vivere certe situazioni e per metà come la liceale che aveva vissuto quella realtà le bugie raccontate, di amori che straziano il cuore, la voglia di crescere e di scoprire ;-)
Nel libro avevo provato una profonda tenerezza nei confronti di entrambe i personaggi: la ragazzina della borghesia bene che stava scoprendo l'amore ed il bravo ragazzo diventato bullo per necessità che pian piano, nel corso della storia cresce e matura.Divertenti alcune scene, struggenti altre.
Il film invece mal recitato, rielaborato e reinterpretato mi ha veramente delusa ....Scamarcio a parte .... :-D

domenica 10 maggio 2009

Dedicato a tutte le donne

Un ragazzo ha montato questo video, dedicandolo a tutte le donne, utilizzando le parole di un gruppo da me creato su facebook qualche tempo fa (un difetto della donna).
Gliene sono grata e con piacere lo pubblico anche qui.
Grazie Carlo!

sabato 9 maggio 2009

Abbraccio



"Mamma. Quest'abbraccio è per tutte le cose che mi fai" ... " Ti voglio tanto bene"

Che dire ho continuato a riordinare la cucina con tutto un altro spirito .... v_v



venerdì 8 maggio 2009

Chiarimento

Avevo iniziato a rispondere nei commenti, ma poi, visto che diventava troppo lungo, ho deciso di farne un post; l'ultimo sull'argomento.
Scrivere e leggere i vostri pensieri, soprattutto il tuo Luca (che ringrazio per le visite e per i preziosi commenti) mi è stato davvero utile e mi ha portato a riflettere.

Il chiarimento parte dall'osservazione di 2Gemelle che mi suggeriva di parlarne con mio marito.
Come ho detto nel post, non essendo in crisi il nostro rapporto ma essendo IO in crisi con me stessa la prima cosa che ho fatto è proprio stata quella di parlarne con lui che ha capito sia me che la situazione, anche se ovviamente non ne è proprio felice … soprattutto per me.
Soprattutto, e ci tengo a dirlo, la mia insoddisfazione non deriva nè dalla mia condizione di mamma (della quale sono stra-felice) nè da noi come coppia (non baratterei mio marito con nessun altro nè con una vita da single .... giusto per chiarire!), ma da un'insieme di cose:

- Nulla mi ha reso più felice di vivere in prima persona le prime parole, i primi passi, i primi sorrisi, le conquiste ottenute piano piano delle mie figlie. Non avrei barattato il mio essere mammaatempopieno con nessun tipo di lavoro per quanto gratificante potesse essere.
Credo solo di essere arrivata, dopo 6 anni, ad un punto in cui anche il mio IO ha bisogno di essere seguito, riossigenato, ricaricato. Sono mamma, soprattutto, lo sono stata in questi anni, credo di aver di nuovo voglia di essere donna, di essere fiera di me stessa non solo perchè ho 3 figlie, perchè con loro faccio un sacco di cose (anche il bagno ;-) ) ma di essere fiera di me stessa per me stessa ... solo allora credo che sarò in grado di sentirmi di nuovo moglie ..... non so se mi spiego.
Essere fiera di me però significa anche recuperare degli spazi miei per riuscire a ritrovarmi. La serenità in poter andare in palestra, di poter lavorare qualche ora alla settimana con persone adulte, di riuscire a fare una torta o cucinare in solitudine senza avere uno sciame di bambine intorno pronte ad aiutarmi anche quando non ne ho bisogno .... a quel punto potrò tornare ad essere la donna che ha voglia di stare con suo marito, di parlare con lui di cose diverse e non solo di quello che hanno combinato le bimbe a casa, di ridere, di apportare il mio contributo economico, anche se minimo .... di sentirmi utile e interessante (anche se per lui lo sono già v_v ).


- Alla soglia dei 40 anni, forse sono in epoca di bilanci. Come dice la mia "dolce metà" un uomo a 40 anni diventa affascinante una donna .... vecchia. Ovviamente non è così ma i 40 avvicinano più ai 50 che ai 30, sento la giovinezza "sfiorire" e ho paura in un domani in cui le figlie saranno grandi di non essermi saputa creare qualcosa di alternativo. Guardando mia mamma ho la certezza della persona che non voglio diventare, l’esempio di una persona insoddisfatta che ancora oggi che è vecchia e malata non fa altro che stare dietro alla casa ed al marito perché non ha saputo crearsi degli spazi suoi.

- La visione di settembre così vicina mi fa sentire il peso e la stanchezza un po’ come chi, arrivato all’ultima settimana di lavoro prima delle ferie, sente improvvisamente tutto lo stress di un anno di lavoro.

- La visione di settembre così vicina mi spaventa perché tutte le mie abitudini verranno sconvolte e questo, un po’ come un ragazzino adolescente che vuole crescere e al contempo ne ha paura, mi intimorisce.

Spero che tra tutte le mie parole siate riusciti a capirci qualcosa. :-D
Io sono riuscita a fare chiarezza in me stessa ed ora sto meglio.
Siccome questo lo devo anche a voi che mi avete fatto riflettere vi ringrazio. :-*

Si chiamano ....

Ieri sera facendo zapping tra i canali mi è capitato di fermarmi sulla trasmissione condotta da Barbara D'Urso "Lo show dei record".
Ad un certo punto si è presentato un donnone di colore, Norma Stitz, il cui record è da attribuire al suo seno che pare essere il più grande del mondo. 40 kg di peso che si trascina dietro e che l'hanno costretta a convivere con questo handicap rendendole la vita tutt'altro che facile.

Le risate e le continue battute della D'Urso mi sono sembrate quindi del tutto fuori luogo, ma soprattutto ho notato che durante tutta l'intervista la conduttrice le ha chiamate in tutti i modi: zinne, bocce, tette .... forse la signora non sa che, indipendentemente dalla loro dimensione, si chiamano "seni"!

giovedì 7 maggio 2009

Sfogo

In questo periodo mi sento un pò in crisi.
So che lo percepisce.
Lo amo, lo so.
Ricordo ancora quando quasi 14 anni fa lo guardavo e tra me pensavo "Quant'è bello, alto, con quegli occhi chiari ...."
Lo penso ancora, penso che sia un uomo eccezionale, sempre pronto ad aiutare chi ha bisogno, a farsi in 4 per la sua famiglia e che mi ama.
So che percepisce il mio scazzo, a volte me lo dice anche, si lamenta che non gli faccio coccole, che non lo abbraccio....ho paura che tutto questo lo allontani da me, che si stufi.
Eppure, malgrado tutto, spesso mi ritrovo ad invidiare chi ha i mariti che per lavoro stanno via tutta la settimana o anche 15 giorni...lo penso anche quando ce l'ho vicino che mi vuole aiutare ....

Ho bisogno di ritrovare me stessa.
Non sono in crisi con lui, sono in crisi con me, con quella persona che ho messo in secondo piano per un sacco di tempo, per 6 lunghi anni e che ora sta battendo forte per uscire.
Mi sento arida, come svuotata dalle continue richieste di attenzioni, dal tentativo di essere una buona mamma e una buona figlia; vorrei contribuire al bilancio familiare e mi sento in colpa perchè non ci riesco; ho mille idee che mi frullano in testa e nessuna capacità o intuizione per realizzarle; mi lamento di niente e di tutto.
Mi sento come se fossi incatenata e le mie forze si stanno esaurendo mentre cerco di liberarmi.
Mio marito reclama anche lui, come se fosse il mio quarto bambino

"Mamma ...."
"Marta....."
"Mamma...."
"Marta....."
........
"BASTA!!!!!"

Continuo a ripetermi che il prossimo anno, quando anche Celeste andrà alla materna andrà meglio. Forse riuscirò a prendermi degli spazi miei, forse riuscirò anche a tornare a lavorare qualche ora, forse riuscirò a parlare di qualcosa di diverso, forse tornerò a sentirmi realizzata ed in pace con me stessa, forse tornerò ad essere la donna che vorrei e la moglie che mio marito si merita, forse .....
Scusate è uno sfogo.

Tra poco Celeste si sveglierà, andremo a prendere Rebecca e Rachele a scuola e tutto sarà passato, rimarrà solo la sensazione di una tristezza, di un'inquiedudine, di un'insofferenza.
Si assopirà dietro i sorrisi e le chiacchiere pronta a colpire la prossima volta che abbasserò la guardia.

"Scusa Topo, se non sono la donna che vorresti, ma ricorda che ti amo!"

Biscotti al cocco


Facili, veloci e ottimi per smaltire gli albumi avanzati.


Ingredienti:
100 gr. di zucchero
100 gr. di farina di cocco
2 albumi


Procedimento:
Montare a neve gli albumi con lo zucchero.
Aggiungere il cocco mescolando delicatamente fino a raggiungere un composto omogeneo.
Preparare una teglia coperta con la carta da forno e con l'aiuto di un cucchiaio fare dei piccoli mucchietti di impasto distanzaiti tra di loro.
Infornare a 150° per 10/15 minuti (fino a doratura).
Appena sono tolti dal forno sono un pò mollicci quindi prima di mangiare lasciare raffreddare ;-)

Accanto alla versione base io preparo anche le seguenti versioni modificate:
- al composto aggiungo le gocce di cioccolato
- al composto aggiungo il cacao
- al composto aggiungo le gocce di cioccolato ed il cacao

Golose di tutto il mondo uniamoci compatte ...... :-P :-P :-P

mercoledì 6 maggio 2009

Ma chi me l'ha fatto fare!!


Tutte le volte me lo chiedo ...

Ieri ho preparato due torte, una super cioccolatosa come piace a lei e l'altra al limone senza latte e derivati per la sua amica intollerante. Ho perso un sacco di tempo a preparare le glasse che non mi sono riuscite e che anzi hanno rischiato di farmi buttare via tutto ( +incavolatissimo+ ); ho preparato la frolla, fatto i biscotti e preparato la focaccia, riempito a svuotato la lavastoviglie due volte e ovviamente preparato pranzo e cena.
Questa mattina ho fatto gli ultimi biscotti al cocco, la farinata, glassato quelli con la frolla di ieri (che essendo senza burro sapevano veramente di poco).

Devo appendere le decorazioni, sistemare casa, lavare il pavimento in cucina e sul balcone e .... magari sarebbe meglio lavare anche me stessa ;-)

Ho mal di testa e continuo a ripetermi:
"Meno male che è l'ultima festa di compleanno"
ma in realtà non è vero perchè a giugno ci sarà quella del marito che compie 40 anni e vuole festeggiare alla grande ( :-S).

Ma alle 16.30 quando tutto sarà pronto per accogliere Rachele e le sue amichette, quando entrerà in casa emozionata e contenta, quando spegnerà le candeline con la sua torta con i maialini in pasta di zucchero immersi nel fango di cioccolato ... quando vedrò il suo volto gioioso e soddisfatto saprò che ne è valsa la pena v_v

Il tuo compleanno è domani ma comincio a dirtelo adesso
"Tanti auguri topina!"

martedì 5 maggio 2009

Blog Candy di Alessia


Non sono molto abile. Ci ho provato una volta, ma non ci sono riuscita. Ora riprovo a partecipare al blog candy di alessia www.4blog.info/school

lunedì 4 maggio 2009

Una volta ...


Una volta mi davano fastidio diverse cose:
- le lavatrici piene di calze, calzine, calzette, mutande e mutandine (eterne da stendere);
- le passeggiate a rallentatore;
- stare a tavola inutilmente ad aspettare chi deve finire di mangiare;
- il caos appena alzata

Ma ora:
- le nostre lavatrici sono composte tutte per almeno 1/4 da calze e mutande di ogni misura e colore;
- le mie camminate sono tutte ai 2 all'ora;
- pranzi e cene non durano mai meno di 3/4 d'ora (se sola io mangio in piedi ... se mangio)
- una volta mi alzavo in assoluto silenzio mi preparavo il the e nella semi oscurità facevo colazione ..... una volta ....

Vi prego, ditemi che crescendo le nane le cose migliorano .... :-(

Mamma tedesca o solo degenere?

Siamo tornati ieri sera alle 22.00 dal nostro ponte al lago.

Tre giornate di sole.
Tre giornate di chiacchiere, divertimento e relax.
Tre giornate con il marito a zonzo tra i 36 equipaggi radunati con il suo forum di caravan.
Tre giornate di bambine a zonzo per il campeggio, in spiaggia o ai giochi.

Non mi stupisco. Le mie figlie sono libere di girare andare e tornare. Ho fiducia in loro e credo siano abbastanza responsabili .... anche la piccola. v_v

Non tutti però la pensano così....
Venerdì ci raggiungono in campeggio degli amici non abituati a tutto ciò. Hanno una figlia più grande di 6 anni ed uno più piccolo di 3.

I bambini stanno tutti giocando intorno alla nostra roulotte, ma ad un certo punto le più grandi si rendono conto che i due più piccoli non ci sono più.

"Non ti preoccupare- dico io- Celeste ha un ottimo senso dell'orientamento, è abituata a vagare.... vedrai che tra poco tornano" e non mi sono spostata di un passo.
Ho visto però l'ansia negli occhi della mia amica che ha iniziato a guardarsi in giro.
Dopo 5 minuti i bimbi non erano ancora tornati, lei è andata a cercarli mentre la sorellina maggiore aveva cominciato a piangere; mio marito a quel punto ha deciso di fare un giro in bici per vedere se per caso avevano sbagliato vialetto ed io ho incominciato a sentirmi in colpa. +oops+

Li hanno trovati che stavano tornando indietro, insieme ad un signore. Celeste piangeva perchè era caduta, il suo amichetto di fianco sorrideva felice con la sua spada in mano. ;-)

Il giorno seguente, dopo un quarto d'ora che non la vedevo, sono andata a cercare Celeste per poi scoprire che era nella roulotte di fianco alla nostra che faceva "due chiacchiere" ... ero stata contagiata dall'inquietudine della mia amica. :-S
Allora mi sono chiesta:
"Ma sono io che sono mamma degenere o sono le mamme italiane che sono eccessivamente preoccupate?"

Vedi i bimbi stranieri che circolano liberi dall'animazione alla spiaggia; liberi di sporcarsi e di farsi male; liberi di fare amicizia e di andarsi a lavare; tutti in riga ai lavatoi a lavari i piatti mentre i genitori leggono i loro libri sorseggiando la loro birra; liberi di piangere, urlare e fare i capricci.
Poi...... li riconosci....... sono i bimbi italiani che a 7 anni ancora fanno la doccia con la mamma; che non muovono un passo se di fianco non c'è almeno un adulto conosciuto; gli unici bimbi che i piatti non li lavano nemmeno a 15 anni; che se inizano a piangere vengono fatti tacere con minacce o con lusinghe; cui gli altri bimbi non possono torcere un capello pena il litigio tra i genitori ....

E infine ci sono le mie di 5 e 6 anni che da quest'anno hanno inizato a fare la doccia e a lavare i piatti da sole (pazienza se poi li devo ripassare), che hanno la libertà di andare ovunque vogliono (tranne in piscina) purchè avvertano; che se si fanno male un bacino e passa tutto; che a litigare sono stra-abituate già a casa loro figuriamoci altrove, che i loro vestiti se li devono piegare e mettere in ordine; che a piangere possono stare anche due ore perchè intanto la mia lezione di acquagym la finisco ugualmente ... :-



Certo lungi dall'essere perfette presentano un sacco di altri difetti ma sono molto fiera della loro autonomia che la fa in barba a molti bambini ben più grandi di loro!
E allora mi dico:
"Se sono mamma degenere pazienza ..... in fondo forse mi sento molto più mamma tedesca " ... (devo però imparare a non urlare come una pazza isterica quando sono fuori di me :-) )

Questo post partecipa al blogstorming
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