venerdì 26 giugno 2009

Vacanze estive


Oggi pomeriggio, avendo finito di preparare tutto il necessaire per andare via, mi sono dedicata alla prima sessione di programmazione delle vacanze di famiglia.
L'idea è di tornare in Francia, come quasi tutti gli anni ormai da quando abbiamo le pupette.
La Francia è magnifica, come panorami, come risorse, come strutture per i campeggiatori, per le famiglie e per i bambini.
Da ragazzina avrei voluto trasferirmici, poi gli eventi della vita non me l'hanno permesso, ma rimane un mio sogno nel cassetto (sai mai che a furia di andare alla fine si realizzi).
Il primo anno di roulotte, quando Becca aveva solo 3 mesi, eravamo andati in Normandia, ci eravamo tornati l'anno seguente con un ritorno a tappe a Auxerre, Versailles, Annecy cercando di scappare dalla pioggia che pareva non darci scampo (che anno tremendo....). L'anno scorso ,andando in Costa Brava, avevamo fatto una sosta in Provenza all'andata ed in Camargue al ritorno. Quest'anno puntiamo all'Alsazia, ai suoi castelli, ai suoi paesaggi. Per ora pare che la prima tappa sarà sul lago di Annecy, più a meno a metà strada. Ricco di campeggi con varie differenze di prezzo tutte abbastanza abbordabili (max 40 Euro al giorno in campeggi con piscina e sul lago per tutta la famiglia in alta stagione). Il mio obiettivo però è quello di riuscire a trovare per tutta la permanenza dei camping à la ferme (degli agricampeggi situati nel terreno di un privato che fornisce i servizi essenziali: WC, docce e lavandini) in cui il prezzo scende drasticamente a 10/13 Euro al giorno per tutta la famiglia. Certo non c'è la piscina, ma al massimo si va in quella comunale anche in quel caso sicuramente ben tenuta e meno cara di quelle delle nostre zone turistiche.
La visita dell'Alsazia ed il rientro sono ancora tutti da pianificare, ma ormai dovrò aspettare il ritorno.
Domani mattina infatti è prevista la grande partenza .... speriamo solo che il tempo sia clemente!!!!

Auguro, quindi, buone vacanze a chi non ritroverò al mio ritorno e dico arrivederci a tutti gli altri.

Bye Bye.

giovedì 25 giugno 2009

giveaway di snezana

Anche se quasi all'ultimo ho deciso di partecipare a questo 1st.giveaway di snezana.

Mi ricordo che beba ne aveva parlato. Mi ero ripromessa di andare a sbirciare, ma poi me ne sono dimenticata presa da tutte le vicende scolastiche e non.

Ci sono capitata per caso questa sera ed i suoi disegni mi sono piaciuti davvero molto.

Io ho scelto questo:

Conversione

L'altra maestra di Rebecca, cioè non quella per cui ha pianto, è solita regalare ai bambini dei 5 anni, quelli che a settembre inizieranno le elementari, un'audiocassetta contenente tutte le canzoncine cantate nel corso dell'intero percorso scolastico dei tre anni.
L'idea è molto carina non fosse che:
- Alla difficoltà del reperimento, io ne ho recuperata una tra quelle che usavo all'università per sbobinare le lezioni, si aggiunge quella dell'ascolto. In camera delle bimbe abbiamo giusto un mio vecchio stereo che le può leggere, ma è l'unico, non si riescono a sentire nemmeno più in macchina .... con somma gioia di mio marito, suppongo ;-)
- L'insegnante in questione sicuramente non sarà una futura promessa di X-Factor visto che oggi, mentre preparavo i bagagli delle bimbe, dopo aver ascoltato quella voce un pò stridula ed a volte un pò stonata e tutte quelle canzoni senza base musicale mi è scoppiato un gran mal di testa. :-(

Visto però che alle bambine sono piaciute tanto e che sono masochista ho deciso di tentare una conversione da cassetta a CD in modo da potermele portare in vacanza con noi. :-S
Ho acceso il PC, ho cercato su internet, ho guardato se avevo il cavo per collegare il registratore al computer, ho scollegato le casse del mini-stereo, l'ho portato in sala e, dopo un paio di tentativi e numerose altre ricerche, ho desistito.
Quindi ho preso il telefono e chiamato un amico che ha uno studio di informatica a 3 isolati da casa nostra.
Dopo 15 minuti gli stavo portando tutto il materiale lasciando le bimbe con V., che finalmente è tornata dalla Moldavia con i suoi figli +lostupido+
"Non riesco a preparartela prima di martedì"- mi ha detto.
"Fiuuuu- ho pensato- ancora 1 settimana di tranquillità!" ;-)

A volte mi chiedo proprio perchè me le vado sempre a cercare .....

martedì 23 giugno 2009

Tenerezza

Non l'ho mai vista piangere con tanta disperazione, con il cuore dilaniato dal dolore mentre, distesa nel suo letto, mi spiegava quello che aveva dentro.

Ha trascorso un bel pomeriggio, me l'ha raccontato lei, ma non ce n'era bisogno. Erano 3 anni che aspettava questo momento, che aspettava di poter stare con la sua maestra del cuore; quella per la quale si è fermata qualche volta anche al post scuola pur non essendone iscritta; quella con il cui nome ogni tanto mi chiama soprattutto quando è sovrappensiero; quella che era andata a trovarla in ospedale quando era stata male due anni fa.
E' andata a casa sua, hanno costruito delle collane e delle girandole, hanno fatto merenda, sono state sul dondolo a chiacchierare come due vecchie amiche.
Poi, una volta tornata a casa, ha realizzato che quella sarebbe stata la sua ultima volta.
Il prossimo anno quella maestra non fara più parte della sua quotidianità.
Non potrà più correrle incontro gioiosa per farle vedere la sua maglia o la sua gonna "che gira"; non si godrà più le sue coccole; non riceverà più le sue sgridate serie o scherzose che siano.
L'ha realizzato mentre si stava preparando per andare a dormire e le sue lacrime hanno iniziato a sgorgare mentre mi diceva "M. mi vorrebbe ancora a scuola con lei!Mi ha detto 'Come farò senza il tuo sorriso?' Io voglio stare con lei, voglio ancora andare a casa sua!"
Si contorceva dentro il suo letto come se quel dolore le provocasse anche del male fisico.
A poco è servito dirle, che proprio perchè ora è fuori dalla scuola potrà vederla ancora a casa sua o a casa nostra, che potrà chiamarla o sentirla ogni volta che vorrà, che non la perderà.
E mentre cercavo di asciugare le lacrime della mia piccola/grande bimba il suo dolore diventava il mio e di nascosto piccole gocce scendevano anche sulle mie guance, perchè vederla soffrire, da sempre, lei così sorridente in ogni situazione, mi disarma e mi annienta; perchè leggere la sua sensibilità così simile alla mia mi tocca nel più profondo del mio cuore .... ti voglio bene piccola Becca!

Finito!!!

Ieri abbiamo dato alle maestre i loro regalini: un barattolino di vetro, decorato con le vetrofanie fatte da noi e piene di biscottini preparati dalle bimbe nel we.
Oggi le ho accompagnate a scuola ed ho iniziato a salutare quella maestra che non avrei visto nel pomeriggio ma che ritroverò a settembre nella classe di Rachele; ho dato appuntamento a oggi alle 14.00 alla maestra di Rebecca che ha deciso di portarsela un pò a casa ora che non è più sua allieva e finalmente lo può fare; ho salutato le bimbe e sono andata a fare la pre-iscrizione per la ginnastica artistica e ritmica delle nane per settembre.
Alle 13.30 sono andata a prendere Rebecca, come da accordi ho salutato una Rachele in lacrime che verrà recuperata alle 16 dalla mamma di una sua compagna di scuola per andare ad una festa di compleanno; ho letto il verbale della famosa riunione preoccupandomi innanzitutto che fosse segnata la famosa clausola della non-continuità; ho salutato le ultime maestre rimaste; ho caricato Rebecca sulla bici e l'ho portata di fronte al pam dove M. la stava aspettando per rivelarle finalmente la fantastica sorpresa!!
Le ho lasciate, Becca con un sorriso a 32 denti anche se ne ha solo 20, e sono tornata a casa dove Cel sta ancora dormendo salutando mio marito che aspettava il mio rientro per andare a lavorare.
Domani qui a Torino è festa e, anche se teoricamente la materna chiuderà il 30, da domani iniziano le vacanze delle bimbe ed anche le mie che non sarò più obbligata a buttarle giù dal letto al mattino, a farle lavare la sera, a ricordare loro che devono fare colazione velocemente ....
Sabato partiremo tutti insieme alla volta del lago di Mergozzo. Mio marito ritornerà indietro la domenica ed io, le mie 3 ragazze ed un'amichetta della grande rimarremo sole, finalmente libere di mangiare una simmenthal a pranzo ed una pasta a cena, di uscire dalla roulotte con l'unico pensiero di esserci messe il costume addosso e di far passare la giornata tra piscina, lago, animazione, acquagym, spinning e qualche lettura.
La scuola rimarrà presto un lontano ricordo, al sole, libere dagli impegni quotidiani, le pile si ricaricano decisamente più velocemente ...
I prossimi giorni saranno un pò turbolenti, con la preparazione dei bagagli, ma la meta finale è vicina e .... non vedo l'ora!!!!!

domenica 21 giugno 2009

Mouse



Ho ricevuto questa mail che spiega come faccia a spostarsi la freccia sullo
schermo quando muoviamo il mouse. In realtà il meccanismo è assai facile e
comprensibile, tant'è che viene da darsi del cretino quando ci viene spiegato.

Cliccando sul link qui sotto apparirà un ingrandimento dell'algoritmo matematico che
coordina il movimento mouse-indicatore,altrimenti invisibile ad occhio nudo.

Mi raccomando utilizzate anche il sonoro!

http://2006.1-click.jp/

giovedì 18 giugno 2009

Perchè?

Questa mattina ho fatto una lunga chiacchierata con una responsabile delle relazioni all'interno della scuola.
Ho intavolato un discorso riguardante Rebecca e sono scoppiata a piangere e così siamo finite a parlare dell’argomento che in questo periodo pare essere sulla bocca i tutti.
Sono uscita dalla scuola incapace di trattenere le lacrime. Ho continuato a piangere per strada ed al supermercato vergognandomi di quella reazione eccessiva e cercandone dentro di me il motivo.

Arrivo da un anno psicologicamente pesante, da 6 anni di duro lavoro come mamma a tempo pieno e senza aiuti, sono una persona che tende a programmare la sua vita in anticipo, che ha difficoltà ad adattarsi alle novità tout court e che tende a fasciarsi la testa in anticipo anche se sa di sapersi adattare e di potercela fare una volta superato lo sgomento.
Questi tre anni sono trascorsi con la convinzione che a Rebecca sarebbe succeduta Celeste, ne avevo parlato alle maestre, avevo osservato quei molti fratelli minori che avevano sostituito, nella stessa classe, quelli maggiori. Quando, il giorno della riunione, ho scoperto che non sarebbe stato così mi sono sentita affondare con tutti i miei progetti e le mie convinzioni. Ho lottato per me, cercando di difendere un principio, secondo me giusto. Ho attraversato, nel corso di queste tre settimane, diversi stati d’animo: amarezza, rabbia, forza e dubbio. Ad un certo punto vedere Celeste tanto felice di andare in classe con la sua amichetta ed abbracciare la sua nuova maestra con gioia mi hanno fatto vacillare, ma sono andata avanti per la mia strada a quel punto non più per me, perché forse, per il bene della bambina, non sarebbe stato giusto “sradicarla” da quella classe alla quale lei si sentiva già di appartenere (e di questo me ne prendo parzialmente il merito), ma per tutti.
F.dice che ho sbagliato il modo. Probabilmente è vero. Forse gliene avessi parlato prima avrei agito diversamente. Non ho chiesto consiglio alle maestre, non per presunzione, ma per evitare di metterle nelle grane perchè credo che abbiano già abbastanza da pensare per i fatti loro. Forse ho sbagliato.
Egoisticamente ho pensato “Se questa cosa vale per me deve valere anche per i vari personaggi che pensano che tutto sia loro dovuto”. Forse non è giusto, forse sono troppo rancorosa, so che molte mamme non hanno approvato, ma in questo momento questo pensiero mi fa stare meglio… non si dice forse che la legge deve essere uguale per tutti?
Mi sono sentita spaesata ed abbandonata quando, lunedì, in sede di riunione tutte quelle rappresentanti di classe che a parole e dietro la direttrice sembravano sostenere le mie convinzioni hanno taciuto o l'hanno approvata non si sa bene se per ipocrisia o per paura di non so quale ripercussione; spaesata di fronte all’atteggiamento di quelle due educatrici dell'altra scuola che appoggiavano incondizionatamente qualsiasi cosa dicesse la direttrice anche se non propriamente vera.
Mi sono sentita sola aspettando una telefonata o una chiacchierata da parte della maestra di Rebecca che non sono mai arrivate se non in quei brevi momenti all’uscita o all’entrata.

Mi scoccia il comportamento preferenziale di A. nei confronti di alcuni elementi della sua classe, ho invece molto apprezzato l’atteggiamento di C. che mi è venuta incontro, che mi ha parlato, che ha in parte dissipato alcuni dei miei dubbi, che ha aperto le braccia accogliendo Celeste ben prima di quella famosa riunione. Il percepire, però, quella classe così separata ed “elitaria” quando, in questi tre anni, sono stata abituata a vivere la scuola con gialli ed arancioni come un tutt’uno mi ha creato una serie di ansie che non sono riuscita a condividere con nessuno. Mio marito, dopo un primo momento di appoggio, si è ben presto stufato di ascoltarmi e per il benessere delle mie bimbe mi sono tenuta i miei sentimenti dentro, così ho indossato una maschera di serenità che non esisteva dentro di me, con i miei pensieri che hanno continuato ad autoalimentarsi e che non hanno trovato sfogo o risposte.

La stanchezza di questo periodo ha fatto la sua parte ingigantendo la reazione, risollevando quei dubbi circa la mia adeguatezza come mamma, circa il mio atteggiamento nei confronti di Rebecca che considero, forse a torto, la più debole delle tre, verso la quale nutro i maggiori sensi di colpa perché, troppo presa ad ascoltare chi esterna di più i suoi stati d’animo, a volte mi sembra di “tralasciare”, nei confronti di Rachele dalla quale pretendo le stesse capacità della grande anche se è più piccola di un anno, nei confronti di entrambe per come a Celeste lasci passare un sacco di cose perchè "E' più piccola" ….

Devo staccare la spina, me ne rendo conto. Ho bisogno di allontanarmi da questa scuola che negli ultimi tempi mi ha fagocitato e, in generale, di ricaricare le pile. Sono certa che, con maggiore energia mentale, riuscirò a vedere le cose più obiettivamente e meno gravi di quel che mi sembrano adesso.

La chiacchierata di questa mattina ha aperto la strada allo sfogo di tutte quelle emozioni e di tutta quella stanchezza che mi porto dietro. L'ho detto, io sono una piagnona, e le lacrime rappresentano il mio maggiore mezzo di sfogo spontaneo ed incontrollabile. Mi spiace aver pianto, per la seconda volta, davanti ai bambini e mi rendo conto di apparire in questo momento emotivamente instabile.

Questa mattina, tornando a casa, mi sono resa conto che, come si dice, questa è stata l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. E se non riesco a discolparmi per non essere forte come vorrei non posso fare altrimenti che prenderne atto ...

mercoledì 17 giugno 2009

7 cose

Ancora un pò abbacchiata dalle vicende accadute in queste ultime 3 settimane accetto volentieri il test giratomi da beba.
Eccomi quindi "riassunta" in queste 7 caratteristiche:

- Sono una persona che lotta con le unghie e con i denti, fino allo sfinimento per le cose nelle quali crede; sono caparbia e testarda e mal accetto le sconfitte;

- Credo fortemente nell'amicizia. Alle amiche non nego mai un favore, anche se sono stanca o oberata. Per contro difficilmente chiedo aiuto. Cerco di fare sempre tutto da sola, anche se questo richiede estremo sacrificio e significa lasciare indietro altro;

- Sono sentimentale; idealista; romantica e ... "piagnona": piango se sono triste, arrabbiata o felice; sono capace di piangere di fronte ad un film e persino ad un cartone animato se tocca i miei sentimenti;

- Vivo la vita per obiettivi, programmando a grandi linee come sarà "domani". Sono metodica ed il trovarmi di fronte a variazioni inaspettate mi manda in tilt, ma avendo mente analitica, dopo un primo momento di sconforto (e isterismo) riesco sempre a superare l'empasse ed a "riorganizzarmi" nel migliore dei modi.

- Mi piace l'ordine e la pulizia. (avere la casa sottosopra mi crea uno stato di malessere psicologico); cucinare ma non altrettanto mangiare (anche se sono molto golosa, soprattutto di "cocciolato"); mi piace leggere e vivere all'aperto; mi piace stare in compagnia anche se dopo un pò ho bisogno di ritrovare i miei spazi;

- Sono estremamente fantasiosa, dote che ho scoperto soprattutto da quando ho le bambine, vorrei essere molto più paziente, sono tollerante e cerco sempre di giustificare i comportamenti altrui prima di condannare;

- Sono una persona diretta che non accetta le falsità ed i giri di parole. In me si riesce sempre a leggere ciò che penso. Crescendo ho imparato a diventare un pò più diplomatica, ma credo di avere ancora molto da lavorare....

Ecco in linea di massima questa sono io ... che ne dite?

E ora tocca a:
mamma in 3D; wonder; marlene

martedì 16 giugno 2009

Ipocrisia

Avevo detto basta, ma non ce l'ho fatta. Ieri ho giocato l'ultima carta. Forte del mio ruolo di rappresentante di classe uscente ho partecipato, facendo le veci del vice-presidente, alla riunione del comitato di circolo. Insieme a me, in qualità di uditore, l'altra mamma, quella che insieme, come e più di me ha combattutto questa battaglia. Una battaglia contro i mulini a vento perchè ieri l'ipocrisia l'ha fatta da padrona; nei silenzi di quelle due maestre, che sapevo essere dalla nostra parte, nell'atteggiamento delle altre due di un'altra scuola che parlano sempre alle spalle della direttrice fomentando addirittura le mamme, ma che sembravano partecipare ad una riunione di millionaire per quanto le davano ragione e se la arruffianavano con sorrisi e moine, nell'atteggiamento ostile di tutte quelle mamme, rappresentanti di classe che, se non si sono schierate palesemente contro di noi, sono state zitte.
La direttrice ha letto la mia lettera in pubblico, l'ha smontata punto per punto, a volte con la voce smorzata, ha raccontato delle balle circa la sua partecipazione alla vita scolastica che nessuna maestra si è premurata di negare. Ho spiegato e risposto, con l'aiuto dell'altra mamma, ho taciuto aspetti che avrebbero messo nelle grane il corpo insegnante, ma eravamo sole. Una battaglia persa in partenza.
Se solo chi, fino a quel momento, aveva avuto tanta premura di parlare dietro avesse avuto il coraggio di prendere la stessa posizione anche davanti a lei le cose sarebbero andate diversamente ed invece all'unanimità è stato confermato il criterio per la formazione delle classi con l'aggiunta di quella clausula della "non-continuità" che, guarda caso, si era dimenticata di aggiungere.
Ricorderò per sempre il suo sorriso trionfale al termine della riunione, certa di avere addotto motivi sufficienti e validi a giustificare la sua scelta. Un sorriso che non potevo tollerare e che mi ha portato a ribadire che, malgrado tutto, rimanevo della mia idea anche se questo, tutto sommato, poco le importa. Ricorderò per sempre l'ipocrisia delle persone che, pur non avendo nulla da perdere hanno preferito pararsi il c... mandando al macello due mamme.
Al termine della riunione sono tornata a casa, ho acceso il PC e ho trovato, dopo il terzo sollecito, la risposta del responsabile della direttrice il quale ovviamente rimette a lei ogni decisione lavandosene le mani. Evviva! Ho provato con mano il meccanismo della burocrazia!
Ora posso eliminare definitivamente quei grembiulini gialli che stazionavano nell'armadio delle bimbe nell'attesa che si chiudesse definitivamente il sipario su questa vicenda con un'unica convinzione: ho fatto veramente tutto ciò che era in mio potere.

venerdì 12 giugno 2009

Mr. Incredible



Quando si registrò per la priva volta sul suo sito preferito, quello delle caravan, pensando alle parole di un suo amico quando gli avevamo detto che saremmo comunque partiti per le vacanze di Natale, con la roulotte, sotto la neve e con la grande di 21 mesi e l'allora mezzana di 8 con l'influenza intestinale, il nick che gli venne in mente fu "Glincredibili".

Alle 22.30, dopo aver trafficato quasi tutto il giorno, ma anche perso tempo qua e là, ho terminato la cialda per la sua torta di compleanno.

Inizialmente avevo pensato ad un subacqueo, ma non essendo arrivato il regalo che speravo di riuscire a comprargli e festeggiando con un pò dei suoi amici roulottisti, ho deciso di dedicarla a quel super eroe che lo rappresenta ai raduni e nel forum.

Al mio/nostro super eroe, quindi, tanti auguri di Buon Compleanno!

40 anni

Lunedì sarà il compleanno di mio marito...40 anni!!
Avrei voluto fargli uno splendido regalo, un computer per andare sott'acqua o qualcos'altro di indimenticabile e prezioso, ma non posso. 5 in famiglia, uno che lavora, le tasse di un agente di commercio che si avvicinano e le vacanze che vorremmo poter fare impongono la riduzione di tutte le spese superflue.
Ci concederemo un we in montanga, con la nostra inseparabile roulotte, con un pò di amici prevalentemente campeggiatori. Una giornata all'aperto con grigliata, un pò di stuzzichini e l'immancabile torta.
Ovviamente sto spignattando da questa mattina, la casa è sempre più un caos, la cialda ancora da preparare come le torte, ma ce la farò .... forse ;-)

giovedì 11 giugno 2009

Ora basta ....

In questi giorni ho dato voce alla mia protesta.
Ho scritto alla direttrice della scuola, al suo superiore, ho parlato con le maestre e con chiunque mi si presentasse a tiro, ho ascoltato le insegnanti, le mamme e tutti coloro che avevano qualcosa da dire in merito; tutti concordi nell'affermare che la signora in questione è un'incompetente, ho inviato la mia lettera su specchio dei tempi e ho pianto tutte le mie lacrime.
Ora che ho fatto tutto ciò che era in mio potere ho detto basta!
Basta per me, per il mio stomaco che da giorni è chiuso in una morsa in cui il nervoso non permette al cibo di passare, basta per la piccola Celeste che tutto sommato mi pare contenta di finire in classe con la sua amica, basta per le maestre che so che cercheranno di dare il loro meglio e forse, vista la situazione, anche qualcosa di più, basta per le sorelle che non possono continuare a sentire la loro mamma parlare sempre delle stesse cose, basta per la mia casa che vegeta in un caos mai visto e basta per mio marito il quale continua a ripetere che gialli o iridella non è la morte di nessuno!
Questa mattina ho portato a scuola tutte, Celeste è rimasta un paio d'ore con le sue nuove maestre, nella sua nuova classe, con le sue nuove amichette.
E' stata bravissima, non ha cercato me (ma questo lo immaginavo), non ha cercato le sorelle nemmeno quando erano tutte in cortile, ha lottato come una matta per restare ancora (ma mi aspettavo anche questo).
Io ne ho approfittato per una seduta dal parrucchiere con tutta calma (un evento più unico che raro).
E anche se vedere il volto di Celeste che si illumina ogni volta che vede M., dopo aver superato la fase della delusione e quella della rabbia, credo che ora sia arrivato il tempo della rassegnazione!
Ho molto chiacchierato con una delle sue future maestre nei giorni successivi la famosa riunione. Ho avuto un vantaggio rispetto ad altre mamme, ho avuto modo di iniziare a conoscerle e di essere rassicurata in merito ad alcuni punti che mi stavano a cuore. Per ora mi rasserena sapere che Cel si troverà comunque nella stessa struttura di M. e poi chissà, magari, piano piano, smetterò di prenderla come il mio punto di riferimento.
Mi auguro solo che, come ho sottolineato nella mia lettera di protesta e con tutte le maestre, tale criterio di assegnazione delle classi diventi una regola anche per gli anni a venire perchè altrimenti si tratterebbe di una vera ingiustizia e di una disparità ingiustificata che mal sopporterei.
Con questo post termino l'argomento dentro e fuori casa.
Grazie per avermi ascoltata e per avermi dato il vostro sostegno!

lunedì 8 giugno 2009

Principessa Fiona

"Mamma sai che faccio parte della squadra dei rutti ?" ha esordito un giorno la mia bimba di mezzo che ha imparato, non so da chi, a farli volontariamente.
"Uhmmm"
"Senti un pò che canzone ho imparato?" mi ha poi detto carica di entusiasmo.
"Fammi sentire" pensando che fosse una canzone della scuola.
"Juve sei grande, ma perdi le mutande, le lavi, le stiri, le metti nel cassetto e perdi lo scudetto!"

Cheddire ci manca solo più che si metta a bere la birra e vada in giro con borchie e spranghe ... proprio una bella principessa Fiona!

domenica 7 giugno 2009

la mamma e le parolacce


All'inizio dell'anno scolastico nella sezione della grande c'era un bimbo che diceva parecchie parolacce.
Un giorno le maestre decidono di spiegare alla classe che, sebbene agli adulti talvolta scappino, non sono belle e non si dicono.

Io spesso mi trattengo, ma a volte mi scappano e soprattutto in alcuni momenti sembra che nulla possa esprimere meglio il mio stato d'animo di un bel "ECCHEPALLEEEE!"anche se so che non si fa!

"Cosa avete fatto di bello a scuola?"
"Abbiamo fatto un sondaggio?"
"Un sondaggio su cosa?" chiedo mentre penso "Quando ha imparato quella parola?".
"Sulle parolacce che le mamme dicono in casa" mi risponde con un sorriso sornione.
"E tu cos'hai risposto?" domando mentre un rivolo di sudore mi scivola lungo la fronte ...

"Ho detto che tu non ne dici mai" v_v

Ammmmoreeeee!!! .... 5 anni e già sa che cosa sono le bugie a fin di bene :-]

Baci


"Chi è il tuo fidanzato?" Chiedo a Rebecca che li cambia un pò come i vestiti scegliendo sempre tra i bulli sciamannati o tra i casi disperati della scuola .... :-S

"R." Mi risconde sorridendo. Si tratta di un bambino di 4 anni con un ritardo di quasi 6 mesi dovuto ad una madre iperprotettiva.

"E il tuo Rachele?" So chi le piace, ma è troppo timida per farsi avanti. Di quegli amori vissuti nel silenzio con le sue guance che diventano rosse non appena gli sguardi si incontrano ... che tenerezza!!

"Io non ho fidanzati e poi che schifo, ci si deve baciare in bocca!!" La ragazza ha le idee chiare ed i piedi per terra.

"Bene!- penso- Speriamo conservi l'idea fino che so ... a 30/40 anni" :-)

"Ma noooo!- risponde la sorella maggiore- io li ho sempre baciati tutti i miei fidanzati ed è bellisssssimo!!!!".

Ecco, ho una figlia zoccola e una suora. Cosa mi devo aspettare dalla terza?! :-S

venerdì 5 giugno 2009

Specchio dei tempi

Incattivita, delusa ed amareggiata. Stufa di sentirmi impotente di fronte ad una decisione che non condivido, non tollero e non capisco ho deciso di scrivere una lettera di protesta a "Specchio dei Tempi" sul quotidiano La Stampa. Forse non otterrò nulla, ma almeno avrò fatto sentire la mia voce.

Questa è la lettera:

"Sono una mamma arrabbiata ed amareggiata dall’abuso di potere dimostrato dalla direttrice delle scuola materna xxx di Torino.
Mia figlia terminerà il percorso scolastico dei tre anni quest’anno. A settembre la più piccola comincerà la materna nella stessa struttura. Ho sempre pensato che all’una sarebbe succeduta l’altra dando luogo a quella continuità che avrebbe tutto il diritto di esistere, che in molte scuole è una regola, in quella classe che lei frequenta al mattino da sempre anche se solo per 10 minuti, con quelle maestre che conosce e che la conoscono; che io conosco e che mi conoscono, con le quali ho un bel rapporto e nelle quali nutro piena fiducia. Qualche giorno fa ho partecipato alla riunione per la presentazione delle classi piena di aspettative, ma ho subito una delusione: la mia bimba non prenderà il posto della sorella perché la direttrice ha deciso che ogni “fratello minore” dovesse provare una nuova esperienza, un nuovo percorso con nuove maestre.
Alcuni genitori, al termine della riunione, hanno chiesto spiegazioni, ma non ne hanno ricevuto risposte che avessero un senso, un motivo oggettivamente valido che motivasse tale decisione se non l’ottusità e l’ingnoranza di una persona che ha deciso di utilizzare il suo potere senza avere alla base figli o esperienze personali.; una persona che non parteciperà attivamente all’attività quotidiana perché la sua presenza si limiterà alla partecipazione a quelle poche riunioni scolastiche che avranno luogo durante l’anno.
Mi chiedo come mai nella scuola elementare sia possibile segnare la preferenza di una classe piuttosto che un’altra, come mai se un bimbo ha un fratello/sorella maggiore frequentante una sezione chi segue avrà un punteggio aggiuntivo se presenterà domanda per entrare nella stessa sezione; mentre nella scuola in questione non solo ciò non è possibile, ma addirittura il dirlo genera l’effetto opposto e la certezza che in quella sezione sicuramente il proprio bimbo non entrerà.
Ad ogni riunione la “simpatica signora” ricorda che la scuola inizia con l’inserimento non solo del proprio figlio, ma dello stesso genitore che deve imparare a conoscere quelle maestre alle quali affiderà il proprio bimbo per tutto il giorno. Mi chiedo allora: “Se il mio inserimento è già stato fatto, perché farmene fare un altro con maestre che non conosco?” Non dovrebbero essere proprio genitori e insegnanti a decidere che se in quella classe, con quelle maestre e viceversa con quei genitori ci si è trovati bene si vuole, si può e si deve poter ritornare?. Qual è il risultato di una simile decisione se non quella di avere genitori delusi, amareggiati ed arrabbiati che, a discapito dei loro figli, l’anno successivo magari li sposteranno di struttura? Non sarebbe suo compito quello di cercare di creare un ambiente armonico in cui tutti, genitori, bambini e insegnanti, sono contenti e certi di essere ascoltati nelle loro richieste? Non è lecito esigere delle risposte esaurienti da parte di chi dovrebbe essere in grado di darle e se queste risposte non arrivano pretendere che le loro aspettative non vengano disattese?"


Che ne pensate?

giovedì 4 giugno 2009

Scuola materna

Volevo scrivere questo post ieri sera. L'avrei intitolato "furiosa". Oggi invece mi sento più che altro abbattuta.

Ieri mi sono presentata alla riunione per la presentazione delle classi piena di aspettative.
Rebecca finisce dai gialli e per tre anni si è sempre pensato che Celeste ne avrebbe preso il posto dando luogo a quella continuità che avrebbe tutto il diritto di esistere, in quella classe che lei frequenta al mattino da sempre anche se solo per 10 minuti, con quelle maestre che conosce e che la conoscono; che io conosco e che mi conoscono.

Non volevo che finisse nell'altra sezione, non mi piace.
"Gli iridella vogliono stare solo con gli iridella" mi aveva detto una volta Rachele.
Lo percepisce lei, lo percepisco io, lo si intuisce dai discorsi generali. Fanno le gite per i fatti loro, si organizzano per Natale per i fatti loro, i loro bambini devono rimanere in classe da loro anche se sono in crisi e hanno fratelli nelle altre sezioni.

"Credo che non ci siano problemi" Mi aveva detto M. circa un mese fa.
Ed invece il problema c'è stato. Il problema è quell'adorabile direttrice che pensa che la continuità sia una fesseria.

Da ieri la frase che mi è stata ripetuta più spesso è stata "Beh, così provi tutte e tre le sezioni".
Mi chiedo "Ma alla fine devo stilare una classifica della classe migliore? Delle maestre più valide?" Perchè se così non è onestamente non ne capisco il senso.
M. sapeva che non volevo che Celeste finisse lì, ma non mi ha avvisato prima benchè ne fosse a conoscenza da almeno 10 giorni. Non mi ha detto nulla neppure questa mattina quando, col muso lungo, ho accompagnato le bimbe a scuola.Ha continuato a chiacchierare allegramente con quelle mamme che le stavano attorno.
Volutamente mi sono gingillata nell'attesa che arrivasse quel "Mi dispiace, Ci abbiamo provato, ma non c'è stato verso", quel "Aspetta un attimo che ti devo parlare", ma non è accaduto.
Me ne sono andata con Celeste in braccio, mestamente com'ero arrivata, con quel senso di tradimento da parte di quella figura che aveva fatto da "mamma" per ben tre anni alla mia piccola e grande Becca. E benchè adulta mi sono sentita trascurata ed abbandonata nella mia delusione. Non perchè non fosse riuscita ad esaudire il MIO desiderio (so benissimo che non è colpa sua), ma per l'atteggiamento!

So che Celeste si troverà bene perchè in quella sezione ritroverà la sua amica del cuore, perchè il suo carattere è gioioso e solare, perchè mi imporrò affinchè sua sorella possa darle la mano nei momenti di crisi.
Forse tra qualche giorno supererò l'empasse e me ne farò una ragione. Forse frequenterà un anno solo per poi spostarsi nella materna più vicina alla scuola elementare che frequenteranno le sue sorelle, forse invece ci troveremo talmente bene da voler finire tutto il percorso dei 3 anni.

Per ora l'unica certezza è che il 9 settembre inizieremo quest'avventura nuova in tutti i sensi.

mercoledì 3 giugno 2009

Paperissima

Leggendo questo post a proposito delle tracce che si possono lasciare mi è venuta in mente una mattina di due anni fa.

E' gennaio.
Sono circa le 7.45.
Siamo di corsa perchè Becca e Chele devono trovarsi a scuola entro le 8.15 per andare in gita in montagna.

Per fare prima le carico tutte sul passeggino, uno di quelli essenziali senza protezioni particolari, solo delle bretelle che ovviamente non allaccio. ;-)
Rachele con il suo zaino in spalla monta sulle pedanine del passeggino, mentre Rebecca si siede e tiene in braccio Celeste che ha circa 22 mesi.
Faccio un pò di fatica perchè il peso è notevole (circa 40 kg in totale) e all'andata è quasi tutto falso piano .... in salita. :-S

Siamo a circa 5 minuti da scuola quando la ruota del passeggino incontra lo scalino di un marciapiede alto più o meno 2cm.
Il passeggino però è sbilanciato, il peso è notevole, le bimbe sono in equilibrio precario e così, invece di superare l'ostacolo, la ruota si blocca ...

La grande e la piccola rotolano di lato piangendo.
Preoccupata mollo il passeggino e mi catapulto sulle due nane a terra per controllare che non si siano fatte nulla.
Ad un certo punto mi volto attirata dal pianto dell'altra alpinista in erba...

Mollata sulle pedanine senza contrappeso, senza mamma e incastrata senza possibilità di scendere, ha dato il giro tirandosi dietro il trabicolo infernale.
.... Fortuna aveva lo zaino sulle spalle che le ha protetto la testa. :-O

"La aiuto ..."

E' la voce di un signore distinto che ha osservato la scena piuttosto da vicino (non oso pensare che cosa avrà pensato +oops+ )

"No, la ringrazio....." e con tutta la vergogna che potevo provare ho ri-caricato le bambine piangenti e ho proseguito la mia marcia.

"Mamma fai attenzione!" hanno continuato a ripetermi per i successivi 5 minuti le due grandi con tono piuttosto preoccupato.

Per lungo tempo ho temuto di rivedermi all'improvviso in una puntata di paperissima!!

Fazzoletto



Divido il bucato: bianco e colorato;

Controllo tutte le tasche;

Metto il detersivo, l'ammorbidente, scelgo temperatura e programma;

Attacco la lavatrice;

Al termine la spengo, la apro e ....

Eccole lì, briciole bianche e bagnate escono dal cestello.

Anche questa volta ne ho dimenticato uno! +incavolato+

Ora non mi resta che sbattere il bucato eliminando l'eccesso, ripulire il balcone e pensare che non posso prendermela con nessuno perchè sonoioquellacheinfilafazzolettidicartainognidovemannaggiamè! +indiavolato2+

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