mercoledì 30 giugno 2010

time out

Avevo un sacco di cose belle da raccontare.
L'inizio del mio corso di tango e la prima granita mangiata in compagnia dopo la lezione.
Il seminario dalla shatzuka con la conoscenza di E. e di tutte le coincidenze a lei collegate.
La decisione di affrontare il mio primo viaggione in auto per andare in Toscana armata di tenda, fuochi e bagaglio ridotto all'osso.

Mi ritrovo invece da lunedì di nuovo con il morale a terra.
Trascinata da quel bambino che dovrebbe invece essere un uomo di 40 anni.
Che riesce a fare sentire colpevole una bambina di 7 anni perchè mi racconta le cose a modo suo facendogli subire le ire di una ex-moglie che è soprattutto mamma.

Io vado avanti.
Io lotto per essere migliore, per me, per le mie nane.
Non sempre ci riesco, ma sento di essere maturata in qualche modo.
Lotto per superare ciò che è stato cancellando il brutto e focalizzando solo il bello.
Lui invece rimane fermo.
Getta sugli altri le sue colpe.
Mi riporta a fondo.
Nella rabbia, nell'amarezza e nella delusione.
La delusione di chi pensava che ormai le cose da assimilare fossero finite.
Che peggio di così non potesse essere.
E che invece si sbagliava!

Scusate sarò assente per un pò.
Sento di aver bisogno di un time out mentale.

giovedì 24 giugno 2010

Proprio come le mie

Abbiamo appena finito colazione.
Qua è seduta in braccio a me.
Mi sta facendo le coccole.
"Mamma!- esordisce ad un certo punto- ma non hai le tette!"
"No amore ci sono. Sono solo un pò piccole".
In effetti la mia nuova vita mi ha regalato un fisico piuttosto androgino al quale "loro" si sono adeguate con una misura che va dalla sx in giù.
"Ma guarda! Non si sentono nemmeno!- insiste la nana- Le hai proprio come le mie!!"

Per quanto non sia mai stata prosperosa.
Per quanto anche ciò che avevo non sia mai stato messo particolarmente valorizzato.
Per quanto l'educazione vittoriana cui sono stata sottoposta mi abbia inculcato il concetto che scoprire e mostrare significa essere subito annoverate tra le zoccole della peggior specie.
Per quanto non ami, nè apprezzi chi utilizza tette e culo come punto di forza.
Per quanto il mio fisico androgino mi piaccia molto e la sua essenzialità ben si adatti con lo spirito che mi appartiene in questo momento.

Non so perchè, ma non sono stata colpita dallo stesso moto di orgoglio presente nella mia nana minore ...

mercoledì 23 giugno 2010

Non fa una piega

Sono stanche e si sopportano addirittura meno del solito! :-S
Tendono a litigare in continuazione alternando le alleanze a gruppi di due.
Escludendo dai giochi ora una ora l'altra a intervalli di 10 minuti :-O

Al momento di andare a dormire, proprio mentre si stanno arrampicando sulla scala, Qua si mette a piangere.
"Che succede?!"- chiedo con far amorevole.
"Qui mi ha dato un pizzicotto"- mi dice in lacrime.
Non faccio in tempo ad alzare la testa verso l'accusata che subito scatta la sua difesa:
"Lei mi ha spinto!!"- con il viso da tragedia incombente.

"Ma insomma!- dico un pò spazientita- Vi sembra questo il modo di risolvere i problemi? Se lei fa una cosa a te e tu reagisci facendone una a lei. Lei allora ne farà di nuovo una a te e così via. In questo modo non finirete mai !".
"Pensate se mamma e papà avessero continuato a litigare...."

Non riesco a finire la frase.
Quo, che fino a quel momento ha ascoltato in silenzio dal suo letto, interviene con la sua logica micidiale:

"Eh, papà dormirebbe ancora sul divano e noi non avremmo potuto far decorare la sala"

Cheddire, come sempre i suoi ragionamenti non fanno una piega :-)

giovedì 17 giugno 2010

Momenti di gloria

I decoratori hanno finito di carteggiare e rasare.
Impossibile trasformarmi in imbianchino.
Le condizioni della stanza in questione erano disastrose.

Una finissima polvere bianca, inutilizzabile a fini di lucro, è finita in ogni dove.
Direi che è l'occasione per cominciare le pulizie di primavera.
Dato il tempo c'è anche l'ispirazione.
Data la nana maggiore a casa il tutto si trasforma in una sorta di incubo.
Pazienza.
Sa comunque da fà ...

Camera mia è la prima tappa.
E' quella più lontana dal luogo incriminato quindi quella più pulita.
E' quella con meno mobili quindi la più veloce.
Approfittando del mio pomeriggio di libertà vado avanti fino alle 10 di sera.
Aspiro, pulisco e sposto.
Prima di cadere in coma a letto con il PC sulle gambe stacco ancora le tende.

Mi tengo i vetri per questa mattina.
E proprio a quelli mi sto dedicando quando "Not afraid" di Eminem inizia a suonare dal mio cellulare.

E' la suoneria giusta.
Questa canzone me la sono sentita calzare a pennello non appena l'ho ascoltata la prima volta e non solo perchè contiene il giusto numero di "fuck" omogeneamente distribuiti nel corso dei 4 minuti della sua durata ;-)

Guardo il numero.
Non lo conosco.
Ma il prefisso è di Torino.
Una merenda?
La guardia di finanza? :-O
Rispondo con la mano destra.
I guanti di gomma bagnati.
Lo straccio dall'altra parte.

"Marta?"
""
"Ciao sono Alessandra di radio GRP. Abbiamo letto l'articolo di ieri e la tua idea ci è piaciuta molto. Ti interessa un'intervista in diretta alla radio?"

Non ci posso credere!!
Sono svenuta.
Anzi no!
Sono piena di adrenalina.
Felice.
Incredula.
"Certo!" rispondo con un sorriso a 360 denti ...
"Bene! Allora di chiamiamo tra circa 10 minuti".

Ho giusto il tempo per avvisare il mio ex marito e la mia amica di jogging mattutino.
L'intervento non era programmato.
Non è possibile recuperarlo broadcast
Nè ho modo di trovare la stazione radio e di registrarmi su audiocassetta.
Fortunatamente .... oserei dire. :-)
Odio sentire la mia voce registrata e per quanto abbia provato ad essere brillante mi sentivo da sola "Ehmmmm".

Siccome, però, ne sono comunque molto contenta, avevo voglia di condividere questo mio piccolo momento di gloria insieme a voi.

Ti ho letta!!

Tutte le mattine prima di iniziare la giornata accendo il PC e guardo le mail.
Di solito non sono molte anche perchè ultimamente vado a dormire abbastanza tardi.
Traffico sul computer e per ultimo scambio due chiacchiere con la mia inseparabile compagna di chat notturne.
Di solito non mi corico mai prima della mezzanotte, ma il più delle volte faccio decisamente più tardi...

Comunque ... visto che sono diventata mail dipendente dalla nascita del blog, lo scorso anno, e, ancora di più dall'arrivo del "menestrello" a marzo, la prima cosa che faccio dopo la colazione mattutina è la sbirciata alla mia posta elettronica.
Poco importa che nella notte arrivino solo le proposte per gli acquisti online di kiabi e di decathlon.
A nulla è servito cancellare definitivamente dalla cerchia dei miei amici di fb il fanciullo che ha tanto riempito i miei pensieri negli ultimi mesi (quello che ha fatto riemergere i miei desideri repressi e reso insonni ed agitate le mie notti) dopo che, sulla sua bacheca, mi aveva resa muta ed invisibile eliminando tutti i miei interventi e i nostri "botta e risposta"... ma, ad onor del vero, non solo i miei ...

Comunque ... questa mattina leggo la notifica di un nuovo post sulla mia bacheca di fb da parte di M.
"Ti ho vista su La Stampa di oggi con paneburroezucchero".

Provo a cercare sul quotidiano online, ma non trovo nulla nell'immediato e devo darmi una mossa.
Devono arrivare gli imbianchini.
Mi devo lavare e vestire.
Lavare e vestire le nane.
Fare prima in modo di farle scendere dal letto e di far fare loro colazione.
Pettinarle e cederle al papà che oggi, come tutti i mercoledì, le porterà alla scuola materna lasciandomi questa volta in compagnia di Qui che, avendo terminato la prima elementare, mi allieta della sua presenza in questa settimana di polvere da rasatura muri, di delirio generale, di nubifragi e di clausure casalinghe... ccheggioiaecchesollazzzoooo :-S

Comunque ... dopo circa un'ora mi chiama la mia amica S.
"Lo sai che sei su La Stampa?"
"Ecchec...- penso- mi leggono tutti tranne me!!"
"Si, me l'hanno detto, ma non mi sono trovata. O meglio, non ho ancora avuto modo di cercarmi!"
"Ti mando la mail con l'allegato"

Detto-fatto.
Tempo 30 secondi nella mia posta elettronica lampeggiava il suo nuovo messaggio.

Questo è l'articolo:



Ora attendo solo più che venga la guardia di finanza a bussarmi ai vetri per chiedermi delucidazioni.
Intanto abito al piano rialzato per cui sono anche comoda :-O

lunedì 14 giugno 2010

Blablabla

"Oggi mi hanno sgridata"- mi dice Qua durante la cena.
"Ah sì? Come mai?"- le chiedo ben consapevole, conoscendo il soggetto, che ciò avvenga più frequentemente rispetto ai suoi racconti.
"Perchè .... blablabla" - e giù tutte a ridere.
"Cioè?- domando mentre nemmeno io riesco a trattenermi.
"Matteo e la maestra parlavano".
Aspetto la continuazione, ma segue il silenzio.
"E quindi?"- incalzo. Sono curiosa di capire dove andrà a finire questa conversazione.
"E quindiiiiiii ..... blablabla"- e giù di nuovo tutte a ridere.
"Ma blablabla la maestra, Matteo o te?"- chiedo ingenuamente pensando che in tutto ciò ci sia ancora qualcosa di logico. :-S
"Blablabla puzzetta" risponde la piccola pagliaccia.

Se per voi è tutto chiaro per favore me lo spiegate perchè io non ci ho capito niente :-O

martedì 8 giugno 2010

Dimmi che rossetto usi ....

E' domenica.
Sono presa dalla sindrome dello svuota, sistema, monta, smonta, trapana e avvita ....
Mentre avvolgo nella carta i 6 bicchieri da birra da mettere nello scatolone che "lui" si porterà a casa sua, l'occhio mi cade su un articolo a tutta pagina.

Mi basta uno sguardo per capire che sarà l'argomento del mio prossimo post.
Uno di quelli ad alto contenuto intellettuale .... :-D

L'articolo cita:

"Te lo dico con il rossetto"
"Decifrato il linguaggio del make-up"



Rosso Brillante

E' indice di grande sensualità, passione e autostima



Pesca

Comunica serenità, calma ed esplosiva felicità




Prugna

Rivela successo sul lavoro e grande forza d'animo





Fucsia


Indica vita amorosa pessima, ma buona carriera




Rosa pallido


Tradisce una discreta insoddisfazione professionale a fronte di una vita comunque felice



Trasparente
Supervita amorosa, ma scarsa sessualità




Stile spartano


Il pallore anemico, ammorbidito con il burro cacao lascia intendere estrema fragilità ed insicurezza




Dunque ....
Io da gennaio sono passata dal burrocacao al fucsia.
Ultimamente però pare non possa vivere senza il rosso brillante che mi porto addirittura sempre appresso ;-)

E voi?
Che rossetto usate?

domenica 6 giugno 2010

Go, Mamma! regala George Clooney

Mi sono imbattuta per caso in questo sito e per caso ho trovato questo post.
Dopo un secolo esco dal mio letargo e segnalo il giveaway di Go,Mamma che ha ha pensato di destinare alla vincitrice il DVD “Tra le nuvole ed anche il libro del film.
Partecipare è semplice.
Basta segnalare l'iniziativa su fb, twitter o sul proprio blog e linkare il tutto nei loro commenti.
Il termine per la partecipazione è il 10 giugno.
L'estrazione avverrà l'11 tramite random.

Io ci provo...hai visto mai che almeno George me lo porto a casa :-D

sabato 5 giugno 2010

momcamp e discesa

"Meno male che hai una settimana piena così non hai tempo per pensare"- Mi hanno detto in molti il martedì dopo il "The Day".
A quelle frasi ho sempre risposto annuendo e mai commentando.
So che riempire la testa di palliativi per non pensare a ciò che mi fa star male non è per me IL rimedio.
Io sono un capricorno, un animale con le corna.
Una persona che affronta i suoi problemi a testa bassa e non scappando.

Ho vissuto questa settimana stando peggio che se fossi stata male.
In una sorta di apatia emotiva.
Nell'attesa di capire se dovevo andare in su o in giù
Ben consapevole che il "giù" sarebbe stata la possibilità più plausibile.

Sono andata a saggi di ginnastica, cene di classe, lezioni aperte di musica, feste di fine anno.
Ho preparato merende.
Sono andata a correre.
Ho elargito sorrisi.

"Ho visto che ieri non stavi bene"- mi ha detto oggi la mia amica S. mentre piangevo al telefono durante l'intervento di Federico di Professione papà.

Quante belle parole.
Sull'equilibrio all'interno della famiglia.
Sui compiti da suddividersi.
Su questi nuovi papà che cambiano.
Su queste mamme che educano diversamente i loro figli maschi per renderli uomini diversi.

...mah...

Più sentivo parlare e più diventavo cinica.
Più vedevo quelle belle famiglie riunite, la mamma che seguiva le sue cose relative al suo blog ed il papà con i bambini, e più in me aumentava la rabbia.
Ed insieme alla rabbia anche la tristezza.

La tristezza perchè io quella famiglia non ce l'ho più.
Perchè tornando a casa non ho nessuno a cui raccontare di questa giornata.
Perchè mi aspettavo una cosa più ... professionale e a tutto ciò non ero proprio pronta.

Ho retto bene la mattina, fino al pranzo.
Poi sono crollata.
Ho mangiato.
Sono uscita.
Da sola.
Ho telefonato alla mia shatzuka e tra le lacrime le ho spiegato di questa settimana e le ho chiesto aiuto.
"Lascia fluire. Devi fare uscire questo dolore che stai tenendo dentro".

Me la sono presa per telefono questa coccola che io non ho.
Perchè io non ho la fortuna di avere una mamma che mi sta vicino.
Che mette me in primo piano.
In primo piano c'è sempre e solo lei, i suoi problemi, i suoi dolori.
Mia madre è sempre pronta a chiedere e a criticare.
Per una volta vorrei sentirmi piccola.
Avvolta in un abbraccio vero e silenzioso.
In grado di accogliere il mio dolore.
Senza parole.
Senza cattiverie dette su di "lui" che mi danno anche fastidio.
Senza commiserazioni fatte alla sottoscritta perchè la commiserazione altrui è l'ultima cosa che voglio.
Solo un atto d'amore rivolto alla bimba che c'è in me.
... E' chiedere troppo, lo so!

"Sarebbe stato diverso lo scorso anno?"- mi ha chiesto A. in un sms mentre sul treno stavo tornando a Torino prima del tempo. Prima della fine del momcamp. Prima di sentire mammachefatica parlare delle sue cose.

Sarebbe stato diverso, sì.
L'anno scorso leggevo e commentavo.
Quest'anno no.
Non ne ho il tempo e forse nemmeno tanto la voglia.
L'anno scorso ero interessata a conoscere nuovi blog.
Ero aggiornata circa gli avvenimenti.
Le proposte.
Le iniziative.
I blog candy.
...
...
Quest'anno no.
Forse avrei comunque fatto fatica ad integrarmi.
Magari mi sarei sentita inadeguata nella mia insicurezza di allora.
Ma l'avrei vissuta diversamente.
Sicuramente.
Contenta di essere da sola a seguire una cosa tutta mia.
Pronta a raccontare la giornata a chi era già diversamente e mentalmente occupato in altri pensieri.
Certa della solidità della mia famiglia.
Certa della sua esistenza.
Quest'anno tra le mie tante incertezze una delle poche certezze è che quella famiglia non esiste più.
Ho patito la presenza dei bambini altrui perchè mi ricordavano le "mie" che erano con "lui".
Ho patito quei mariti e papà presenti accanto alle loro mogli.
Ho patito il viaggio di ritorno che mi è sembrato eterno.

Sono comunque contenta di essere andata.
Ho dato un volto a mammafelice, mammachefatica, a Claudia de la casa nella prateria, a mamma cattiva, a Jolanda, a wonderland.
Ho ricevuto qualche scatoletta di tonno in omaggio.
Ho iniziato a tirare fuori un pò del mio dolore.

Ma soprattutto ho finalmente provato il navigatore presente sul mio nuovo cellulare che mi ha guidato a piedi dalla fermata della metro fino al luogo dell'appuntamento...

'na vera figata!!! :-D

giovedì 3 giugno 2010

Pensieri profondi


Come ho avuto modo di dire più volte la pratica sportiva stimola le mie cellule celebrali.
Soprattutto la corsa.
Molti dei miei post vengono pensati mentre nelle mie orecchie i bassi della megamix house winter compilation vanno a tutto volume dandomi la carica e mirando a farmi diventare sorda del tutto un pò prima del tempo.

L'ultima elucubrazione in ordine temporale riguarda le caratteristiche del mio uomo ideale.
Si tratta giusto di due o tre elementi in grado di garantirmi la singletudine da qui all'eternità :-)

Allora:
1. Deve essere Bello. Non soggettivamente, ma oggettivamente Bello, con la "B" maiuscola.
2. Deve essere alto. Tra 1.80 e 1.85. Gli uomini bassi non mi piacciono, nè mi sono mai piaciuti.
3. Deve essere tonico. Muscoloso ma non tozzo. Come si direbbe in gergo culinario q.b.
4. Deve avere una voce adatta alla sua corporatura. Profonda, ma non roca. E nemmeno da paperino. :-O
5. Deve essere sportivo. Mò che lo sono ridiventata io vuoi che non lo sia lui? :-D
6. Non deve ovviamente fumare. Ora che ho smesso non ho voglia di avere vicino una ciminiera puzzolente.
7. Deve avere capello scuro oppure testa rasata (sabato in discoteca ho notato che l'occhio non disdegna ;-) ). In quest'ultimo caso può anche essere leggermente più basso (1.78/1.80) ma sempre tonico e non tozzo.
8. Deve avere un sorriso smagliante, denti bianchi e dritti.
9. Gli occhi devono essere scuri e trasmettere qualcosa.
10. Deve essere brillante, spigliato e divertente. Una persona dinamica.
11. Non troppo intellettuale, ma nemmeno completamente vuoto. Anche lì q.b. per fare due chiacchiere in scioltezza parlando comunque di qualcosa.
12. Deve essere più giovane. Sui 35 anni.
13. Deve sapersi togliere dalle @@ quando ho voglia di farmi gli affari miei. Anche lì gli uomini soffocanti non fanno parte del mio genere, ma deve essere tenero e sapermi coccolare (in questo periodo poi ne ho super bisogno!!)
14. Deve essere single. Non mi voglio incastrare in storie complicate. La mia esistenza è già abbastanza incasinata così!
15. Deve essere delle mie parti. (Torino o una provincia non troppo distante :-) )


Ora, visti i due o tre particolari citati, mi chiedo:
Esisterà uno così.
Che a 35 anni non sia già impegnato.
Che non abbia già uno sciame di galline starnazzanti intorno.
Che abbia voglia di stare con una 40.enne con la faccia stropiacciata.
Con tre nane al seguito.
Con una vita super incasinata.
Con un capricorno lunatico.
E soprattutto che non sia uno super stronzo?!

Mah ... :-S

mercoledì 2 giugno 2010

Momcamp


Ricevo la mail di Jolanda e la leggo distratta presa dai 1000 pensieri ed i 10.000 incastri di questi giorni.
Poi, a scoppio ritardato realizzo.
"Urka! Il momcamp il 5 giugno!"
Io sono libera.
Fortunosamente libera perchè sarebbe stato il mio week end.
Per uno scambio che mi ha visto impegnata per due fine settimana consecutivamente, però, è diventato il suo.
Non ci posso credere!

Ricordo ancora quanto mi sarebbe piaciuto partecipare lo scorso anno.
Conoscere un pò di quelle persone che scrivevano in quei commentatissimi blog.
Quelli che andavo a leggere sperando che anche il mio un giorno sarebbe stato seguito allo stesso modo.
Beh, non è avvenuto.
Il mio non è un blog commentatissimo.
E, siccome non guardo mai nemmeno mai il counter a fondo pagina, non saprei nemmeno dire se è seguitissimo.

In fondo non mi interessa.
Qui mi sento a casa.
Riesco a tirare fuori me stessa.
Senza vergognarmene (anche se ogni tanto forse un pò dovrei :-) ).
Mi spiace solo che il tempo, diventato super tiranno, mi impedisca di bazzicare qua e là come facevo una volta.
Tra "amiche" di vecchia data.
Pronta a trovarne di nuove.

Beh, l'anno scorso il momcamp coincideva con il compleanno de "la m."
Scusate passatemi il termine.
Ero stata sottoposta ad una fatica immane.
"Lui" aveva voluto festeggiare in campeggio.
Avevo dovuto preparare il tutto a casa.
Confezionarlo in modo da poterlo facilmente trasportare.
La sera prima ero rimasta sveglia fino all'una di notte per decorare la cialda per la "sua" torta di compleanno.
E mentre io disegnavo e coloravo "Lui" se la spassava con la sua "bella"!!
Non ci devo pensare perchè mi vengono proprio i nervi!!!

Quest'anno invece non ho impegni di nessun genere!!

Sabato 5 giugno prenderò il mio bel treno.
Andrò a Milano e parteciperò al momcamp.
Per questa prima volta solo da spettatrice.
Poi nel futuro si vedrà.

Voi cheffate?
Ci conosciamo?
Se volete potete iscrivervi qui

Lunedì

Vi ringrazio per i vostri pensieri.
Per quelli scritti qui.
E per quelli ricevuti in privato o su fb.
Mi hanno dato forza.
Mi hanno fatto piangere.
Mi hanno fatto sentire coccolata e meno sola (visto e considerato che mia madre invece se n'è completamente dimenticata e io nemmeno mi sono affaticata a ricordarglielo evitando di subire la finta scena della mamma afflitta. D'altro canto si sa, le mie sofferenze sono ben poca cosa rispetto ai suoi drammi ....vabbè...lasciamo perdere!!)

Lunedì mattina sono andata a correre con un'amica.
Ho pianto singhiozzando per la strada mentre tornavo a casa da sola.
Lentamente mi sono preparata e sono andata a prendere l'autobus che mi avrebbe lasciato di fronte al tribunale.
Da lì tutto molto veloce.
La chiamata della segretaria.
La compilazione con i nostri dati nell'ennesimo modulo.
L'ingresso nell'ufficio del giudice.
"Volete ancora separarvi?"
Domanda di rito con il sorriso sulle labbra.
"Ti pare che se non volevamo ancora separarci stavamo qui di fronte a te?" penso, ma mi limito ad annuire.
La lettura delle condizioni da noi scritte e firmate.
"Siete d'accordo?"
"Ci prensentiamo senza un legale, le condizioni le abbiamo scritte noi. Ma ti sembra che siamo così cretini da portare una cosa per la quale non siamo d'accordo?!?!" Ma tutte 'ste domande idiote non te le puoi risparmiare?" Penso di nuovo, ma come prima ovviamente mi limito ad annuire.
"Mettete le vostre firme su questi due fogli .... perfetto. Tra un mese potete venire a ritirare la documentazione relativa alla separazione. Tra tre anni potrete chiedere il divorzio, ma a quel punto dovrete necessariamente essere rappresentati da un legale".
" Da un avvoltoio vorrà dire. Visti nel loro ambiente naturale sembrano proprio quello che sono: delle iene sanguisughe!!".
Li salutiamo.
Il giudice e la sua segretaria.
Noi usciamo e lei esce per chiamare un'altra coppia in via di separazione.
Via uno sotto l'altro.
Cinque minuti a testa...forse anche meno.

Tutto veloce.
Tutto formale.
Nessuno spazio alle emozioni che sono state vissute prima.

Siamo usciti da lì.
Siamo andati a mangiare un boccone insieme.
Senza più toccare l'argomento.
Tranquilli, come se nulla fosse successo.
Senza sforzo, perchè veramente sembrava che nulla fosse realmente successo...
Poi mi ha riaccompagnato a casa dove, con un mal di testa che mi ha accompagnato finchè non mi sono addormentata la sera, ho sistemato un pò casa, programmato la settimana ricca di impegni e risposto agli sms di chi mi chiedeva com'era andata.
A tutti la stessa risposta.
"Bene. Se non faccio mente locale pare che non sia cambiato nulla rispetto a ieri".
Eppure qualcosa è cambiato e so che il mio inconscio ne è consapevole perchè in questa settimana ricca di impegni sento il mio corpo correre, mentre la mia mente fluttua in una sorta di bolla.
Leggermente distaccata, un pò triste, un pò stanca, un pò sotto shock.
Sento le mie gambe pesanti nella corsa.
E sono certa che non troverei sollievo nemmeno nella piscina.
Non sono giù.
Non sono su.
Sono in una sorta di apatia emotiva che non mi appartiene e che mi lascia perlessa.
Rimango in attesa di capire dove mi porterà tutto ciò.
E mentre aspetto che qualcosa accada mi lascio trascinare dagli eventi di questa settimana nell'attesa che venga la prossima per tirare un pò il fiato ... forse!
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