domenica 30 maggio 2010

Ça y est

Ci siamo.
Cioè ci siamo quasi.
Domani è THE DAY!
Quello in cui tutto diventa ufficiale.
Il momento che, fino a qualche tempo fa, consideravo quello della liberazione.
Quando rabbia e delusione erano i sentimenti predominanti.
Allora volevo solo disfarmi di quell'uomo con cui avevo condiviso 15 anni della mia vita di cui 10 "nel bene o nel male".

Ora questi sentimenti sono passati.
Con loro anche molti altri presenti in quello stesso periodo.
Primo tra tutti la paura di non farcela.
Ora non ho più bisogno di ripetermi in continuazione "Io valgo".
Semplicemente lo so.
Me lo sono dimostrato in ogni sfida che ho affrontato.
Con le lacrime e con il panico, all'inizio.
Con il sorriso radioso di chi è consapevole di stare superando ad uno ad uno molti dei suoi limiti, ora.
Sono fiera di me.
Della donna che sono.
Che sono diventata.
Anzi che era già dentro di me.
Bozzolo in attesa di aprirsi per far uscire la farfalla in esso racchiusa.

Però...
Ora che i rapporti sono pacifici.
Ora che stargli vicino e parlargli mi sembra cosa normale.
Ora che riesco anche a raccontargli ciò che combino come e più che ad un amico.
Ora che posso accettare il suo aiuto nei lavori di bricolage più complicati perchè non ho nulla da dimostrargli.
Ora che LUI rispetta me come essere pensante e non più come appendice di se stesso.
Ora che riesco a guardare al passato come fonte di qualcosa che, comunque mi ha dato e non solo mi ha tolto.
Beh, ORA il THE DAY rappresenta quello che in effetti è.
La fine di un rapporto.
Di un percorso insieme.
Arido alla fine, ma ricco all'inizio.
Che ci ha dato tanto e non solo tre splendide figlie.
Che ci ha fatto crescere insieme in questi lunghissimi anni.
ORA questo THE DAY fa male, in qualche modo.

Sono consapevole che, ORA, il nostro rapporto si è modificato e potrà essere altrettanto speciale anche se diverso.
Mi rendo conto di essere la principale artefice di tutto ciò (ma anche lui, nel suo piccolo, ha fatto la sua parte soprattutto dal punto di vista economico).
Avrei potuto comportarmi in modo ben diverso.
Avrei potuto fare "la stronza".
Ho deciso di non farlo per il bene di tutti.
Perchè non era il mio obiettivo.
Perchè in qualche modo sapevo che tutto ciò non avrebbe portato a nulla di buono.
Ho fatto bene.
E so che, anche se non l'ammetterà mai, se ne rende conto anche lui...

Ieri ho dovuto ricopiare le condizioni della separazione.
Le ho dovute rileggere ed in parte modificare sulla base di ciò che è mutato in questi mesi.
Ho sentito fare capolino in me una sorta di malumore.
E' quello che voglio.
Non tornerei indietro.
Non lo rivorrei come marito, nè come fidanzato.
Non lo amo più.
Ma ....

Ho accompagnato le mie trebimbe dalla nonna che le ha invitate a dormire alleggerendomi di questo secondo we di fila con loro.
Contro la mia reale volontà sono andata a correre.
Ho percorso tutto il mio tragitto con le gambe pesanti.
Facendo uno sforzo enorme per terminarlo.
Sono tornata a casa nè ricaricata nè scaricata.
Ho avuto bisogno di "stordirmi" in una nottata piena di musica con le mie amiche discotecare.
Sono stata bene.
Mi sono divertita.
Ma non mi sono nè scaricata nè ricaricata.
Sono in una sorta di stand by nell'attesa che arrivi domani a formalizzarci.
E mentre ci penso già sento che le lacrime di arrampicano verso gli occhi.

Ça y est!
E nella mia mente un pò contorta tutto sembra ancora molto lontano e contemporaneamente troppo vicino.
Pensatemi, se volete.

mercoledì 26 maggio 2010

Capricorno

"Sai cosa dicono del capricorno?"
Mi ha detto ieri la mia amica cartolaia.
"No, cosa?"

"Che abbiamo la parte superiore della capra per arrampicarci sulle vette più alte e la parte inferiore da pesce per inabissarci negli abissi più profondi. Noi capricorno o siamo in alto o siamo in basso. Non conosciamo vie di mezzo".

Ci penso.
E' vero!
Ogni tanto vorrei fermarmi un pò in pianura, ma ... o sono in alto o sono in basso...non c'è niente da fare!

Poi, ad un certo punto realizzo:
quando sono serena e in equilibrio sento la necessità di andare a correre...sono capra, ho bisogno del contatto con la terra.
Le mie gambe sono forti ed agili.
Le mie spalle dritte, la mia falcata ampia.
Non sento la fatica.
La corsa mi scarica, mi carica e mi rigenera.

Ma quando sono triste, disperata e scendo negli abissi più profondi correre è troppo faticoso.
Le mie gambe sono pesanti.
Il mio pensiero cupo e stanco
Il mio fisico e la mia mente cercano la leggerezza.
Ho bisogno di galleggiare nell'acqua...sono pesce e posso solo andare in piscina a nuotare.

Non ho mai creduto molto ad oroscopi e segni zodiacali.
Ma questa coincidenza è talmente lampante ed illuminante che posso solo pensare ...
"Sono proprio un capricorno!"

lunedì 24 maggio 2010

Intervista

Volevo segnalarvi l'intervista che è stata pubblicata su di me sul sito bravi bimbi.
Chi non avesse di meglio da fare per 10 minuti può andarsela a leggere :-)
Apprezzerò lo sforzo di chi lo farà e capirò chi invece se ne asterrà ... tanto non lo posso sapere :-D

sabato 22 maggio 2010

Sono tornata

Ciao!!
Io, bambine ...tutto ok...
Prese tra 1000 corse tra feste di compleanno, feste di fine anno, saggi di ginnastica, merende da preparare, mamma che non se la sa cavare ...
Insomma la solita routine :-D
Ho avuto probelmi con la connessione e non ho potuto collegarmi se non per quel poco che mi consente il cellulare.
Nei prossimi giorni provvederò a fare un breve riassunto delle puntate precedenti perchè di cose ne sono successe davvero molte e soprattutto interessanti.
Prometto che sarà breve :-)
Nel frattempo ringrazio tutte coloro che mi hanno scritto personalmente preoccupate per questo insolito silenzio ;-)
A presto!

mercoledì 12 maggio 2010

Sai chi è questo?

Oggi pomeriggio vado a trovare i miei genitori.

"Come stai?"- mi chiede mio papà con lo sguardo un pò intorpidito dal divano su cui è seduto.
"Bene, papà, tutto bene".
"E le bambine?"
"Stanno bene, sono a scuola"- mento. Non ho voglia di aprire il capitolo separazione per quanto lui sia sempre stato dalla mia per quel poco che è stato ancora lucido da capire ciò che stava avvenendo.
"E con i soldi? Ce la fai?"
"Ma sì papà, non ti preoccupare"....

Dopo circa mezz'oretta insiste per leggermi la sua cartella clinica.
Seduti sul divano si ostina a tenere gli occhiali che usa per guardare la TV, con i quali ovviamente non riesce a leggere e a causa dei quali deve farsi portare la lente di ingrandimento.
Il nuovo Sherlock Holmes inizia la lettura.
Ripete, senza accorgersene, interi paragrafi.
Addirittura finita una pagina la ricomincia.
Non salta nemmeno tutti i valori di sigle incomprensibili per noi comuni mortali.
Mi viene quasi da piangere a vedere quell'uomo dall'intelligenza viva, dall'ampia cultura, dal carattere dominante spegnersi così lentamente.
Perdendo la sua dignità.
Diventando un peso difficile da gestire per chi gli sta intorno.

Dopo qualche tempo arriva la ragazza che si fermerà con loro fino a dopo cena.
"Lo sai chi è questo?"- le chiede indicando me.
"E' un dottorino da 4 soldi- continua senza aspettare risposta- devi fare attenzione a come lo guardi perchè altrimenti ti chiude in manicomio".
Spero che stia scherzando anche se non ne sono proprio certa.
In ogni caso sto al gioco, anche perchè non ho alternative.
Un uomo nel suo stato non si può contraddire!!

Dopo un pò mi alzo e cambio stanza.
Sono un pò stanca e inizio a percepire un pò di ostilità nelle sue frasi.
Ho paura di fare più male che bene a rimanere e quindi dopo poco decido di andarmene.

"Finalmente!- dice lui- mi dava proprio un pò fastidio!"
"Sai perchè?"- chiede a mia mamma
"E' il figlio del custode che viene a farsi gli affari nostri!!!"- conclude

Ora: va bene che ho perso insieme ai chili ogni tipo di curva, va bene essere scambiata per un'altra persona, ma addirittura per un maschio .... noooooo :-(

martedì 11 maggio 2010

Blu o rosa?

Qualche giorno fa ho affittato il film "Avatar".

Tanto guardo la TV che mi sono ritrovata a doverlo vedere oggi a puntate mentre stiravo perchè al massimo domani mattina entro le 9 lo devo restituire.
Ciò non toglie che mi sia piaciuto e che sia ugualmente riuscita a piangere ... non ho parole :-S
Comunque...

"Quo dice che l'ha visto da F.- mi dice Qui mentre andiamo a ginnastica nuovamente da sole- dice che poi si baciano e diventano blu"

"Sono già blu" rispondo io.
"Ah, allora sono blu si baciano e diventano rosa?" :-O

Dovrò proporlo al regista quando faranno la seconda parte, chissà, magari potrebbe anche apprezzare ;-)

domenica 9 maggio 2010

Angeli e amore

"... L'amore è un mistero per l'uomo, ma non per gli angeli che conoscono le vie del cuore. L'amore è un cammino che gli angeli aiutano a percorrere. Composto da discese, pianure, colline e anche ripide montagne. E' necessario che l'uomo percorra tutte queste vie per arrivare a conoscere se stesso, il proprio cuore e incontrare la sua anima ... Quando conoscerà la sua anima incontrerà l'amore." (Anna Fermi. "Ho incontrato il mio angelo")

venerdì 7 maggio 2010

Qui, la psicomotricità e la gonna

"Mamma posso mettere la gonna con le calze lunghe?" Mi chiede Qua questa mattina.
"Certo amore. Vai a prenderla nell'armadio".

"Maaammmmaaaa!- esclama Qui- ma non può mettere la gonna!"

"Perchè?"- chiedo io un pò basita.

"Ma oggi a scuola non ha psicomotricità?"

Oddio è vero, ne avevo perso un pezzo!! :-S

mercoledì 5 maggio 2010

Indietro

Improvvisamente mi sembra di essere ripiombata indietro.
Tutto ciò che faccio mi sembra assurdo ed inutile, il tentativo di rimepire degli spazi vuoti che non possono essere riempiti perchè si trovano dentro di me.
Ho perso l'equilibrio che mi sembrava di aver trovato.
Piango, piango e piango ancora disperatamente mentre la mia mente cerca di aggrapparsi a qualsiasi cosa pur di portarmi lontano.
Non ci riesce.
Sono così.
In grado di pensare a 10 cose simultaneamente.
E' una delle mie caratteristiche.
E così penso.
Penso che mi fa male sentire Quo che parla in continuazione di "lei", quasi più di "lui".
Sì, è vero. Io sono sempre la loro mamma, ma "lei" fa loro i regali che io non riesco a fare, "lei" mette loro lo smalto, "lei" arriccia loro i capelli, "lei" raccoglie nei prati i fiori e poi li confeziona in modo che loro me li possano portare a casa. "Lei" è bella, "lei" cucina bene, "lei" viene a casa di papà, loro vanno a casa di "lei"....
"AVEVAMO SEGNATO UN'ALTRA COSA SULLE CARTE IN TRIBUNALE!!!"
Vorrei urlare.
"LE VEDI 2 WE NEL MESE!!4 GIORNI!!NON PUOI STARE DA SOLO CON LORO????!!!"
E' inutile.
"Lui" non vede il male che questo mi fa.
"Lui" non capisce.
Se anche vede e capisce a "lui" non interessa perchè io sono niente e niente sono i miei sentimenti.
Vorrei far intervenire l'avvocato e poi penso a loro.
Loro che sono sempre al primo posto.
Loro che oramai considerano "lei" come una presenza normale e che non capirebbero.
Penso che sono serene così e che io me ne devo fare una ragione.
Che devo stare al mio posto.
In prospettiva.
Per il loro bene.
"Sei tu la loro mamma" mi dicono tutti.
Tutti saggi.
Tutte belle parole.
Qualcuno di coloro che me le dice però ha mai provato che cosa questo significhi veramente?
Anche di me parleranno tanto quanto parlano di "lei" con me?
O io sono scontata?
O io sono quella rompiballe che detta le regole?
Che spesso è schizzata?
E Io sarò in grado di trovare qualcuno che riempie la mia vita come "lui" ha fatto con la sua?
O rimarrò sul bordo della strada a guardare come piano piano "lei" se le porta via creando la nuova "famiglia felice" con i regali, con i fiori portati a quella poveretta che cerca di riempire le sue giornate con le amiche, con il cinema, con le merende, con la corsa e le discoteche?
Stupida che sono!!
Tra poco la scuola sarà finita.
E tra poco dovrò prendere la roulotte e trasferirmi per 3 lunghe settimane a Mergozzo.
Non ci voglio andare.
Non ci voglio andare nella sua roulotte.
Non ci voglio andare in quel campeggio al lago che amavo tanto, ma che è pieno di ricordi.
Non ci voglio andare, ma ho prenotato l'anno scorso e non posso non andarci.
Se solo "lui" allora avesse avuto il buon senso di fermarmi.
"Lui" che sapeva di non amarmi più.
"Lui" che nella sua vita aveva già "lei".
Oggi sarei libera di scegliere che cosa fare delle mie vacanze con le mie figlie.
E ad agosto, quando loro saranno via, lontane da me per 15 lunghissimi giorni.
Che cosa ne farò di me?
Rimarrò da sola come un cane con i miei genitori come unica compagnia?
Con mia madre che così sarà contenta perchè finalmente farò la suora di clausura a casa?
Riempiendo le mie giornate con i lavori di casa rimasti in sospeso?
Con la corsa sul lungo fiume?
Forse mi farà bene.
Forse per allora avrò un nuovo equilibrio e ne sarò contenta.
Forse saranno cambiate le cose ed avrò un gruppo di amici misti con cui trascorrere l'estate.
Forse, ma ora mi sento questo mondo andare avanti mentre io, spettatrice, rimango ferma a guardarlo, sola con le mie lacrime!
E mi sembra di essere tornata indietro.
Nel mondo in cui regna solo tristezza e disperazione.
Quello dal quale pensavo di essere uscita e nel quale invece sono ripiombata a piè pari.
E questo mi fa stare male quasi più di prima.
Altro che forza.
Altro che esempio.
Mi sento solo una povera illusa.
Stupida.
E sola.

Donne in rinascita

Io l'ho trovato bellissimo e veritiero.


lunedì 3 maggio 2010

Ah, la mamma!!

Ieri :
"Come sei carina. Tutta truccata. Hai il viso più disteso. Ti trovo proprio bene."
"Sì mamma, in effetti mi sento meglio"
....
"Ah però! Certo che ti sei ripresa in fretta!"

... :-S ...

Ah la mamma!!Meno male che ce n'è una sola!!

sabato 1 maggio 2010

You are beautiful

Questa è la mia canzone di oggi.
Perchè ci sono risacche che stagnano dentro di te anche se la tua mente è occupata.
Perchè forse ci sono giorni in cui non riesci a reagire e vuoi solo farti trasportare...
Forse questo è solo uno di quelli perchè non di può essere Tomb Raider sempre!


Precisazione sul post di ieri

Ho avuto una nottata turbolenta.
Con mille risvegli ed un sonno agitato.
Ma oramai questo è all'ordine del giorno.
Ho deciso di alzarmi e di mettermi al lavoro visto che è ancora parecchio, ma prima volevo fare due precisazioni circa il post di ieri sera.

E' vero i miei ormoni sono impazziti e reclamano il loro diritto a "spassarsela".
Sono in una fase difficile della vita, di passaggio.
A 40 anni ci si sente ancora giovani, ma si ha la netta sensazione che questa ci stia sfuggendo.
Non si vorrebbero perdere occasioni.
Pochi anni in più o in meno generano profonde differenze.
Questo lo vedo con le numerose amiche che, ahimè, si sono separate in quest'ultimo anno.
Io credo di trovarmi all'incirca a metà strada.

Detto questo:
Le mie frequentazioni sono tutte ed esclusivamente al femminile.
Questo è il mondo che mi circonda: nonne, tate, mamme.
Un mondo che fino a poco fa mi era sufficiente, ma che ora mi sta un pò stretto.

Quando affermo che vorrei sciogliermi in un abbraccio per potermi sentire bellissima non parlo dell'abbraccio di un amante.
Non sono alla ricerca di un trombamico o di un "amico".
Un uomo ha comunque un fluido diverso.
Diversa è la conversazione che puoi fare con lui.
Diverso è il suo tipo di abbraccio.
Diverso è il suo modo di consolarti o di farti vedere le cose.
Diverso è il modo in cui tu ti senti quando ne sei in compagnia.
Diverso è anche il tuo atteggiamento ed il tuo modo di percepirti.

Quando dico che mi manca il corteggiamento virtuale di quel menestrello piombato per caso nella mia vita, ma che non mi basterebbe, è vero.
Io non ho bisogno di un gioco, ma di fisicità, di realtà.

La mia vita è stata sovvertita e rivoluzionata nel giro di pochi mesi.
La mia stabilità è aleatoria e precaria.

Il lavoro è in grado di piombarmi addosso a momenti alterni senza nessun preavviso.
Va bene così, ma è comunque faticoso.
La mia famiglia di origine è assente ed è fonte di preoccupazioni.
La fiducia nei confronti dell'altro sesso è ai minimi storici.
In tutto questo ho bisogno di certezze.
Di realtà.
Il virtuale non mi basta.
Ho bisogno di poter guardare una persona negli occhi, di vederle il volto.
Di capire cosa sta facendo.
Di sentire quel fluido che scorre tra me e lei.
Anche se si tratta solo di amicizia.
Anche se si tratta di accettare civettuosamente una lusinga che sai non avere nessun fine ultimo.
Semplicemente per il piacere di essertela sentita fare.
Semplicemente perchè hai bisogno di sentirti ancora donna.
Semplicemente perchè hai bisogno di sapere che piaci ancora e non solo a te stessa.
Di non essere invisibile!
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