venerdì 30 aprile 2010

Mancamento

Mi sono svegliata questa mattina ricordando esattamente il sogno che stavo facendo e le sensazioni che stavo provando.
Significativo, direi, visto il sogno in questione.
Significativo soprattutto perchè non ricordo l'ultima volta che ho ricordato un sogno ... scusate il gioco di parole :-)

Ne ho parlato con la mia amica durante la pausa caffè del dopo "holasciatotuttelebimbeascuolafinalmente" ridendo e prendendo in giro da sola i miei ormoni impazziti ed evidentemente anche un pò insoddisfatti visto che il "salto della quaglia" tra un pò festeggerà un anno! :-O

Sono tornata a casa e, nel silenzio rotto solo dalla musica in sottofondo, ho iniziato a preparare la mia ennesima merenda del mese ... direi fortunatamente.

Farina, sale, lievito, riposo...
Farina, zucchero, uova, forno....
Impasto lievitato. teglia, condimento, forno
Mattarello, tagliere ...
Lavo, cuocio, cucino, sistemo.

Assolutamente calma, assolutamente serena, assolutamente concentrata.
Su ciò che ho da fare adesso.
Su ciò che devo rimandare a domani.
Su ciò che devo preparare all'ultimo secondo domenica mattina.

Quando ho finito in cucina vado a preparare la borsa delle bimbe.
I vestiti per la festa alla quale andranno domenica pomeriggio con il papà.
Il pacchetto per il regalo di compleanno per la festeggiata.
Un pò di pantaloncini in esubero emersi dal cambio di stagione.

Vado a prendere Qui a scuola mentre Quo e Qua vanno da un'amichetta e verranno recuperate da lui per andare direttamente a casa sua dopo cena.

Con la mia bimba grande andiamo a prendere l'autobus e chiacchieriamo godendoci quei momenti di tranquillità senza le sorelle tra i piedi.
Serene, ci abbracciamo, ci coccoliamo, ce la contiamo.
Arriviamo a ginnastica.
E' presto.
Andiamo sulla balconata a vedere cosa succede sotto e lì lo vedo...

Appeso ad una fune.
Addominali tesi.
Capelli scuri, un pò lunghi, un pò ricci.
Spalle larghe e vita stretta.
Barba un pò incolta.
Peli sotto le ascelle .... ragazze quando l'ormone parte nulla passa inosservato ;-)

Ho un mancamento ....
Lovogliolovogliolovoglio!!!
Ne voglio uno così.
Atletico.
Che sprizza testosterone da ogni poro del suo corpo.
Giovane ....

Giovane sì! Cavolo avrà 25 anni ...
Li avrà?

"Mamma! Ci andiamo a cambiare?!"- mi dice ad un certo punto Qui inconsapevole dei miei pensieri "impuri", risvegliandomi dalla trance nella quale sono caduta.

"Sì amore. Vuoi mica cambiarti quiiiii?!" le chiedo speranzosa ...

Ovviamente vuole andare nello spogliatoio :-S
Quando inizia la lezione torno sulla balconata.

Lo osservo.
Mentre volteggia sulla fune.
Mentre si ferma a mezz'aria perfettamente disteso nel nulla.
Tendendo ogni singolo muscolo.
Non riesco a definire bene i lineamenti del viso ...
Ha importanza? :-D

Lo osservo e penso a quanto a volte mi senta incompleta nella mia completezza.
A quanto mi manchino quei "Sei bellissima" ricevuti via mail una volta alla settimana che mi facevano andare da più a meno 1000 nel giro di 30 secondi; a quei "Ciao Princy" e a quanto a volte vorrei ancora riceverli anche se so che se così fosse sarei comunque insoddisfatta perchè non mi basterebbero come non mi bastavano allora.
Penso ai buoni consigli delle amiche che però hanno la loro vita stabile, le loro certezze; che non devono rimettersi in gioco a 40 anni con una ferita che si rimarginerà, ma che lascerà comunque un segno indelebile.
Penso alla mia faccia stropicciata dagli anni, dalla magrezza, dalla stanchezza e dalle preoccupazioni.
Penso a quelle varici nelle gambe, regalo delle mie tre gravidanze.
Penso al mio corpo agile e snello, al mio sentirmi giovane dentro, alla cura di me...
Penso a quelle parole di Maria Finn "Non appena vedono le tue gambe alla luce del giorno si rendono conto di quanti anni hai davvero".
Penso a quanto mi piacerebbe potermi sciogliere in un abbraccio per potermi sentire veramente bellissima, donna di fronte ad una persona che mi guarda e con la quale ridere.
Penso a quanto mi senta in gabbia circondata da fiumi di mamme, nonne e tate.
A come mi piacerebbe avere degli amici maschi per il solo gusto di averli.
A com'è possibile che una giornata che era partita tanto serenamente possa aver preso una piega di questo tipo nel giro di un secondo.

E mentre penso e guardo quel giovane ragazzo che si allena, che ride e scherza con i suoi coetanei dal mio viso impercettibile esce il mio dolore.
Quasi non mi rendo nemmeno conto delle lacrime che stanno rigando il mio viso su quella balconata.
Le nascondo ed indifferente le asciugo con le mani.
Più tardi aull'autobus stracolmo di gente, nel caos cittadino vorrei urlare tutta la mia rabbia.

Non posso ovviamente!
Posso solo aspettare che la mia nana vada via felice per il suo we con il papà.
Abbracciarla, baciarla, riabbracciarla, ribaciarla dirle "Ti voglio bene" un'infinità di volte e poi chiudere la porta di casa per lasciare libero sfogo alle mie lacrime ed ai miei pensieri.

Domani sarà un altro giorno.
La mia merenda sarà lì ad aspettarmi ed ad occupare la mia mente.
La corsa che oggi non ho fatto probabilmente metterà in circolo le endorfine e con loro tornerà il buon umore.
La serata con l'amica mi farà ritornare un pò adolescente.

Ma ora, in questo momento, penso che questa sofferenza a volte è proprio un pò ingiusta!!

giovedì 29 aprile 2010

Tango

La prima volta che ho pensato al tango ero a pranzo con un'amica.
"Potrebbe essere un modo per conoscere gente nuova" -Le avevo detto di fronte ad un piatto di cous cous.
Era quasi un mese e mezzo fa.

Il menestrello che virtualmente ed improvvisamente era piombato nella mia vita aveva già aperto il vaso di pandora risvegliando in me la voglia di rimettermi in gioco e la volontà di uscire dal mio "guscetto-famiglia" per guardarmi intorno come individuo a sè, come donna.
Mi scriveva più o meno una volta alla settimana tenendomi in una sorta di limbo, facendomi sentire sulle montagne russe ed occupando tutti i miei pensieri, impedendomi di concentrarmi su qualcosa di diverso da lui persino mentre attraversavo la strada!
Doveva ancora arrivare il tempo della paranoia.
Quello in cui, forse, mi sono giocata la possibilità di conoscerlo dal vivo ... ammesso che lui ne abbia mai avuto l'intenzione.

Sono una fatalista.
Tutto ciò che è avvenuto nei tempi e nei modi ha avuto il suo senso ed è andata bene così.

Dopo quella volta non ho più tanto pensato al corso.
Mi sono buttata "dentro" me stessa.
Patendo a volte la presenza delle bambine che "disturbavano" i miei pensieri ed il mio cammino verso la riconquista di "me" (quanti sensi di colpa per questo!!).

Circa tre settimane fa la mia quasi ex-cognata mi ha regalato qualche seduta da una shatzuka (una massaggiatrice di shatzu).
Il menestrello stava svanendo dalla mia posta elettronica.
Questo mi deprimeva un pò, ma mi evitava di passare da più a meno 1000 nel giro di 30 secondi.
Iniziavo a sentirmi meglio.
Stavo per salutare le sigarette.
Per mettermi a correre.
Per limitare la cioccolata a fronte di un'alimentazione più equilibrata.
Per ritrovare il piacere di trascorrere il tempo con le mie figlie e di godere dei loro abbracci.
Per tornare alla mia passione per la cucina.

E' stato lunedì scorso, durante l'ultimo massaggio, che le ho parlato del tango.
"Ho pensato che potrebbe farmi bene. Aiutarmi a superare i miei limiti" - le ho detto.
"Ti farebbe bene- mi ha risposto lei- hai una parte maschile predominante e dovendoti rimettere nelle mani di un'altra persona dovresti per forza far emergere la tua parte femminile lasciandoti condurre."

Ieri mentre i miei pensieri vagavano liberi nel sottofondo musicale delle mie orecchie.
Con le spalle che ondeggiavano e le gambe che sostenevano una corsa sempre più prolungata e decisa.
Meditavo su alcune frasi lette nel libro di Maria Finn "Amore tango":

"Una simile intimità mi infastidiva (...) il trovarmi così vicino ad uno sconosciuto mi metteva troppo a disagio"
"Ho iniziato a ballare il tango per sapere come trovare un equilibrio con un'altra persona"
"Stai imparando a fidarti di nuovo. Ecco perchè avevi bisogno del tango argentino"

Mi sono chiesta come mai per me quest'avventura sta diventando tanto importante.
Sono sempre stata una persona il cui spazio vitale è di fondamentale importanza.
Che non permette a nessuno di avvicinarsi oltre ad una certa misura.
Che ha bisogno di gestire i giochi, di avere tutto sotto controllo.
Che ha difficoltà a rapportarsi con l'altro sesso a causa di un'educazione molto vittoriana secondo la quale anche il solo pensare ti rende una poco di buono.

Il tango è la sovversione di tutto ciò che sono.
Sento che è il modo per trovare un reale equilibrio.
Per rendere perfettamente funzionanti i miei 7 chakra.
Per fare pace con gli uomini.
Per imparare ad essere autonoma, ma non completamente indipendente.
Per incominciare a rispettare e ad accettare le dinamiche di gruppo.
Di sentirmi donna senza per questo sentirmi in colpa.
Per liberarmi.

Il mio nome significa "domus", padrona.
E fino ad ora essere padrona di me è stato il mio punto di forza.
La corazza che mi ha protetto dalla sofferenza.
Da quella del mio passato di bambina.
Da quella di adesso.

Forse il mio essere "domus" è stato in parte causa della situazione nella quale mi ritrovo oggi.
E forse ora è il momento di cambiare.

martedì 27 aprile 2010

Fetent insaid

Ieri sera Quo cambia il pigiama della sera prima perchè le è diventato piccolo e le stringe.
Nel cassetto scova la camicia da notte frutto dell'ennesima puntata dell'eterno cambio di stagione...
Quando la vede Qua, che si cambierebbe almeno 150.000 volte al giorno, inizia una pantomima di pianti e scene per potersi cambiare anche lei.
Non mi smuovo dalla mia posizione!
Il risultato è che va a dormire prima delle sorelle e senza bacio della buona notte...
Quando è troppo è troppo e non può sempre averle tutte vinte!

Questa mattina sveglio le nane per andare a scuola.
Un abbraccio e un bacino mentre scendono dal letto.
Qua mi si butta addosso e, come tutte le mattine, mi chiede di portarla in braccio fino in cucina.
Mentre la faccio scendere la mano mi scivola sul suo sedere.
"Uhmm mi sembra bagnata"- penso.
"Qua ti sei fatta la pipì addosso?"
"No" mi risponde lei mentre la tasto per sentire se i pantaloni sono bagnati in altri punti.

"Eh sì che l'hai fatta ... l'hai fatto apposta?" le chiedo sapendo che, quelle rarissime volte in cui accade, è sempre per ripicca nei miei confronti.
"- mi dice lei- adesso posso mettere la camicia da notte?"

Io sarò anche Tomb Raider, ma lei è veramente "fetent insaid"!!

domenica 25 aprile 2010

Nave

Ci sono giornate come queste in cui mi sento come una nave enorme che viaggia a velocità da crociera in acque tranquille.
Ci sono giornate come queste in cui mi godo la mia pace interiore, tiro il fiato e risparmio le energie per quando mi ritroverò di nuovo zattera nel mare in tempesta sperando che questo accada il più tardi possibile.
Ci sono giornate come queste in cui tutto sembra sospeso in una bolla, quasi irreale.
Senza che apparentemente nulla di significativo sia accaduto, per il solo fatto di esistere.
Ci sono giornate come queste in cui mi sento forte e stabile.
Mamma sopra ogni cosa!

Questa la dedico a tutte noi.
Buona domenica.

giovedì 22 aprile 2010

Come la corsa

Ho deciso di rispondere al commento di tea su "Forza "con un piccolo post.

Quando vado a correre noto che ognuno ha il suo stile e la sua velocità.
C'è chi è impettito.
Chi tutto sciancato.
Chi cammina a passo veloce.
Chi invece è un razzo dall'inizio alla fine.
Perchè poco importa il modo.
La cosa fondamentale è il traguardo.

Allo stesso modo quella che per me rappresenta la "forza" interiore per altri può avere un altro nome.
Non ha importanza come la si chiama.
L'importante è sapere che esiste.
Crederci.
L'importante è, come quando si fa jogging, raggiungere i propri obiettivi a piccoli passi.
Velocemente o lentamente a seconda di come ci si sente e di come si riesce.

Piano piano ci si renderà conto che la strada percorsa aumenterà ogni volta un pochino e che il nostro passo diventerà ogni volta più sicuro, più cadenzato.
Che troveremo il nostro stile e la nostra velocità.
I nostri piccoli successi saranno uno stimolo a proseguire e la loro somma porterà al traguardo finale che è, e qui credo di poter parlare a nome di tutte, la serenità!!

mercoledì 21 aprile 2010

Forza

"Sei una persona forte".

Quante volte mi sono sentita dire queste parole.
Quante volte me le sono dette e ripetute io stessa.
In questo periodo il mio blog sembra essere diventato una riunione di millionaire dedicata a me stessa: "tu vali, tu sei forte, tu ce la farai."
Mi sono chiesta spesso se tutto questo non fosse un tantino eccessivo.
Se alla fine questo blog non risultasse un pò noioso o ripetitivo...

Qualche tempo fa una mia amica mi ha inviato un pensiero da condividere sulla mia bacheca di fb chiedendomi di commentarlo.

La frase in questione era "Ciò che non mi distrugge mi rende più forte."

L'ho lasciata per un pò tra i miei messaggi.
Notandola ogni volta che li aprivo.
Non volevo scrivere nulla di banale.
Sentivo che dovevo aspettare che l'ispirazione mi permettesse di dire qualcosa che valesse la pena essere letto.
Poi, qualche sera fa, finalmente, il mio commento:

Ma la forza non è solo lotta.
E' la capacità di ritrovare sè stesse.
E' la curiosità di riaprirsi alla vita.
E' sentire la musica che suona fuori e dentro di te.
E' accettare la propria tristezza e le proprie lacrime.
E' ritrovare la voglia di ridere dal profondo del tuo cuore.
E' non sentirsi sole MAI.
E' amarsi....felici, serene, LIBERE!

Ed improvvisamente ho capito!
Queste pagine, in questo blog, in questo periodo.
Questo mio percorso ad ostacoli.
Che non è solo il mio percorso.
Ma è il percorso di tutte noi.
Di tutte voi che mi leggete (che coraggio :-) )
E' un percorso di autoapprendimento.

Ho letto bellissime parole di stima nei miei confronti e questo mi fa ovviamente molto, anzi, moltissimo piacere, ma, sono certa di non sbagliare quando dico che, tutte noi possediamo questa forza.
E' solo che non lo sappiamo finchè la vita non ci porta ad utilizzarla.

Se questo messaggio è riuscito ad arrivarvi anche solo in minima parte beh, allora, vuol dire che il mio percorso su questo blog ha raggiunto l'obiettivo.
E io ne sarò veramente contenta!

Questa la dedico a tutte voi:

lunedì 19 aprile 2010

Eravamo 3 amiche al bar

Lo zaino pronto.
Un libro appena iniziato.
Il mio lettore mp bello carico :-)
Crackers per sfamarmi e acqua per dissetarmi.
Una giacca aggiuntiva che non mi servirà perchè se la porto so che non la metterò, ma se non lo faccio la rimpiangerò ;-)

Alle 10.30 sono davanti al binario 13 della stazione Porta Nuova di Torino in attesa che arrivi il treno che mi porterà a Milano.
Due ore di viaggio.
"Dove ci vediamo?" mi chiede wondermamma con un deciso accento milanese mentre sono ormai sul treno da quasi un'ora.
"Arrivo a Milano Centrale alle 13.14. Aspettami" Mi scrive ltrilly
Dopo 5 minuti:
"No!Ho sbagliato!Arriva a Porta Garibaldi"
"Tu puoi scendere lì?"
"Forse sì"
"No. Sono già alla stazione Centrale"
"Ci vediamo al Duomo"

Sono quasi le 14 quando finalmente ci incontriamo tutte sotto il leone in piazza.
"Mandostastoleone ... ?!"
Poverine non sanno che a dare le indicazioni io sono una vera frana :-O

Amiche sconosciute fisicamente.
"Guarda che io sono sorda. Se mi parli e guardi dall'altra parte non ti capisco..."
Ma amiche più di tante amiche perchè il web annulla le distanze.
Perchè un blog ti permette di aprire le porte della tua anima a chi ti legge e ti ascolta veramente.
Perchè una voce e uno sguardo a questo punto rappresentano quasi un dettaglio irrilevante.
E' così che dopo 5 minuti stiamo già chiacchierando come se ci conoscessimo da sempre.
"Guarda che al piano sopra c'era la cameriera che prendeva gli ordini".
"Ma no! Pulisce solo i tavoli!"
"Possiamo salire con questi?"
"Assolutamente no!" Risponde talmente sorridente il ragazzo al banco che per un attimo lo guardo per capire se sta scherzando ...
No, non sta scherzando. :-S

ltrilly e wonder vagano un attimo con cappuccino e caffè in mano alla ricerca di un appoggio.
Lo trovano e mi aggrego.
Sarà un'ora abbondante di chiacchiere.
Di racconti.
Conosciuti e sconosciuti.
Di chi ha vissuto per anni vicino ad un uomo assente.
Di chi una mattina di è svegliata accanto ad un uomo che non riconosceva più.
Di chi ha combattutto ed ora ha solo più voglia di serenità per sè, ma soprattutto per le sue figlie.
Di chi perdonerebbe.
Di chi una volta che ha deciso di voltare pagina non tornerebbe mai indietro.
Di chi si è messa in discussione ancora di recente.
Di tre donne, diverse eppure uguali nella loro forza, nella loro dignità, nella loro voglia di vivere, di amarsi, di amare e di ridere.

Una foto insieme.
Da vere turiste.
"Ho preso il Duomo, va bene?"
"No, no. La faccia pure solo a noi. Semmai per il Duomo ci prendiamo una cartolina"

Un giro alla Feltrinelli da dove nessuna di noi esce a mani vuote.
Un giro, anzi tre su quelli che una volta erano i "gioielli" del toro e che ora invece sono solo un buco scavato dai talloni dei turisti che sperano nella fortuna.
"Dai dai infilati che ti faccio la foto!!"

Con wonder ci salutiamo sulla metropolitana con la promessa di rivederci fisicamente magari anche con le bambine...uhmmmm... :-S
Con ltrilly proseguiamo anche un tratto del viaggio in treno.
Ancora racconti.
Senza paure.
Senza nascondersi.
Senza vergogna.

Perchè le amiche non si giudicano, ma si ascoltano, si capiscono, si sostengono.
Le amiche si trovano sui blog.
Chattano su fb.
E si prendono un caffè insieme a Milano ...

Il mio lettore ha retto alle 4 ore di viaggio.
Il mio libro è quasi finito.
La mia giacca è ovviamente rimasta al suo posto intonsa.
E io mi sento un pò più ricca dentro.

Grazie amiche mie per il bel pomeriggio insieme!

sabato 17 aprile 2010

Quante probabilità?

Sarà che dopo una giornata di "risacca" (cioè un pò triste) il giorno che segue è sempre in risalita.
Sarà che dopo un'uscita serale sono sempre un pò galavanizzata.
Sarà che senza le bambine ritrovo la parte adolescente di me.
Sarà che sono stata tappata in casa per 3 giorni a cucinare.
Sarà quel che sarà, ma oggi giravo a 1000!

Sono andata a dormire ieri sera dopo le 3.
Dopo essere rientrata all'1.30 dalla cena con i compagni di liceo ed essermi intrattenuta in "due" chiacchiere via chat fino a tale ora con la mia ritrovata ed oramai inseparabile (sfortunatamente per lei :-) ) compagna delle elementari.

Questa mattina alle 7.30 ero sveglia e piena di energie.
Mi sono lavata, vestita e siccome non avevo voglia di accendere il PC per ascoltare la musica, lo stereo in cucina mi avrebbe richiesto un volume troppo alto data l'ora e alla radio trasmettono troppa pubblicità, ho deciso di collegare la cassa al lettore mp che mi sono da poco comprata.

Dovete sapere che quando da ragazzina andavano di moda i walkman la mia adorata mamma me l'aveva proibito dicendo che faceva male all'udito ...
Il risultato è che ora che sono tornata adolescente :-D vado in giro con le cuffie nelle orecchie e passo le giornate in cui sono a casa collegata al PC a scegliere la musica da metterci sopra ... diciamo ;-)

Comunque attacco tutto l'ambaradan ed ascolto un pò della mia musica variegata che va dall'house al melodico (lo zecchino d'oro viene riservato per i momenti migliori :-O )
Finisco di prepararmi.
Spengo il lettore.
Me lo metto in tasca insieme alle cuffiette ed esco.
Direzione garage.

Siccome sono piena di energie oggi sfido la sorte!
Anche se il cielo è nuvoloso decido di fare le mie commissioni in bicicletta.

Tiro fuori l'auto.
Tiro fuori la bici.
Rimetto dentro l'auto.
Chiudo il garage.
Infilo le cuffie.
Accendo il lettore.
Parto trionfante :-)
Quattro pedalate e
....
silenzio.

"Avrò toccato qualcosa"

Mi fermo.
Riaccendo.
Riparto.
Il vento mi scorre tra i capelli.
L'aria è frizzante ... anche un pò troppo, ma va bene.
Sono felice!
.....
Silenzio.
Mi sorge un dubbio...
Mi fermo.
Riaccendo.
Riparto.
Silenzio ....

"Ca...o ho scaricato la carica ascoltandolo con 'sta maledetta cassa! Ma non potevo accendermi il PC?!!? :-( "

Vabè.
Mi metto in tasca il mio bel lettore e pedalo nel silenzio.
Intanto sono felice quindi non ho bisogno della musica nelle orecchie ...
diciamo ...
anche se l'avrei tanto voluta
... :-S
...
Vabè...
Faccio i miei giri:
Posta a pagare la bolletta.
Casa dei miei dove mio papà, tornato finalmente a casa, pensa di essere in vacanza a Miami, che io lavori lì, che abbia un fratello che si sta separando e che mia madre sia non si capisce bene chi ... non mi facesse così tanta pena ci sarebbe da ridere ...
Stazione a fare i biglietti per il treno per domani.
In libreria a comprarmi un libro per il viaggio perchè io sono una quarantenne adolescente e quelli seri della Fallaci e di Faletti che mi stanno aspettando intonsi a casa mi stanno troppo stretti... :-D

Torno a casa con i muscoli un pò indolenziti, ma ancora molta energia in corpo.
Metto sotto carica il mio lettore.
Mi mangio un pò di schifezze.
Scelgo ancora un pò di musica da metterci sopra ed intanto mi dedico alla casa che mi sta implorando da giorni ...

Mentre sistemo ripenso all'espressione di mia mamma quando le ho raccontato che domani sarei andata a conoscere delle "amiche" che non ho mai visto, con le quali ci scriviamo al computer e che seguono il mio blog.

"Il tuo cheeeeeeeee?!??!"

E' ovviamente la sua comprensibile domanda.

"Il blog. E' una pagina sul computer dove uno racconta ciò che vuole. Altri ti possono leggere e dire ciò che pensano. Ho trovato delle persone interessanti e domani ne vado a conoscere un paio a Milano."

Decido di sorvolare sull'amica di facebook...potrei non uscirne viva :-S

La sua espressione è eloquente e parla prima che lei dica.

"Non sarà pericoloso?"
"Ma no, mamma. Sono persone come me. Che scrivono le loro cose. Io leggo loro e loro leggono me. Trovo carina l'idea di potersi vedere e scambiare due parole."
"Fai attenzione" mi dice sempre preoccupata.

Mi viene da ridere pensando che se sapesse che cosa ho combinato negli ultimi tempi su fb mi diserederebbe ...
Nulla di grave in realtà , ma lei ha le sue idee e non avrei dubbi circa il suo pensiero ...
Comunque sono tranquilla.
Voi avete la fortuna di non conoscerla.
E tra l'altro non sapete nemmeno i particolari dei miei non gravi pasticci su fb :-)

Sono le 16 quando, finito di pulire e sistemare, dopo aver rimbecillito i vicini con il massimo dei decibel consentiti dalle casse del PC, sento che devo uscire di casa.
Niente, mi devo muovere.
Devo far uscire quest'energia che è dentro di me.
Altrimenti esplodo.

Improvvisamente un lampo di genio:
"VADO A CORRERE!!!!"

Ora, sarà dai tempi dell'università che non corro più.
E' vero, ho un fisico abbastanza atletico.
Sono abituata ad andare in bicletta.
Ho smesso di fumare.
Ma correre.
E poi tutto oggi?
E domani chi mi porta in stazione?
Chi mi aiuta a salire e scendere dal treno?
Chi mi tiene sotto braccio mentre cerco di mettere una gamba davanti all'altra tentando di mantenere un certo tono mentre passeggio nel centro di Milano?
La capitale della moda.
La città cosmopolita.... :-O

Niente da fare.
Ogni mio pensiero razionale finisce nel vuoto.
Soffocato dalla mia adrenalina e dal mio entusiasmo.

"SI! Vado a correre!"

Con il mio lettore carico.
Con la mia tuta da ginnastica.
Con il mio vecchio marsupio.
Con il sole fuori.

La musica in effetti mi dà la carica.
Tengo il ritmo.
Gambe e fiato mi sostengono.
Arrivo alla prima passerella.
Sono 3 Km da casa.
Lo so perchè a quei giochi ci andiamo con le bambine in bici e sulla mia ho il contachilometri.
Proseguo con camminata veloce.
Fino alla seconda passerella.
Saranno ancora un paio di chilometri.
Mi sgranchisco un pò.
Canto (per risparmiare il prossimo nella mia mente muovendo solo le labbra ;-) )
Decido di tornare indietro.
Ancora camminata veloce fino alla prima passerella dell'andata.
Poi corsetta fino a casa...
Penso io ...

"Toh, pioviggina!" dico quando sono alla seconda passerella.

Incurante comincio a correre.
Sono felice.
Ancora piena di energia..

"Toh, un tuono"
" .... alla faccia del tuono....!!"

In un attimo "l'allafaccia del tuono" si squarcia in un diluvio.

Comincio a ridere mentre la musica riempie le mie orecchie ed il mio cuore.
Mentre la mia felpa ed i miei pantaloni si inzuppano.
Anche quando i piedi sembrano a bagno nella piscina delle scarpe da ginnastica.
Perchè più che adolescente in questo momento mi sento bambina.
E vorrei saltare dentro ogni pozzanghera.
Alzo le braccia al cielo.
Smetto di correre e mi godo quei capelli grondanti e quel diluvio sopra di me.
Felice.
Serena.
LIBERA!!!

Poi...
All'improvviso ...
Va bene.
La vita mi sorride.
Erano circa 17 anni che non andavo più a correre.
Dopo avrei comunque voluto fare un lungo bagno rilassante.

Ma il vento?!
Il vento, però NO!! :-(

Sono arrivata a casa zuppa e infreddolita chiedendomi quante probabilità avevo di scampare alla pioggia per ben due volte nell'arco della stessa giornata ...

Ovviamente quando sono uscita dalla vasca fuori splendeva il sole :-)

mercoledì 14 aprile 2010

Sono una ...

E' fantastico da oggi sono una non fumatrice!!
Ho finito di leggere il libro "E' facile smetttere di fumare se sai come farlo" di Allen Carr.
In realtà avevo già smesso diverso tempo fa.
Quando aspettavo Qui.
Ma a dicembre ho ricominciato.
Ora però mi sono stufata.
Mi sono detta:
Se sono stata in grado di riemergere da un periodo così cosa vuoi che sia sbarazzarsi di questa porcheria?
Diciamo che il libro è stato una scusa.
Dovevo metabolizzare l'idea e mi sono data il tempo di finirlo.
Ma avrei smesso comunque.

Oggi, quindi, ho fumato la mia ultima sigaretta perchè sono stufa:
- di quesa tosse che mi è venuta improvvisamente e che non se ne va più;
- di essere costretta a ruminare sempre qualche caramella per non sentire il gusto che mi lascia la sigaretta in bocca;
- di avere il fiato corto quando vado in bicicletta;
- di buttare via dei soldi;
- di essere legata mani e piedi a un pacchetto di tabacco e nicotina proprio ora che mi sono liberata di un marito;
- di farmi del male fisico.

In più, non ultimo, i denti stanno perdendo il loro naturale splendore ed essendo la mia arma di seduzione capirete bene .... nunsepòpropiofà ;-)

martedì 13 aprile 2010

Una domenica a Milano

Qualche tempo fa ho conosciuto su facebook una ragazza.
Separata anche lei, con un figlio (ma quante siamo?).
Abbiamo deciso di approfittare di questa domenica senza figli per conoscerci.
Approfitto di questa domenica senza figlie per evadere dalla mia Torino e gettarmi a Milano.
Un viaggio in treno con il mio nuovo lettore mp ed il mio libro.
Mi piacerebbe approfittare dell'occasione per conoscere anche alcune di voi, mie assidue ed inaspettate lettrici.
Per rendere un pò più reale questo virtuale.
Per dare un volto a queste parole.
Per trascorrere una giornata insieme.
Per raccontarci le nostre storie.
Per divagare e parlare di altro.
Per ridere e mai rattristarci.
Per fare due passi e prenderci qualcosa da bere.
Sperando nella clemenza del tempo ....
Che ne dite?
Chi ne avesse voglia può mandarmi un messaggio via mail così possiamo metterci d'accordo.
Vi aspetto :-)

domenica 11 aprile 2010

10 cose

e tu Accetto con piacere il premio conferitomi da pollywantsacrackers e da supermamma e anche se non so bene se troverò altre 10 blogger che non l'abbiano già ricevuto a cui girarlo vi sintetizzo volentieri chi sono in 10 punti.

Chi mi legge alcune cose le sa già, ma sono certa che perdonerà la ripetizione :-)

- Sono una persona leale ed onesta. Alla ricerca perenne della verità. Non amo e non riesco a fingere. Nella vita questo mi crea spesso dei problemi (soprattutto con mia madre e la mia quasi ex suocera), ma non cambierei questo aspetto del mio carattere per nulla al mondo.

- Sono un capricorno: concreta, tenace, generosa, mai arrivista, introspettiva a volte fino all'eccesso.

- Amo le mie bimbe, anche se a volte le butterei giù da una finestra, e sono molto fiera di essere una supermamma.

- Sono un misto di Tomb Raider e Cenerentola: una sognatrice combattiva ;-)

- Amo la cioccolata, soprattutto ora che me la posso stra-permettere :-)

- Non sono una stratega in amore. La mia arma di conquista è sempre stato il sorriso per il resto sono una gran pasticciona :-S

- Mi piace stare all'aria aperta, andare in bicicletta, ascoltare la musica, leggere e cucinare.

- Amo le novità, mi stimolano e risvegliano la parte più avventurosa di me, ma... (si veda il punto successivo)

- Sono incostante. Di solito parto con grande entusiasmo e poi mi perdo un pò per strada.

- Sono diventata una persona sicura di sè che si ama con tutte le sue forze e che ha imparato a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno.

Passo questo premio a:

http://emilystar.splinder.com/
http://qualcosastacambiando.blogspot.com/
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1) dire chi te l’ha spedito
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lunedì 5 aprile 2010

Quante novità!

La musica è entrata a pieno titolo nella mia vita.
Una musica a volte dolce a volte carica di ritmo.
Non sono più spaventata dai miei stati d'animo.
Sto imparando ad accettarli ed a viverli giorno per giorno, nel momento in cui mi si presentano.

Amo questa nuova vita.
Le mie bimbe.
Il tempo che posso trascorrere con loro.
Poter essere una figura di riferimento per mia mamma che piano piano sta imparando ad ascoltarmi mi fa sentire bene e anche un pò importante ;-)
La ritrovata possibilità di vivere di spazi tutti miei per andare a cena, al cinema, a vedere delle mostre o anche in discoteca con le amiche, ma anche di stare a casa da sola a lavorare, a fare un bagno o solo a leggere un libro e ad ascoltare la musica mi fa sentire appagata.
E' come se fossi regredita ad una fase adolescenziale svincolata dalla presenza di genitori possessivi ed autoritari.
E' la mia possibilità di ridere a crepapelle per delle stupidaggini.
Di piangere nei miei momenti bui.
Di fare progetti per il futuro.
Di pensare ad una nuova attività tutta da mettere in piedi "Da una donna per le donne".
Di ritrovare la capacità di un tempo nel trascinare le mie amiche nelle mie pazzie.
Di poter vivere virtualmente una persona che pensavo essermi giocata e che invece è riapparsa riempendo le mie giornate mentalmente in modo positivo.
Non più un pensiero a cui ancorarmi, ma da vivere così com'è.
Senza aspettarmi nulla.

E' la speranza di essere un esempio per tutte coloro che stanno vivendo dei momenti neri.
Un modello da seguire.
Che permetta di capire loro che dopo la morte temporanea c'è la rinascita.
Che ritrovarsi dopo aver toccato il fondo è bellissimo.
Che amarsi e non essere amate è la cosa più importante!

La canzone che mi dedico oggi è "Indietro" di Tiziano Ferro.
Una canzone che riesce a trasmettermi carica e tranquillità nello stesso momento.
Perchè questa è la musica che finalmente suona dentro di me!

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