venerdì 30 aprile 2010

Mancamento

Mi sono svegliata questa mattina ricordando esattamente il sogno che stavo facendo e le sensazioni che stavo provando.
Significativo, direi, visto il sogno in questione.
Significativo soprattutto perchè non ricordo l'ultima volta che ho ricordato un sogno ... scusate il gioco di parole :-)

Ne ho parlato con la mia amica durante la pausa caffè del dopo "holasciatotuttelebimbeascuolafinalmente" ridendo e prendendo in giro da sola i miei ormoni impazziti ed evidentemente anche un pò insoddisfatti visto che il "salto della quaglia" tra un pò festeggerà un anno! :-O

Sono tornata a casa e, nel silenzio rotto solo dalla musica in sottofondo, ho iniziato a preparare la mia ennesima merenda del mese ... direi fortunatamente.

Farina, sale, lievito, riposo...
Farina, zucchero, uova, forno....
Impasto lievitato. teglia, condimento, forno
Mattarello, tagliere ...
Lavo, cuocio, cucino, sistemo.

Assolutamente calma, assolutamente serena, assolutamente concentrata.
Su ciò che ho da fare adesso.
Su ciò che devo rimandare a domani.
Su ciò che devo preparare all'ultimo secondo domenica mattina.

Quando ho finito in cucina vado a preparare la borsa delle bimbe.
I vestiti per la festa alla quale andranno domenica pomeriggio con il papà.
Il pacchetto per il regalo di compleanno per la festeggiata.
Un pò di pantaloncini in esubero emersi dal cambio di stagione.

Vado a prendere Qui a scuola mentre Quo e Qua vanno da un'amichetta e verranno recuperate da lui per andare direttamente a casa sua dopo cena.

Con la mia bimba grande andiamo a prendere l'autobus e chiacchieriamo godendoci quei momenti di tranquillità senza le sorelle tra i piedi.
Serene, ci abbracciamo, ci coccoliamo, ce la contiamo.
Arriviamo a ginnastica.
E' presto.
Andiamo sulla balconata a vedere cosa succede sotto e lì lo vedo...

Appeso ad una fune.
Addominali tesi.
Capelli scuri, un pò lunghi, un pò ricci.
Spalle larghe e vita stretta.
Barba un pò incolta.
Peli sotto le ascelle .... ragazze quando l'ormone parte nulla passa inosservato ;-)

Ho un mancamento ....
Lovogliolovogliolovoglio!!!
Ne voglio uno così.
Atletico.
Che sprizza testosterone da ogni poro del suo corpo.
Giovane ....

Giovane sì! Cavolo avrà 25 anni ...
Li avrà?

"Mamma! Ci andiamo a cambiare?!"- mi dice ad un certo punto Qui inconsapevole dei miei pensieri "impuri", risvegliandomi dalla trance nella quale sono caduta.

"Sì amore. Vuoi mica cambiarti quiiiii?!" le chiedo speranzosa ...

Ovviamente vuole andare nello spogliatoio :-S
Quando inizia la lezione torno sulla balconata.

Lo osservo.
Mentre volteggia sulla fune.
Mentre si ferma a mezz'aria perfettamente disteso nel nulla.
Tendendo ogni singolo muscolo.
Non riesco a definire bene i lineamenti del viso ...
Ha importanza? :-D

Lo osservo e penso a quanto a volte mi senta incompleta nella mia completezza.
A quanto mi manchino quei "Sei bellissima" ricevuti via mail una volta alla settimana che mi facevano andare da più a meno 1000 nel giro di 30 secondi; a quei "Ciao Princy" e a quanto a volte vorrei ancora riceverli anche se so che se così fosse sarei comunque insoddisfatta perchè non mi basterebbero come non mi bastavano allora.
Penso ai buoni consigli delle amiche che però hanno la loro vita stabile, le loro certezze; che non devono rimettersi in gioco a 40 anni con una ferita che si rimarginerà, ma che lascerà comunque un segno indelebile.
Penso alla mia faccia stropicciata dagli anni, dalla magrezza, dalla stanchezza e dalle preoccupazioni.
Penso a quelle varici nelle gambe, regalo delle mie tre gravidanze.
Penso al mio corpo agile e snello, al mio sentirmi giovane dentro, alla cura di me...
Penso a quelle parole di Maria Finn "Non appena vedono le tue gambe alla luce del giorno si rendono conto di quanti anni hai davvero".
Penso a quanto mi piacerebbe potermi sciogliere in un abbraccio per potermi sentire veramente bellissima, donna di fronte ad una persona che mi guarda e con la quale ridere.
Penso a quanto mi senta in gabbia circondata da fiumi di mamme, nonne e tate.
A come mi piacerebbe avere degli amici maschi per il solo gusto di averli.
A com'è possibile che una giornata che era partita tanto serenamente possa aver preso una piega di questo tipo nel giro di un secondo.

E mentre penso e guardo quel giovane ragazzo che si allena, che ride e scherza con i suoi coetanei dal mio viso impercettibile esce il mio dolore.
Quasi non mi rendo nemmeno conto delle lacrime che stanno rigando il mio viso su quella balconata.
Le nascondo ed indifferente le asciugo con le mani.
Più tardi aull'autobus stracolmo di gente, nel caos cittadino vorrei urlare tutta la mia rabbia.

Non posso ovviamente!
Posso solo aspettare che la mia nana vada via felice per il suo we con il papà.
Abbracciarla, baciarla, riabbracciarla, ribaciarla dirle "Ti voglio bene" un'infinità di volte e poi chiudere la porta di casa per lasciare libero sfogo alle mie lacrime ed ai miei pensieri.

Domani sarà un altro giorno.
La mia merenda sarà lì ad aspettarmi ed ad occupare la mia mente.
La corsa che oggi non ho fatto probabilmente metterà in circolo le endorfine e con loro tornerà il buon umore.
La serata con l'amica mi farà ritornare un pò adolescente.

Ma ora, in questo momento, penso che questa sofferenza a volte è proprio un pò ingiusta!!

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