giovedì 26 luglio 2012

Al lavoro!


"E' tardi è tardi" dice il Bianconiglio.

No, non è tardi, ma è semplicemente ora di smetterla di piangersi addosso e di darsi una mossa.

 "Chi è venuto al mondo come lei ha una vita tutta in salita"
"A un carattere forte, ma è priva di energie"

Certo che ho le pile scariche lo so anche io.
Luciana stessa ieri, nel corso di un massaggio shiatsu, me l'ha confermato...
Mercoledì farò una scappata dalla naturopata per fare un punto sulla situazione e vedere che cosa mi può realmente aiutare.

Uno stacco da tutto-  figlie, lavoro, pensieri e città- sarà sicuramente essenziale.

Il mare della Normandia è stato proprio pensato per questo, anzi, la sua informazione è giunta mentre ancora eravamo in Austria.
" Lascia andare- dice l'acqua -Stai leggera e lascia andare"

Lo dice anche Paolo Fox nei suoi oroscopi: agosto è tempo di relax, la ripresa da settembre, ma....delle cose sono da fare ora.

"Voglio andare a casa, ma casa dov'è?"- mi sono ripetuta per un'intera mattina come un mantra in quei giorni di permanenza a Bologna.
L'ho detto anche alla mia amica A. mentre attaccate al telefono parlavamo fitte nelle mie camminate verso l'ufficio di "Qua e là" sotto i portici di via Mazzini.

"La casa è dove posso stare in pace con me".
Non ho ancora ben deciso che cosa farò della nostra vita, mia e delle bimbe, ma una cosa l'ho chiarita: questa casa non regala pace.

E' come un paio di scarpe strette, un vestito che ti starebbe ancora bene, ma che non ti senti più.
E' qualcosa che appartiene ad un'altra persona, frutto di un'eredità che non voglio più.

"Voglio andare a casa, ma casa dov'è"
E' in qualsiasi posto in cui posso stare leggera e rilassata in compagnia delle mie figlie.
Come una poltrona comoda che, soffice, si conforma al tuo fondoschiena.

"Voglio andare a casa"
E anche se non ho ancora deciso dove sarà fisicamente casa so che comunque non sarà più qua.

La prossima settimana avrò appuntamento anche con l'agente immobiliare per formalizzare la situazione.


Il lavoro sta prendendo forma.
Insieme all'amica "Chiacchierina" stiamo definendo l'idea che ci frulla in testa.

Martedì ci troveremo con l'esperto per capire come possiamo metterla in pratica.
Le linee guida per creare la nostra "Associazione di servizi".
Dal babysitteraggio, alle ripetizioni, dalle pulizie ai laboratori per le feste, dai corsi di maglia agli incontri per il baratto...
Tante le idee.
Nessuna sede fissa.
Grandi le opportunità di espansione anche oltre i confini locali.

Molti i contatti da prendere...
Primi tra tutti qualcuno in grado di creare un database per mettere in contatto domanda ed offerta.

Il grosso del lavoro è ovviamente rimandato a settembre, ma .... questo concetto, astratto come la matematica, va delineato almeno nei suoi contorni.

Alcuni appuntamenti per settembre sono già stati fissati:
- La giornata del baratto prevista per il 29 settembre necessita l'individuazione delle cose che si possono eliminare da casa anche a fronte di uno scambio a fondo perduto
- L'incontro con il regno dei talenti e fissato per il 14 settembre ed anche in quell'occasione vorrei proporre alcuni oggetti da vendere a fronte di pagamenti in talenti.
- Le operazioni pre-trasloco sono sempre lunghe e complesse e ...prima si inizia meglio è.

Naturalmente a tutto questo si aggiungeranno le normali attività quotidiane: scuola, ginnastica, trasferimenti da e verso l'Emilia.... :)
Nell'attesa di trovarmi homeless continuerò ad usufruire dell'enorme spazio di casa per organizzare le mie attività.

Sono ottimista.
Il mare ricaricherà le pile.
La prospettiva di grandi cambiamenti porterà nuovo entusiasmo.
L'innumerevole quantità di cose da fare toglierà tempo alla mente ed al corpo per dedicarsi ai riempimenti ed agli svuotamenti del mio povero e provato stomaco.

Per ora una cosa è certa....prima ancora che arrivi la prossima settimana con tutti i suoi appuntamenti è giunta di alzarmi dal divano darmi una lavata ed iniziare a preparare quanto necessario.

Oggi pomeriggio, zaino in spalla, 4 ragazze prenderanno un treno e traslocheranno verso il paese di tigelle e gnocchi fritti...

D'altro canto siamo a Torino da ben 4 giorni e, come dicevano i ragionieri Colabona e Guardalavecchia in un famoso film con Totò e Peppino, "Chi si ferma è perduto!"

1 commento:

Anonimo ha detto...

Voglio andare a casa…
È stata la colonna sonora della mia vita alcuni fa. Avevo già diversi lavori alle spalle, avevo mollato tutto per riprendere gli studi ed entrare in una congregazione religiosa (no, il contrario: ripresi gli studi – teologia – perché ero pre-novizia, anche se in illo tempore si diceva “postulante”), ero uscita anche da lì e cantavo “Voglio andare a casa” perché in congregazione avevo troppe case, in una settimana dormivo in tre letti diversi. No, non fraintendere: le suore non sono becere aguzzine che ti fanno rimbalzare a destra e a manca per il gusto sadico di farlo, semplicemente in teoria non hanno “legami col mondo”.
Cominciai a meditare: cos’è casa?
Casa è dentro di me, una condizione dell’anima. Ma non solo.
È anche una condizione fisica, un posto comodo come le ciabatte e la poltrona di cui hai parlato.
Loredana ha ragione: metti in salmì il coniglio e va’ per tentativi. Non è mai troppo tardi per cercare un posto dove essere in pace. Puoi trovarlo ora o tra qualche mese… un tentativo finito non è un fallimento, ma esperienza in più. Hai molta esperienza, tutto qua.

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