giovedì 19 luglio 2012

Eh già


L'ho già scritto, lo so, ma Mike Dooley ne "La Magia di Cambiare le Cose. 7 passi per catturare la forza segreta dell'universo"  sostiene che quando non si sa bene che direzione prendere, che cosa si vorrà fare da grandi, che cosa vogliamo esattamente che ci arrivi dalla vita l'unica cosa importante è non stare fermi!

"Quello che dovete fare è limitarvi a lanciare schizzi di vernice sui muri in modo del tutto casuale ed illogico certi che l'universo provvederà, come per magia, ad unire tutti i punti creando un quadro meraviglioso la cui bellezza vi giungerà solo al termine del lavoro."


"Torna alle origini" mi ha detto il fiume.
Mi rendo conto solo ora che in questi due anni ciò che sta accadendo è proprio quello...


"Sei una donna estremamente coraggiosa- mi dice Mr. Wasosky domenica sera al termine di una giornata trascorsa in spiaggia- ma sei una Donna, sei una mamma...lascia libera quella bambina che soffre dentro di te." 
Lui counselor da diverso tempo mi conosce da ormai due anni.
A lui qualche volta ho chiesto consigli pratici, con lui sento un felling ed un legame particolare.
Noi, accomunati dallo stesso segno zodiacale, ma soprattutto da un percorso di sofferenza e di crescita molto simili.
E' la prima volta però che mi parla così apertamente.
Mi stupisce.
La mia sofferenza e la mia rabbia sono palpabili dice, ma "Sento che sei in dirittura d'arrivo".


Lo sento anche io.
E' solo che ogni volta che sto per essere risucchiata dentro di me lotto e mi dimeno perpetuando dinamiche di sofferenza e di autodistruzione.


Sono stanca, stravolta eppure tutte queste cadute sono necessarie per acquisire delle consapevolezze ulteriori, lo so, lo sento...

Tutto ciò ha dell'illogico...
Ma quando mai si è vista una pallina da billiardo che, sul punto di cadere in buca, tira fuori arti, unghie, denti, artigli e, aggrappandosi al tappeto verde, urla con tutta la voce che ha in gola "NON CI VOGLIO ENTRARE LA' DENTRO, HO PAURA!!" "


Alla fine però in quel buco nero ci sono caduta.
Unghie ed artigli non hanno più tenuto.
Un dolore atroce prima, una pace meravigliosa dopo.

"Sei una donna coraggiosa"- mi ha detto domenica Wasosky.
"Il vero coraggio è decidere di vivere"- scrive Michela Marzano nel suo libro "Volevo essere una farfalla" in cui racconta la sua storia di donna, la sua vittoria sull'anoressia.


Un bambino è un bambino, si lancia con fiducia verso l'esterno.
Un adulto impaurito è invece una prigione per quel bimbo che gli sta dentro.


Ogni volta che ingurgito cibo metto a tacere la piccola Marta che, disperata, urla  il suo dolore come può.
Ogni volta che metto a tacere lei impedisco a me di vivere.

Il seme è al sicuro, nascosto all'interno del suo duro involucro.
Il germoglio sarà estremamente fragile e i pericoli saranno immensi.
Eppure il seme  lascia cadere il rigido guscio e  inizia a muoversi.

"Non ha senso lottare contro le sfide della vita, oppure cercare di evitarle o di negarle. 
Esistono, e se il seme deve diventare il fiore, dobbiamo passarci attraverso. Sii coraggioso in modo da crescere e diventare il fiore che sei destinato a essere."
                                                                                                                                          (Osho)


Lunedì ho sperimentato la caduta negli inferi.
Certo, è stato doloroso eppure, come dice il grande Vasco, "Io sono ancora qua ...Eh già"



1 commento:

Loredana Gasparri ha detto...

...mi è piaciuto molto il paragone con la palla del biliardo che si rifiuta di entrare in buca, anche se è nata per quello. Quante volte l'ho fatto anch'io, e non più tardi di stamattina. Non dobbiamo stare fermi, vero? E nemmeno rimandare...

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