venerdì 28 ottobre 2011

Novembre



Novembre sarà diverso.
Lo so, lo sento.

Lo so perchè quelle parole ieri mi sono scivolate addosso con la consapevolezza di chi sa che non è così.
Che il mio dovere non è morale.
Che il mio compito è quello di stare vicino a chi ne ha bisogno lasciando libero di vivere la vita come meglio la concepisce chi invece aiuto non vuole o, meglio, lo vuole solo a suo comando e piacimento.

Lo so perchè quei personaggi che sono apparsi in tutte le mie meditazioni fino ai primi di agosto sono scomparsi tutt'ad un tratto, così com'erano apparsi.

Lo so perchè nella seduta shiatsu di mercoledì per tutto il tempo ho avuto visioni di tavole apparecchiate e di ricette preparate consapevole che proprio questo mio lavoro sarà la mia salvezza.

Lo so perchè ieri ho chiamato la mia mamma ed il moto d'amore che si è mosso dentro è stato una sorpresa anche per me. Avrei voluto solo dirle "Ti voglio bene"... non gliel'ho detto. L'ho ascoltata raccontare le sue cose. Chiedermi senza rabbia, rancore, vittimismo o altro di andarla a trovare "Quando puoi", di portarle a conoscere le sue nipotine...

Lo so perchè subito dopo ho chiamato la mamma-zia che piange e si dispera.
Che con il suo vittimismo riesce a far sentire in colpa anche le mie figlie in soli 2 minuti di telefonata.
Che non lo fa apposta, ma che rappresenta una presenza negativa per chiunque, anche per quell'uomo che l'ha accompagnata, sostenuta, tradita ed accudita per ben 50 anni.


Lo so perchè per lei non provo rabbia solo indifferenza.
Lo so perchè nella bilancia dei pagamenti ognuna di noi ha dato ed avuto.
Lo so perchè la lucidità di quell'uomo che nella sua malattia mi definisce non sua figlia, ma sua nipote mi dà un'immensa sensazione di leggerezza; il sollievo della verità.

Lo percepisco da questi pomeriggi pieni di amichetti, di esperimenti in cucina, di collaborazioni culinarie e non.
Lo sento in questa mia voglia di vivere la "mia famiglia".
Di riempire la casa di gente.
Di socializzare.
Di fermarmi.
Di ascoltare ed ascoltarmi.

Lo so in questa sorta di leggerezza che caratterizza ogni istante della mia vita anche se pesante.
Lo so anche mentre accendo un'altra sigaretta o cado nel tranello dell'abbuffata.
Lo so in quella mia voglia di stare insieme a "qua e là", di ridere e scherzare.
Di improvvisare giornate, momenti ed istanti.
Di viverli nell'assoluta totalità della loro essenza.

Lo so anche mentre, con la testa china, vivo l'ennesimo sforzo sovraumano di eliminare tutto ciò che mi farà prendere anche solo un grammo di peso.

E non so perchè lo so.
Ma LO SO perchè semplicemente lo sento, ci credo.
E semplicemente lo voglio!

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao, manco da un pò, ma mi sono letta tutto e tutto d'un fiato

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