martedì 16 giugno 2009

Ipocrisia

Avevo detto basta, ma non ce l'ho fatta. Ieri ho giocato l'ultima carta. Forte del mio ruolo di rappresentante di classe uscente ho partecipato, facendo le veci del vice-presidente, alla riunione del comitato di circolo. Insieme a me, in qualità di uditore, l'altra mamma, quella che insieme, come e più di me ha combattutto questa battaglia. Una battaglia contro i mulini a vento perchè ieri l'ipocrisia l'ha fatta da padrona; nei silenzi di quelle due maestre, che sapevo essere dalla nostra parte, nell'atteggiamento delle altre due di un'altra scuola che parlano sempre alle spalle della direttrice fomentando addirittura le mamme, ma che sembravano partecipare ad una riunione di millionaire per quanto le davano ragione e se la arruffianavano con sorrisi e moine, nell'atteggiamento ostile di tutte quelle mamme, rappresentanti di classe che, se non si sono schierate palesemente contro di noi, sono state zitte.
La direttrice ha letto la mia lettera in pubblico, l'ha smontata punto per punto, a volte con la voce smorzata, ha raccontato delle balle circa la sua partecipazione alla vita scolastica che nessuna maestra si è premurata di negare. Ho spiegato e risposto, con l'aiuto dell'altra mamma, ho taciuto aspetti che avrebbero messo nelle grane il corpo insegnante, ma eravamo sole. Una battaglia persa in partenza.
Se solo chi, fino a quel momento, aveva avuto tanta premura di parlare dietro avesse avuto il coraggio di prendere la stessa posizione anche davanti a lei le cose sarebbero andate diversamente ed invece all'unanimità è stato confermato il criterio per la formazione delle classi con l'aggiunta di quella clausula della "non-continuità" che, guarda caso, si era dimenticata di aggiungere.
Ricorderò per sempre il suo sorriso trionfale al termine della riunione, certa di avere addotto motivi sufficienti e validi a giustificare la sua scelta. Un sorriso che non potevo tollerare e che mi ha portato a ribadire che, malgrado tutto, rimanevo della mia idea anche se questo, tutto sommato, poco le importa. Ricorderò per sempre l'ipocrisia delle persone che, pur non avendo nulla da perdere hanno preferito pararsi il c... mandando al macello due mamme.
Al termine della riunione sono tornata a casa, ho acceso il PC e ho trovato, dopo il terzo sollecito, la risposta del responsabile della direttrice il quale ovviamente rimette a lei ogni decisione lavandosene le mani. Evviva! Ho provato con mano il meccanismo della burocrazia!
Ora posso eliminare definitivamente quei grembiulini gialli che stazionavano nell'armadio delle bimbe nell'attesa che si chiudesse definitivamente il sipario su questa vicenda con un'unica convinzione: ho fatto veramente tutto ciò che era in mio potere.

3 commenti:

beba ha detto...

... Che è quello che ti dissi io... potrai almeno dire di averle provate tutte.
Ora però quella rabbia, quel comportamento brucerebbe sulla mia pelle molto più del mio stesso orgoglio.
Fossi io giuro ora cambierei proprio asilo.
Forse è vero per ritrovare le stesse dinamiche burocratiche meschine ma cambierei.
capisco la tua rabbia.

3bin3a ha detto...

Non posso cambiare scuola adesso, non sono in graduatoria in nessun'altra, non posso ovviamente andare in una struttura privata, il prossimo anno sarà già abbastanza complicato gestire due nane in una scuola ed una terza in un'altra senza auto e con il tempo di spostamento limitato e da ultimo non voglio prendere decisioni mossa dalla rabbia. Ho quasi un anno per decidere e per valutare pro e contro delle possibili alternative.L'unica cosa che posso fare adesso è staccare ed è per questo motivo che termineremo la scuola questo venerdì con una settimana di anticipo.

Unknown ha detto...

che brutta situazione, mi spiace per te. Ti consiglierei anche io di cambiare scuola ma leggo qui la tua risposta a Beba.
Beh, le hai provate tutte, almeno tu puoi guardarti allo specchio, altre mamme no

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