giovedì 3 settembre 2009

Alsazia- quarta puntata

Dopo il parco delle scimmie decidiamo di rivedere i nostri programmi e di tagliare, anche se a malincuore, alcune tappe del nostro viaggio. Abbiamo notato, nel corso di questi giorni, che le visite cittadine non sono ancora particolarmente apprezzate dalla piccola truppa e che, soprattutto Celeste, non ce la fa più di girare a piedi; mentre il papà, stufo di vedere parchi e musei, necessita di una nuova immersione nella natura. Lasciamo quindi Strasburgo e Friburgo come meta di una prossima vacanza e iniziamo ad affrontare il viaggio di ritorno con grande tristezza da parte delle due grandi che negli ultimi giorni hanno stretto amicizia con una bimba tedesca con la quale comunicano solo a gesti.

Dopo vigneti di Riesling e Pinot, la prima tappa della discesa è ad Arbois capitale del vino rosso.
Sistematici nel campeggio municipale e prese le riduzioni per la piscina situata di fianco al campeggio anch'essa municipale, con grande disappunto delle tre ragazze, prima dei tuffi andiamo a vedere la Salin Royale d'Arc et Senans.

Molto belle esteriormente queste saline, costruite alla fine del 1700 e dal 1982 patrimonio dell'umanità dell'Unesco, sono attualmente occupate per lo più da mostre e concerti.
Difficili da capire senza un'audioguida che, stanchi per il viaggio e per il caldo, non pensiamo di prendere intuiamo, dopo aver visitato l'unico edificio dedicato al sale ed alla sua importanza, che questa struttura servisse per lo più per la lavorazione del sale. Ne usciamo quindi un pò delusi, molto accaldati e pronti a rinfrescarci con qualche tuffo nella bellissima piscina costatati ben 3,20€!

Il giorno seguente ci spostiamo a Salins les Bains dove si trova una seconda salina anche questa patrimonio dell'umanità dell'Unesco.
Con la presenza della guida scendiamo nelle gallerie sotterranee dove un mulino ad acqua del 1800, alimentato dal fiume Furieuse, attiva una pompa idraulica. Ai tempi in cui il sale veniva effettivamente prodotto la pompa faceva risalire l'acqua salata (saumure) in superficie e, una volta versata in grandi vasche di ferro (poêles), veniva riscaldata da grandi fornaci situate al piano inferiore in modo da far evaporare l'acqua e cristallizzare il sale.

Qui scopriamo anche il collegamento con Arc et Senans. La necessità di scaldare l'acqua con il legno, almeno fino all'introduzione del carbone nel 1800, e la maggiore difficoltà del trasporto di quest'ultimo impongono la creazione di uno stabilimento di sola lavorazione del sale, Saline Royale per l'appunto. Il trasporto dell'acqua salata avviene attraverso un sistema di canali sotterranei lungo ben 21 km.


Terminata la visita nella galleria con l'assaggio dell'acqua salata (bleach) e scoperto che la pompa è tuttora in funzione non più per la produzione del sale (interrotta nel 1962), ma per lo scongelamento delle strade durante i rigidi inverni, risaliamo e visitiamo la zona dedicata al riscaldamento delle poêles piene di saumure.


In questa stanza, riscaldata in continuazione la temperatura, si aggirava intorno ai 52 gradi con un tasso di umidità del 98%. Le condizioni di lavoro dei sauniers, era molto duro: lavoravano incessantemente in pantaloni ed a torso nudo per circa 14 ore al giorno senza avere nemmeno il tempo di parlarsi. Avevano 1 giorno e mezzo di riposo al mese ed in cambio di questo duro lavoro ottenevano un'abitazione nei pressi della fabbrica e uno stipendio 3 volte più alto rispetto a quello di un operaio normale. Il prezzo da pagare, però, era notevole, problemi circolatori per il gran caldo, problemi di cicatrizzazione delle bruciature dovute al sale e all'acqua bollente. Sempre con la schiena curva questi operai dovevano “rastrellare” il sale che si trovava nelle vasche e metterlo su un piano in alto per farlo asciugare. Da qui veniva trasportato negli essiccatoi con le cariole e poi mandato all'inscatolamento per la vendita.

Fa effetto pensare in quali condizioni lavorassero queste persone solo 47 anni fa!
I pannelli posti alla fine del percorso permettono ai bambini di capire come si crea il sale nel sottosuolo per effetto della presenza del mare milioni di anni fa, la sua importanza e come funziona il mulino ed il sistema di pompaggio per la sua estrazione.
Le ragazze sono affascinate dalla visita e per tutto il resto del giorno non fanno che parlarne.
Nel frattempo attraversiamo nuovamente il mont Jura sostando una notte nell'area di sosta di Mijoux a 1000 mt e, finalente, al fresco!

2 commenti:

estrellazul ha detto...

che impressione davvero pensare che fino a 47 anni fa, c'erano uomini in Francia che lavoravano in queste condizioni !!! che bello scoprire tutte queste cose senza andare a cercarle !!!!

Rita ha detto...

"Honest Scrap" da me per te ^__^

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...