Cara Rebecca,
ieri è stato il tuo compleanno.
Tua nonna non è stata bene, tu avevi la febbre ... ma sono comunque riuscita a prepararti una torta, a comprarti un regalo, a festeggiare con la nonna 'Cella venuta a farvi da babysitter e, anche se non hai mangiato quasi nulla, a fotografarti mentre spegnevi le condeline....
Son già trascorsi 6 anni.
Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui sei nata ....
"Ha il collo dell'utero completamente appianato-ci aveva detto la ginecologa alla visita il giorno prima- lei non arriva a metà aprile", senza specificare, però, che l'evento avrebbe potuto essere tanto vicino.
Mentalmente credevo di avere a disposizione ancora due settimane anche se, pensandoci dopo, i dolori alla schiena e le contrazione che avevano disturbato il mio sonno notturno altro non erano che l'inizio del travaglio.... tu stavi arrivando ed io non me ne rendevo conto!!!!
Il giorno che sei nata al mattino ho iniziato a darmi un frande da fare per sistemare casa, fare il bucato (non volevo più lasciarmi indietro nulla) e ... ha tirato giù dal soppalco la borsa che avrei dovuto preparare per andare in ospedale.
Per la verità la maggior parte delle mie amiche a 36 settimane ce l'aveva già pronta in un armadio da settimane, ma io ero convinta che il tempo sarebbe trascorso più velocemente se invece di contare i minuti tra le contrazioni avessi dovuto concentrarmi su ciò che era necessario per l'ospedale (a quanto pare sono stata accontentata!!!) solo le tue cose erano lavate, stirate e ben piegate in un cassetto.
Quando tuo papà mi ha accompagnato alla penultima lezione del corso pre-parto al Mauriziano alle 15.00 forse si sentiva che sarebbe successo qualcosa perchè mi ha chiesto "Il tuo cellulare è acceso?". Di solito mi ci recavo sempre a piedi, ma quel giorno proprio non me la sentivo e forse non ci serei nemmeno andata se non fosse stata in programma la visita al nido (che tempismo hai avuto, eh?).
All'uscita però tutti i miei problemi sembravano essere stati superati per cui ho iniziato ad incamminarmi verso casa convinta di fare, come sempre, una passeggiata di 15 minuti ... ma non ero ancora arrivata al cavalcavia che ho iniziato a sentirmi bagnata... colta dal panico, pensando che si fossero rotte le acque, mi sono seduta alla fermata del pullman e mi sono messa a piangere ripetendomi "Non sono pronta, non sono ancora pronta" mentre pensavo alle tende della cucina che volevo cambiare, alla lezione di ginnastica pre-parto in piscina con i mariti prevista per il lunedì successivo e ad altre cose stupide del genere.
Quando è arrivato il 42 non ho nemmeno timbrato il biglietto, mi sono precipitata a casa e tra un pianto e l'altro ho iniziato a preparare la borsa aspettando tuo papà che il mercoledì non tornava mai troppo tardi visto che lavorava a Torino e non in Val di Susa (Hai scelto il giorno giusto, brava!!).
Tuo papà però non arrivava per cui finito di preparare la borsa l'ho chiamato.
"Conoscendolo-ho pensato- starà lì a chiacchierare con qualche cliente" e con una calma ed una tranquillità che non avrei mai pensato di avere gli ho detto che forse stavo per partorire.
"Sei sicura?"
"Non lo so! E' la prima volta!"
"Arrivo subito"
"Ma fai pure con calma mi hanno detto che da quando si rompono le acque c'è tempo due ora"
Dopo un quarto d'ora lui era a casa ed io ero già dentro la doccia pronta ad aprire l'acqua quando, sentendomi lamentare per una contrazione mi ha tirato fuori.
Siamo arrivati in ospedale alle 18.15 con la borsa fatta e la convinzione che ci avrebbero rispedito a casa ed invece dopo avermi visitato (e scoperto che non avevo rotto le acque) mi hanno ricoverato con 2 cm. di dilatazione.
Le contrazioni erano intensissime, completamente diverse da come me l'aspettavo e da come si sono presentate ai parti successivi.
Mi pareva di non stare bene in nessuna posizione, il bacino sembrava dovesse spazzarsi a metà, sul letto sembravo un tigre in gabbia tanto giravo e tuo papà continuava a ripetere "Respira" mentro io sapevo solo urlare "FA MALEEEE!"
Alle 20.00 con l'ultima visita era 9 cm. di dilatazione. Il tempo di andare in sala travaglio che la tua testolina piena di capelli biondi aveva già fatto capolino "Spostiamoci in sala parto- ci ha detto l'ostetrica- ormai ci siamo".
"Marta è nata!!!"
Erano le 20.42 quando tuo papà l'ha urlato carico di entusiasmo .... dieci minuti più tardi un'infermiera lo faceva sedere offrendogli un bicchiere d'acqua per evitare che crollasse per terra.
Lui dà la colpa al caldo e forse non l'ammetterà mai, ma era davvero molto emozionato....
Strano descrivere che cosa ho provato, era stata una giornata incredibilmente lunga eppure mi sembrava che tutto il tempo trascorso prima non fosse esistito, tu eri lì che urlavi mentre ti aspiravano il liquido amniotico dalle narici e ti toglievano la vernice caseosa ed io ti guardavo ancora incapace di credere che tutto ciò fosse realmente accaduto.
Ho dovuto apsettare fino alle 5 del mattino per riaverti e poterti toccare.Eri nata in anticipo e, malgrado il punteggio apgar fosse di 9/9 il pediatra aveva subito voluto visitarti e non mi aveva dato il tempo di stare un pò con te.
Eri talmente piccola con i tuoi 2.9 Kg ed i tuoi 47 cm. di lunghezza che ho dovuto chiedere alla mia compagna di stanza come prenderti in braccio (ma anche tuo papà, che ti solito è meno imbranato, ha avuto qualche difficoltà).
Siamo rimaste in ospedale 4 giorni e poi ti abbiamo portata a casa, pieni di gioia, felici come non mai ... finalmente eravamo una famiglia!!
Il tuo peso era (e lo è stato fino allo scorso anno) una preoccupazione. Avevi perso 3 etti in 3 giorni ed i pediatri dell'ospedale mi avevano fatto venire un sacco di sensi di colpa facendomi passare per una mamma degenere perchè non volevo che ti fosse dato latte in aggiunta al mio, che però non arrivava ...
Nel pomeriggio siamo andati a fare una passeggiata al Valentino (la prima di una lunga serie) nella tua nuova carrozzina, con le tue lenzuoline nuove amorevolmente cucite dalla nonna 'Cella .... sembrava una favola che si è infranta quando, nel cuore della notte, il nostro sonno è stato improvvisamente interrotto da un pianto disperato....avevamo definitivamente detto addio alla quiete ed alla tranquillità :-(
Pensa che per almeno un mese io e tuo papà abbiamo dormito in camere separate dandoci il cambio nel trascorrere la notte con te (a papà toccava il w-e dovendo lavorare in settimana).
Clisterini di malva e camomilla, stimolazioni con la punta del termometro, l'utilizzo del tiralatte, i tuoi pianti disperati che per me, novella mamma, parevano sempre uguali anche se i motivi erano diversi, le lunghe passeggiate al Valentino e la stanchezza cronica sono gli elementi che ricordo hanno caratterizzato i miei primi mesi della tua vita.
Non pensare, però, mia cara topolina che fossere tutte cose negative. Il nostro amore nei tuoi confronti è andato crescendo di giorno in giorno ed ogni nostro sacrificio ha iniziato ad essere ripagato quando, dopo circa 6 settimane, hai cominciato a rispondere ai nostri "Buongiono Rebecca" con dei bei sorrisi.
Continui ancora adesso ad essere la bimba che sorride sempre, responsabile, sempre di fretta, piena di voglia di coccole che, ahimè, la presenza delle tue sorelle limita notevolmente.
Vorrei dedicarti più tempo, fare con te più cose ma per ora non ci riesco ancora; ho però capito che non ti devo responasabilizzare tanto perchè sei solo una "piccola donna" di 6 anni .....
Ti voglio tanto bene mia piccola cuki .... buon compleanno!
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